E’ stato completato in queste ore oggi il travaso di cinque milioni di metri cubi di acqua tra le dighe ‘Nicoletti’, in provincia di Enna e ‘Don Sturzo-Ogliastro’ nel Catanese. L’operazione iniziata l’11 maggio si inquadra nel contesto degli interventi avviati dalla Regione Siciliana per cercare di superare l'emergenza idrica nell’Isola e in particolare consentirà a moltissimi agricoltori della Piana etnea di gestire al meglio, rispetto agli anni scorsi, l’irrigazione nel periodo estivo.
«Siamo soddisfatti del risultato ottenuto - afferma il presidente Nello Musumeci - visto che in passato i due precedenti tentativi erano stati completamente fallimentari. La sperimentazione, realizzata nella massima sicurezza, è andata a buon fine. Anzi ha superato ogni più rosea aspettativa visto che la percentuale di acqua dispersa è stata molto bassa. In questo modo, migliaia di agricoltori delle zone di Palagonia e Scordia, che hanno sofferto e soffrono la crisi, potranno utilizzare una buona parte di risorse idriche che altrimenti sarebbero rimaste inutilizzate».
La macchina organizzativa, coordinata dal dipartimento regionale Acqua e rifiuti, è stata avviata con l’impiego di personale del Consorzio di bonifica 'Sicilia orientale' adibito al controllo e monitoraggio, per evitare furti e dispersioni idriche incontrollate. Prima del travaso, la diga Nicoletti conteneva dodici milioni di metri cubi di acqua e l’utilizzo annuo è di appena un milione. L’operazione, quindi, non creerà nessun problema al comprensorio irriguo dell’Ennese.
Il progetto odierno si inserisce nel ‘Piano emergenza idrica agricola’ della Regione che ha visto, proprio nei giorni scorsi, anche la riattivazione della vasca ‘Pizzi della Croce’ nel Comune di Ribera, facendo tornare alla normalità la distribuzione dell’acqua in un’area nella quale da dieci anni c’erano disservizi.
Nella foto la diga Ogliastro, al termine del travaso
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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana