- Di Giuseppe Messina -
Il 6 e il 7 aprile sono stati due giorni straordinari per i soci del “Lions Club” di Barcellona Pozzo di Gotto presieduto dal Dott. Beppe Iacono e per quelli della vicina Patti presieduto dalla Dott.ssa Paola Bresciano. Tutti in pulman verso Agrigento per sottoscrivere il gemellaggio con l’omonimo club agrigentino presieduto dal Dott. Giuseppe Freni.
La prima obbligatoria tappa è stata quella agrigentina della “Valle dei Templi”, così detta erroneamente dal momento che gli antichi templi di riferimento sorgono sopra cocuzzoli di alture panoramiche da cui si godono tutte le vallate e specialmente il giardino della Kolymbethra dove si possono ammirare, oltre i plurisecolari ulivi, tutte le specie di piante d’agrumi ed altri frutti compreso un albero di mirto di tre secoli.
La tentazione di descrivere alcuni momenti della gita di due giorni nata dal desiderio di gemellarsi è irrinunciabile trattandosi di attività culturali dei tre clubs.
Come “cronista al seguito” sento il dovere di ringraziare il Presidente Beppe Iacono ed il tesoriere Francesco Borgia dai quali ho ricevuto l’invito di unirmi a loro, che ho accettato volentieri, pensando che erano 43 anni che non mi recavo da quelle parti, per tanto approfitto di riportare qui di seguito le righe del mio romanzo “Pagine superstiti e drammi di casta” scritte dopo essermi fatto conquistare dalle meraviglie che gli antichi ci donarono e che ancora resistono nonostante l’uomo e le intemperie:
Quando saremo vecchi,// quando avremo poco da guardare innanzi, // costretti a guardare indietro, // vorremmo correggere gli errori commessi, // ma deboli e senza più tempo, // nel sentire il fiato della morte, // inseguitrice spietata, // il pentimento ci assalirà. // Allora non potremo che raccontare // Ai nostri nipoti distratti, // la magnificenza “inutile”, // la bellezza lussureggiante, ignorata, // della nostra meravigliosa Sicilia. // Quando saremo vecchi, // quando il pentimento ci renderà saggi // apprezzeremo ciò che abbiamo perso // durante la corsa sfiancante // che nulla ci ha fatto gustare. // Eppure sapevamo: sul nostro mare // passarono la storia più grande, // il mito, gli dèi, gli eroi, // però, falsi semidei, noi // che giammai ammettemmo // di essere arroganti, // li abbiamo disprezzati // rimanendo giocati.
Proprio per non sentirsi giocati e soggiogati dall’indifferenza resta valido esempio l’operato dei “Lions” che divulgano cultura, altruismo e conoscenza e portano a scoprire e riscoprire le nostre immortali bellezze a cominciare dalla “Valle dei Templi”, la siciliana area archeologica tra le più lussureggianti d’Italia e la più vasta del pianeta che, nonostante i secoli trascorsi, le intemperie e, spesso, l’indifferenza degli uomini, rimane un luogo magico in ottimo stato di conservazione. I templi in stile dorico ci vengono incontro e si offrono in tutto il loro splendore, in tutta la loro magnificenza, in tutta la loro storia e nel significato che va interpretato come slancio dell’umano decoro di fronte alle generazioni future.
La voglia è quella di descrivere tutto per invogliare chi non ha ancora visitato il sito, ma sarebbe un trattato interminabile come la bellezza dei luoghi che ci hanno ospitati, perciò mi soffermo quanto basta per avere un ricordo di questo evento culturale organizzato dagli amici del “Lions Club”.
Il più antico tempio è, senza dubbio, quello dedicato ad Eracle e poi quello dedicato a Demetra (480 – 470 a.C.), come il tempio tra i più estesi del mondo greco è il tempio dedicato a Zeus costruito dopo la vittoria degli agrigentini sui cartaginesi ad Himera. Il Tempio in onore di Era Lacinia, eretto a 120 metri d’altezza, è caratterizzato da 34 colonne e sembra sia datato 450 – 440 a.C. mentre il Tempio della Concordia, costruito a partire dal 430 a.C., appare quello che meglio si conserva tra tutti.
Altresì emozionante è stato il trasferimento alla “Biblioteca Lucchesiana” ricca di antichissimi volumi, molti dei quali grandi pezzi unici, che nell’ammirarli ci si rende conto quanto percorso abbia fatto l’essere umano e la cultura del libro, poi ci si è trasferiti nel salone contiguo dove ha avuto luogo la cerimonia della firma del gemellaggio.
Il giorno dopo ci siamo spostati a Sciacca dove abbiamo potuto apprezzarne le bellezze monumentali ed architettoniche che vale sempre la pena rivisitare, cosi come a Sambuca, un piccolo centro di circa sei mila abitanti, ma dove c’è tanto da vedere per rimanere incantati.
In conclusione c’è da sottolineare che dall’iniziativa di un Associazione come il “Lions Club” possa nascere un importante evento culturale a beneficio di numerosi partecipanti che apprezzano le bellezze di una terra qual è la Sicilia centro dell’universo delle civiltà mediterranee.
Nella quarta foto, un momento dello scambio doni: I tre presidenti del gemellaggio, Beppe Iacono, Giuseppe Freni e Paola Bresciano.
Nella foto al tavolo: Paola Bresciano, Riccardo Roccella, Giuseppe Freni, Vincenzo Leone, Salvatore Giacona e Giuseppe Iacono.