Racconta che il laboratorio di ebanista è stato creato dal bisnonno paterno.
L’arte è stata tramandata da padre in figlio. Purtroppo il figlio di Vincenzo pur sapendo lavorare, e amando l’arte vive a Dallas, dove svolge un lavoro molto importante nell’ingegneria spaziale, però quando ritorna a Sant’Angelo per le vacanze, si reca nel laboratorio del padre per aiutarlo.
Infatti hanno anche realizzato un aereo mobile telecomandato. Vincenzo da ragazzo voleva imparare il mestiere di meccanico, ma papà Pietro già all’età di 11 anni, portava il figlio nel laboratorio a lavorare. Piano, piano si innamorò del lavoro soprattutto nell’arte dell’intarsio e dell’intaglio.
Motivazione
PER ESSERE TESTIMONE E INTERPRETE APPASSIONATO
DI UN’ARTE DIFFICILE E SUBLIME AL TEMPO STESSO.