- di Domenico Venuti -
Una mattina soleggiata d’inizio Primavera, ci trovavamo nella “Casetta Museo Maria Costa“ ( ”Tesoro dell’Umanità dell’UNESCO ) Eravamo a confrontarci con la lettura di poesie, quando a visita inattesa, vedavamo arrivare Giovanni Mondello, valoroso poeta popolare “ fiero della sua quinta elementare” Dopo avere posata la sua bicicletta, ci veniva incontro, nella sua tenuta da ciclista, che con un volo pindarico ci riportava indietro al tempo.dei “Cavalieri della Tavola Rotonda” e precisamente ad uno dei fantastici paladini, corredato dalla sua armatura, così come lo vediamo nei masciddari colorati dei carretti siciliani, descritti dall’Antropologo Antonino Buttitta L’artista Pippo Crea di Roccavaldina invitava il nostro poeta a recitare delle poesie e questi,atleta della bici “suo destriero”, iniziava a recitare, le sue liriche in dialetto, che scandiva accompagnandosi con una gestualità, che ci ricordava quella dei personaggi di Pirandello. In quella “Casetta Museo ”,semplice, ma calorosa per i sentimenti e i valori che tutt’oggi i poeti comunicano,da quel preciso momento era come se si fosse entrati in un mondo onirico e di metafore, e di ricordi del passato.. Il poeta proprio in quel luogo, della Riviera Paradiso in quella piccola, ma grande casa, aveva avuto scambi di opinioni, suggerimenti su letture poetiche con la Poetessa Maria Costa, aveva vissuto scambi poetici, e di opinioni, di suggerimenti e letture. A tal proposito, è bello leggere la lirica che le aveva dedicata.. Mi avvicinai al poeta e gli chiesi copie delle sue liriche.Ebbi modo dopo di considerarle e ne rimasi entusiasta. Erano versi baciati espressi in dialetto siciliano, vigoroso e nel contempo delicato e luminoso.Il poeta riesce a porgerci i moti della sua anima, che ci coinvolgono e ci commuovono.. Le sue rime baciate procedono in un ritmo ed una cadenza, ritmata e di particolare effetto musicale, presentandoci immagini di viva fantasia, di intensa immaginazione, senza trascurare il richiamo alla vita sociale ed al reale.
Giovanni Mondello, possiamo dire dunque, è un poeta degno di massima attenzione, sia per i contenuti della sua ricca inventiva, che per la sua sensibilità espressiva. Le sue liriche possono essere definite veri e propri canti, Ritroviamo in questi il desiderio della serenità, dell’equilibrio tra se e il creato, Giovanni .Mondello chiede soltanto di essere ascoltato nella sua candida spontaneità dei versi , che ci pongono in meditazione, dandoci sensazioni straordinarie. .Elegiaca per lui e la campagna per i doni che sa darci“ A Vinnignata iDon Pippinu”importante è laFede “ “ A Madunnuzza da Campagna” “ La Nascita di Gesù Bambinu”complesso il sociale “I Ricchi e i Puvireddi”, nostalgico il tempo passato, “ I Tempi Belli Fineru” E’ evidente nel nostro poeta popolare il sentimento della fede, e della speranza ,sentimento che ritroviamo in tutte le sue liriche.
Messinaweb.eu è lieta pubblicare le poesie in dialetto
Dedicate “alla Nascita di Gesù Bambino” alla Madonna “e a Maria Costa"
“ LA NASCITA DI GESU’ BAMBINU “
ALLA MADONNA
A MARIA COSTA