- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Parigi. Conquisterà il Grand Prix Saint Germain de Pres , a Parigi, Vittorio Lo Cicero, pittore di origine siciliana, di Rosolini, da tempo trasferito a Roma e poi a Bolzano, per lavoro ( nella Polizia di Stato) ; la sua attività nasce come falegname creativo, a sedici anni ma subito, l’artista del legno, poi pittore, decide di trasferirsi dal suo paesello natìo, Rosolini, in Sicilia, per la città di Roma; lavora sino a quando nel 1993, dopo avere studiato ed operato continuamente davanti alle sue tele, con creatività e pazienza, negli anni Novanta conquista il mercato internazionale dell’arte, occupando posti rilevanti in Gallerie d ‘Europa: ricordiamo solo la sua ultima mostra importante promossa dall’Accademia Euromediterranea delle Arti, a Berlino, con notevole successo di pubblico e di critica.
A Parigi, il 15 novembre 2017 l’artista Vittorio Lo Cicero conquisterà l’ambito Premio Grand Prix Art Saint Germain de Près in una nota Galleria di Saint Germain de Près, a due passi dalla chiesa di santa Caterina Labouré dove apparve la Madonna; Lo Cicero è molto religioso e, a Parigi, presenterà una grandiosa opera museale che rappresenta San Michele Arcangelo, spettacolare e tecnicamente equilibrata.
Ed inoltre , tra il sacro ed il profano, come si suol dire, come nelle feste religiose, presenterà un’opera di notevoli dimensioni che rende omaggio a Tamara de Lempicka, non una copia d ‘autore bensì una splendida imitazione che rende, brillantemente, omaggio alla pittrice, particolarmente osannata in Europa, in questo periodo, soprattutto.
C’è da dire di Vittorio Lo Cicero che l’equilibrio tra il significante ed il significato è perfetto: la tecnica affianca con maestria i profondi significati sottesi alle tele; Lo cicero è versatile; di solito, vi è il pittore di paesaggio, cosiddetto, o l’artista ritrattista; Lo cicero può scegliere qualsiasi tematica: tutte le staranno a genio e tutte saranno svolte e rappresentate con la massima cura, con mesi e mesi di lavoro ( persino sei mesi per un’opera!) con la tecnica ad olio la più antica e la più difficile ma durevole nel tempo quasi in eterno.
L’artista rende omaggio, con una parte della sua produzione, ai grandi maestri dell’arte ma senza essere mai un copista, bensi’ traendo dai grandi artisti, la giusta influenza e rivisitandone atmosfere cromatiche; Lo Cicero ha una sua personalità e ridisegna porti e città e paesi con una originalità compiaciuta e ironica; lo fa con i colori vivi del nostro Paese, brillanti e vivaci; ma sa anche adottare nuances cromatiche di raccoglimento e di silenzi, di meditazione e di pace, quando si accosta alle atmosfere del bosco e della campagna, con originalità sempre nuove, diverse, sperimentando sempre tecniche nuove, pur rimanendo fedelissimo all’olio, racconta continuamente pagine nuove di Storia dell’arte e piccole grandi storie dei villaggi, dei paesi, delle donne, per le quali nutre grande rispetto e grande considerazione, non a caso rende omaggio anche a Tamara de Lempcka. Dopo Berlino nel 2017, Lo Cicero affronterà la città di Parigi, con successo; poi nel 2018 sarà la volta di Roma in una nota Galleria della zona di Via Merulana.