La Redazione
L’Associazione Culturale “Hortus Animae” vede nell’evento l’opportunità di fare il punto non solo sul felice quinquennio messinese di Giovanni Pascoli, ma anche sui modi della fruizione attuale – postcrociana e postpasoliniana - della poesia del grande poeta romagnolo.
Il prof. Giuseppe Rando, che si è speso negli ultimi lustri, insieme con un gruppo di colleghi e amici (“Cento messinesi per Messina 2008”), per recuperare i luoghi della presenza pascoliana nella città dello Stretto, ha altresì evidenziato, con la pubblicazione di un volume e di tre corposi saggi, l’enorme incidenza del soggiorno messinese nello sviluppo della poesia e della poetica pascoliana.
Si deve, in particolare, all’insigne studioso la scoperta e la valorizzazione della poetica materialistico-nichilistica (neoleopardiana) codificata nel discorso messinese L’èra nuova, su cui si fondano, peraltro, le sue innovative letture di alcune, stupende liriche postmyricee di Giovanni Pascoli.