II parte.
Dominio romano
Nel 36 a.C. . durante la guerra civile (secondo triumvirato), il luogotenente di Ottaviano, generale Agrippa, che è riuscito a presidiare Tindari, sconfigge in mare la flotta di Pompeo, nella battaglia di Nauloco, nella tratta di mare tra Lipari e Milazzo. Sul versante dello Ionio invece le navi di Ottaviano vengono aggredite dalla flotta di Pompeo e lo stesso Ottaviano è costretto a cercare scampo sulle coste calabre. Le truppe del generale Cornificio, vengono intanto assediate alle gole dell’Alcantara. Agrippa da Tindari, su ordine di Ottaviano, invia un fronte di soldati al comando di Laronio, per dare aiuto a Cornificio. I soldati risalgono da Tindari la valle dell’Elicona nell’intento di raggiungere Montalbano e quindi proseguire per la via francigena fino all’Alcantara. Cornificio da parte sua dirige le truppe alla piana del Moio e risale verso Roccella, tra le strettoie di Croce Mancina, indirizzandosi all’altopiano dell’Argimusco, inseguito dalle truppe di Pompeo. Assediato e circondato da Pompeo riesce a raggiungere Montalbano che nel contesto era diventato avamposto strategico del generale Laronio. Ottaviano intanto dalle coste calabre raggiungere Tindari e conduce con se nuove truppe alla volta di Montalbano, smarrendosi però sotto una fitta pioggia mentre assiste atterrito ad una eruzione dell’Etna.
Gli eventi, così brevemente esposti , vengono dettagliatamente descritti dallo storico Appiano Alessandrino nel “De bellis civilibus- XIV lib.”, che descrive l’altopiano dell’Argimusco e la zona di Montalbano (“perìròs tò Mykònion”), che secondo lo storico Ettore Pais,(1856-1839) corrisponde alla correzione romana del nome greco Elikonion. Gli eventi descritti con dovizia da Appiano, vengono ripresi dal diario dello stesso Ottaviano il , futuro Imperatore, che riporto gli accadimenti in un diario trasformato poi in poemetto dal titolo “Sicilia”. Ottaviano una volta ripristinato l’ordine disporrà che siano dedotte colonie ai veterani della campagna di Sicilia nel territorio di Tindari e di Montalbano.
Fine 2° parte.