- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Messina.Il Teatro di Messina, oggi 6 aprile, ha acceso i riflettori sull 'ultima produzione dell' artista messinese Ignazio Pandolfo, noto radiologo illustre medico, gia docente universitario e noto scrittore di gialli psicologici e punta l 'attenzione su una pittura colta che affonda le sue radici nella professione svolta dall' artista....si coglie il suo back ground di medico specialista radiologo, nella precisione del tratto, nel segno preciso e puntuale nel rappresentare la scena pittorica, un narrato spesso inquietante, a volte perturbante, espressione dell' animo tormentato, altre volte apparente e gioioso racconto dalle nuances cromatiche che virano tra il rosso il nero ed il blu....rosso e nero...tra eros e tanathon. Inoltre, ci coinvolge la cover della mostra, la locandina, quel manifesto che campeggia al vento di scirocco, sul corso Garibaldi: un deadline tra morte e vita tra Essere e non essere, tra il percepire e non potere cogliere l' essenza delle cose, il mistero irrisolto della nostra esistenza che in altre opere si traduce in notturni meditabondi ed infiniti.
In conclusione, le opere di Ignazio Pandolfo inducono ad una profonda riflessione sul senso della vita, quasi di un Pandolfo cantastorie, tra brillanti cromie, di un mondo trafitto e quasimodianamente cantato, in pittura, come vasco Rossi nella sua più famosa canzone e come Quasimodo nella sua piu nota poesia 'Ed è subito sera' ....
Ognuno è solo/ sul cuore della Terra /trafitto da un raggio di sole/ ed è subito sera.
Ricordiamo dell'artista la mostra personale di successo, a Messina, presso la Galleria Il Gabbiano, oggi ARTE Cavour, con catalogo che recava i testi di Lucio Barbera e della scrivente.
Domani 7 aprile appuntamento ad Arte Cavour con la mostra di Aurelio Valentini.