(pubblichiamo il commento del prof. Roberto Lo Presti alla presentazione dei libri del prof. Giuseppe Rando)
Un bellissimo incontro tra buoni amici ,quello di ieri sera al ‘Gabinetto di lettura’ in Messina con l’illustre prof. Giuseppe Rando. Potremmo affermare un meeting profondamente vero,sentito, ricco di ‘vis vitalis’ e di emozioni in onore del suddetto docente universitario di Letteratura Italiana del nostro Ateneo,presieduto dalla chiar.ma prof.ssa Paola Radici Colace. A seguire gli interventi della prof.ssa Patrizia Danzè e del dott. Giuseppe Ruggeri.
prof.ssa Paola Radici Colace
Come in un’aula di scuola,tanti docenti,personalità del mondo della cultura,della politica,studenti ed ex alunni. Noi in prima fila con un taccuino (giusto perché eravamo in anticipo alla presentazione del bel libro : ‘’ Critica,filologìa e scienze umane ‘’ di Giuseppe Rando), abbiamo seguito con notevole interesse gli interventi brillanti sulla vasta produzione scientifica del prof. Rando. Parlare dell’illustre docente,scrittore,studioso.presidente di varie Associazioni culturali e di testate di giornali e riviste…,non è così agevole. Allo stesso modo non è parimenti facile sintetizzare quanto detto in oltre due ore di interventi,dibattiti tra docenti ed il professore, artefice di diversi libri di letteratura italiana moderna e contemporanea. Tanti gli attestati di stima e condivisione per l’insigne studioso, ricco di passione ed amore, umanamente aperto al dialogo, sempre pronto all’ascolto, al confronto pacato e lineare, dedito alla lettura approfondita di testi classici e moderni di autori italiani e stranieri. In un complesso ,variegato,sovrapposto ,intenso, vivace collegamento di pensieri di personaggi tanto seguiti,amati,soprattutto della nostra Sicilia ,tra gli altri :Verga, Pirandello, Sciascia, Consolo, Quasimodo, Camilleri,Boner, Cesareo, Maria Costa… ed oltre lo Stretto : il meraviglioso primo grande filosofo italiano e poeta :G.Leopardi, C. Alvaro (giornalista calabrese ed europeista),il grande G.Pascoli (già docente presso il nostro Ateneo).
prof.ssa Patrizia Danzè
La prof.ssa Paola Radice Colace, apre l’incontro ,asserendo nella premessa del libro dell’illustre italianista messinese, che la sua critica letteraria segue sempre personalissimi punti di vista, senza ‘ritoccare’ o rivedere quanti altri hanno proposto criticamente. Senza dubbio, egli è servitore del testo,considera la veritàe ne scava, traduce il pensiero, traendo le conclusioni analizzando nella storia degli accadimenti,l’ambiente di vita. La sua letteratura si fà semplice , è chiarezza umana, pur il profilo di ogni suo libro è dimensione umana, si richiama spesso,forse incosciamente, a Vittorio Alfieri. E’ stato detto che le cifre generali sentono il calore di una sua dimensione riservata, silenziosa, rispettosa, che ama, si nutre in modo continuo e crescente della lettura di molteplici testi. Da essi coglie tante particolari voci, sottovoci, analogie, confronti d’autori famosi e meno che nell’ispirazione silente esaltano in lui la bellezza per la Natura e nell’idioma classico il, quel sentimento puro ,alto : tanto vicino alle stelle. Egli rispetta l’amico, coltiva l’amicizia, che è dono d’amore , rimane così custode e cultore di essa. Gradisce con forza ed impegno, come si diceva, interpretare i simboli e schemi spesso per altri insignificanti, ne cuce un primo step interpretativo e poi con altri struttura un collage affettivo,emotivo, sociale di grande impatto significativo ; interviene ancora sui fatti e non sulle persone.
dott. Giuseppe Ruggeri
Ammira V.Alfieri : uomo saggio e razionale , l’efficace Costituzionalista che pone ordine alle leggi,ai regolamenti del vivere civile quotidiano ne propone altri di natura meramente socio-economica commerciale.
Animata e complessa ogni risposta circa il ‘’Laboratorio di G.Verga’’,il tenace verista con il lavoro necessario ; l’illusione della realtà. Ancor più noto per aver rilasciato la lezione dell’oggettività.
Ammirabile, non và dimenticato il lavoro di Verga su L.Pirandello ( frode culturale; la contradditorietà del reale; la frattura del testo ed il modo ). Indimenticabile lo scritto del Verga : ‘’La lupa’’ come racconto e poi posto sulle tavole in opera teatrale. -L’attività critica canta le ‘incostrazioni operative’ tra Verga e Pirandello, esse non sono solo voci di ieri, poiché oggi sono assai attuali. –
Tra G.Rando e Maria Costa tanta amicizia sincera, forte, solare come il caldo Mar Nostrum che lambisce le spiagge di contrada Paradiso e di Torre Faro , quest’ultimo sito natìò del professore che visse vicino le barche colorate, le reti ‘ammugghiate’, i profumi salmastri e gli echi delle sirene d’ Ulisse ,al passaggio tra Scilla e Cariddi. I’ idioma della M.Costa ,tanto verace,intenso,naturale, battagliero contro ogni violenza, dominazione , soprusi…: tanta storia di ieri ieri.
Potremmo argomentare del dialogo profondo ed approfondito tra i due docenti del nostro antico e glorioso Ateneo : Rando e Pascoli, quest’ultimo scrittore,poetissimo ed estimatore della nostra Università degli Studi di Messina, luogo di quiete e d’ispirazione (v: ‘L’acquilone’)-
Cosa aggiungere nel dialogo tra Rando e Leopardi ? – ‘’Lo Zibaldone’ ,’’L’ infinito’’ tanto è emerso dall’italianissimo e giovanissimo poeta e filosofo : Giacomo. Per G.Leopardi : ‘ La poesia è scienza’’: --
Potremmo continuare a lungo a scrivere le nostre sensazioni, emozioni, evoluzioni ,sviluppi ed aperture in un mondo non piccolo e ridotto a solarissima e generosa Isola, non scordiamo che la Cultura siciliana fu un tempo europea. Grazie ,complimenti a tutti e ad meliora semper ,caro amico prof. G.Rando – Roberto Lo Presti –
- Prof. Giuseppe Rando -
P.S. Leggendo i vari autori di Sicilia, esco fuori tema, ma ho visto nel bel film di Baarìa di G. Tornatore delle scene che ho così brevemente segnato ,grazie ancora : -- La condizione delle famiglie siciliane dopo la seconda guerra mondiale. E’ ciò che ritroviamo in scrittori e poeti di Sicilia nei testi scolastici e meno. --Nelle suggestive ,molteplici,variegate ,segnate figure,che appaiono per dieci minuti,possiamo, per somma sintesi ,asserire che la regìa formidabile,muove: con gli occhi e con una sola mano,tutta una somma d'immagini,ora sofferte,ora ridenti di giovani: 'I futuri sposi',innamorati e sicuri di una vita decisamente serena,prospera ,da amare con tanto rispetto. La dignità delle madri,pur stremate e pallide ma sempre pronte a sollevare,le sofferenze dei figli e nipoti,i ‘’carusi’’,le dolci adolescenti, le comari dal balcone, i fiumi di vino nelle feste di famiglia,i gruppi solidali e forti ,ancor più rafforzano i durevoli sentimenti di una società ad economia agricola e zootecnica.In tal contesto,inizialmente pacato e lineare, si ribalta successivamente ,la vita di ciascuno e di tutti. La IIa guerra mondiale appare nefasta…- Il fascismo dominante regge ed impone comportamenti 'a senso unico',i non fascisti,i dissidenti,i cattolici,il clero oscillante,l'arrogante di turno,la definizione di speranze di politiche nuove...il tutto porta ad un caos spaventuoso,irruento,che straccia ogni volto umano,i poderi e le case...Immagini,dicevo , tanto feroci quanto vere,sono compiutamente articolate e rafforzate pur nella polvere che si solleva e cancella pur essa ogni aspetto primitivo del paesaggio;che tuttavia rimane fermo nella dimensione altamente cristiana per la presenza Altissima della chiesa del Paese che emerge nella totale bellezza del barocco siciliano,incancellabile e ricchissima dimensione ornamentale dei nostri cari Padri ...lontani. --
- di Roberto Lo Presti già docente d’ Economia a contratto c/o Un.di Messina -