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ELEZIONI REGIONALI 2017. La questione morale.

-         di Ettore Minniti   -

da facebook


Primo arresto tra i deputati neo eletti. E adesso che si fa?
Non son nemmeno passate 48 ore dal termine delle elezioni che già si registra il primo arresto tra i neo deputati. Arrestato il neo deputato De Luca. L'accusa: evasione fiscale! E subito i compagni di merenda a dire “abbiamo fiducia nella magistratura!”, come se qualcuno sentisse la necessità di sentire la loro autorevole opinione. La casta si difende sempre e il ‘popolo sovrano’ si allontana sempre di più, perché fortemente indispettito: non se ne può più! 
Noi invece diciamo a gran voce “vogliamo avere fiducia nei partiti!”. 
Cominciate a prendere le distanze da questi soggetti. 
Non si è trattato di un semplice avviso di garanzia ma di un vero e proprio ordine di cattura emesso dal Gip di Messina. 
Il problema vero adesso non è tanto cosa faranno i compagni del partito/movimento in cui è stato eletto (lo abbiamo già visto, una sgradevole difesa d’ufficio), ma di coloro che un domani dovrebbero sedersi sugli stessi scranni dell’Ars: sapranno prendere le distanze anch’essi o saranno complici?
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore. I parlamentari neoeletti hanno l'obbligo di prestare giuramento o promessa solenne.
L’articolo 5 dello Statuto Siciliano recita: “1. I deputati, prima di essere ammessi all'esercizio delle loro funzioni, prestano nell'Assemblea il giuramento di esercitarle col solo scopo del bene inseparabile dell'Italia e della Regione”.
E dopo il giuramento come eserciteranno il bene della Regione: tollerando, fino al termine del processo, che un presunto evasore di tasse sieda al loro fianco?
A noi non interessa se il neo deputato regionale è responsabile penalmente, lo è già sotto il profilo ‘morale’. Ha leso l’immagine della Regione e dell’Isola. Un’altra figuraccia a livello mondiale. A noi interessa adesso quale sarà l’atteggiamento del Presidente della Regione e di tutti i deputati sull’argomento, perché allo stato attuale vi è un’incompatibilità giuridica e morale del neo deputato perché presunto reo di ‘evasione fiscale’. Ovvero la Sicilia è col ‘culo’ per terra e che fanno i suoi rappresentanti: si fanno contestare dalla Magistratura l’evasione delle tasse?
L’onorevole (con la “o” minuscola, perché tale è al momento) arrestato saprà difendersi nelle sedi opportune, l’auspichiamo; ma nel frattempo tutti i colleghi parlamentari, compreso il Presidente della Regione, l’invitino a ingoiare il ‘rospo’; pazienza, se un domani dovesse dimostrare di essere estraneo ai fatti, ha possibilità di essere riabilitato, magari, con il nostro assenso, gli daranno un incaricato di sottogoverno, come risarcimento danni. 
Nel frattempo lasci agli altri l’onere del governo dell’Isola, si faccia da parte, fino al termine dell’inchiesta, per rispetto dei suoi stessi elettori. 
Se non ci dovesse essere questa dura presa di posizione da parte della politica e dei suoi rappresentanti (segretari di partito compresi) quel 54% di popolo non elettore aumenterebbe sempre di più; e le segreterie dei partiti questo non possono e non debbono permetterlo. La questione morale deve essere posta al centro della discussione politica, insieme alle altre emergenze: è urgente! 

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Ultima modifica il Giovedì, 09 Novembre 2017 16:16
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