- di Marcello Crinò -
E’ iniziato con un appello l’incontro all’ex Monte di Pietà di sabato 22 aprile nel corso del quale è stato presentato il libro di Girolamo Sofia: «Il processo di “romanizzazione” della Provincia di Sicilia», pubblicato da Giambra Editori. A lanciare l’appello Andrea Italiano, storico dell’arte e presidente uscente della Pro Loco Alessandro Manganaro, organizzatrice dell’evento. L’appello era rivolto alla salvaguardia del Complesso Monumentale dei Basiliani, in condizione di abbandono e il cui stato di conservazione è ormai giunto ai minimi termini, dopo i vari furti perpetrati nel tempo, dal tondo del Gagini, al furto della campana, al crollo di un pezzo del campanile, fino alla recente scomparsa dello stemma dell’Ordine dei monaci greci “Basiliani”. “Bisogna collaborare con le istituzioni per trovare la strada giusta per intervenire”, ha concluso Italiano. L’argomento è stato ripreso anche dall’Assessore Gianluca Sidoti, che nel porgere i saluti ha evidenziato l’intento dell’Amministrazione di salvaguardare il bene, adoperandosi per ottenere aiuto concreto dalle Istituzioni.
Ha portato i saluti anche l’Assessore alla Cultura di Terme Vigliatore, Gigia Iannello, il cui Comune è coinvolto nel libro per il capitolo dedicato alla Villa Romana di San Biagio, annunciando per il prossimo 7 maggio l’apertura al pubblico della Villa per una visita guidata, con la presenza di storici dell’arte e di artisti.
Le due relazioni sul libro sono state affrontate dall’architetto Mimmarosa Barresi e da Girolamo Sofia, archeologo e direttore del Museo “Santi Furnari” di Tripi. La Barresi ha svolto un ampio intervento incentrato sulla romanizzazione della Magna Grecia, facendo interagire fonti classiche (Vitruvio, Virgilio…), rapporti tra pittura, scultura e architettura greca e romana, e contaminazioni tra le due culture. Un percorso complesso e affascinante integrato dalla proiezione di immagini.
Girolamo Sofia ha spiegato che il libro è nato per far conoscere e valorizzare il territorio compreso tra i torrenti Mazzarrà e Patrì-Termini. Il suo intervento ha sostanzialmente ripreso ed illustrato con immagini i quattro capitoli in cui è strutturato il libro, e cioè la provincia romana di Sicilia, il sistema stradale organizzato in Sicilia dai romani, le città, i porti e gli scali della Sicilia Tardoantica ed infine si è soffermato sulla Villa Romana di Terme Vigliatore-San Biagio, proponendo le varie fasi della sua costruzione, avvenuta in un lungo arco di tempo che va dal II secolo a. C. fino al V d. C.
Una villa nata come residenza, e via via ampliata con edifici rurali ed infine con le terme. Ha proposto, per concludere, le immagini “dinamiche” dell’interno con i vari ambienti ed i mosaici, realizzate dal professore Gaetano Mercadante qualche anno fa.
Indubbiamente si è trattato di un incontro interessante, ma che a quanto pare non è riuscito attirare il pubblico cittadino, neanche le persone che si occupano abitualmente della conoscenza e valorizzazione del territorio.