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Barcellona Pozzo di Gotto: successo per “D’Artagnan e i tre moschettieri” prodotto dal Teatro Mandanici

 - di M. C. - 

Sabato 18 maggio 2019 al Teatro Mandanici è andato in scena l’ultimo spettacolo della prima parte della stagione di quest’anno, uno spettacolo prodotto dal Mandanici con un cast di attori in gran parte sulla scena per la prima volta. “D’Artagnan e i Tre Moschettieri”, il titolo del testo liberamente ispirato all’omonimo romanzo d’appendice di Alexandre Dumas scritto nel 1844 e pubblicato inizialmente a puntate sul giornale “Le Siècle”. Il regista Sasà Neri ambienta inizialmente l’azione nelle terre del Longano, dove D’Artagnan si è ritirato appendendo la spada al chiodo. Una serie di vicende lo porteranno a riunirsi agli altri tre moschettieri, offrendo uno spettacolo teatrale e musicale piuttosto folle (in senso artistico) dove si intrecciano combattimenti, canti, danze e musiche dal vivo eseguite dalla Banda musicale Placido Mandanici diretta da Bartolo Stimolo.

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D’Artagnan” ha regalato alla città la rivelazione di una ventina di talenti che in pochi mesi hanno scoperto in se stessi risorse e capacità artistiche insperate e le hanno affinate attraverso un percorso laboratoriale e multidisciplinare. Lo spettacolo ha conquistato una dozzina di applausi a scena aperta e un battimani finale lunghissimo; ha fatto ridere e riflettere, ha raccontato di un malvagio che non ha mai conosciuto l’amore e di un eroe che ritrova se stesso grazie all’amore; ha parlato di nobiltà d’animo e miserie dell’animo, di un mondo violento e della lotta per un mondo migliore. Tanti i momenti da ricordare, dalla danza in sedia a rotelle di Roberta Macrì, che interpreta Bianca di Castiglia la regina di Francia, alla confessione del cattivo, interpretato da Salvatore Cilona (uno dei pochi attori con esperienze di attore e regia alle spalle), dalla graduale presa di coscienza di D’Artagnan, interpretato da Domenico Imbesi, alla canzone-accusa della spadaccina Aurora Pettineo (Fortezza), dalle caratterizzazioni dei tre moschettieri, Alberto Liga (Porthos), Gaston Lucarelli (Athos) e Mahamadou Traore (Aramis), a quelle dei loro contraltari al femminile, Gina Cattafi (Prudenza), Alessandra Maimone (Giustizia) e Chiara Salamone (Temperanza), dai quadri al rallenty a quelli di festa. Belle le luci e le scenografie con cambi a vista operate direttamente dagli attori in maniera creativa. “Ma a rimanere in memoria sono soprattutto – come hanno sottolineato a conclusione dello spettacolo, il sindaco Roberto Materia, il segretario generale Lucio Catania e il regista Sasà Neri – la gioia e l’impegno con i quali il cast ha affrontato la prova sul palcoscenico prestigioso di un grande teatro. Un teatro che in pochi anni si è guadagnato un posto di rilievo nel panorama regionale”. Gioia e impegno che il pubblico ha premiato, tributando battimani a ciascuno degli attori, in effetti ognuno indispensabile. In scena, con gli attori già citati, Barbara Scorza (la dama di compagnia), Andrea Rappazzo (Bertrand, il padre di D’Artagnan), Dario Stroscio (il capitano), Martina Genovese (suor Maria Rosario, anche alle tastiere), Nino Genovese (frate Bernardo), Simona Arnao (suor Illuminada), Allegra Camuti (suor Innocenzia), Vera Trovato (suor Pureza), Carolina Bucalo (Annunciacion), Viviana Romano (Ascencion), Marta Sottile (Conception), Francesco Bisignani (Pacheco) e Francesco Maniscalco (Pedro). Sul palco con loro Alice Ingegneri e Alessandra Borgosano, anche coreografe, Davide Caputo, Francesco Gerbino e Giuseppe Scopelliti, performer della Luna Obliqua coinvolti in parti comiche di sostegno, e la band composta da Giulio Decembrini (anche direttore musicale) al piano, Riccardo Ingegneri a basso e chitarra e Andrea Trovato alla batteria.

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Dietro le quinte, nei mesi di laboratorio e al desk tecnico, al fianco di Sasà Neri hanno operato Antonella e Lillo Cutugno coach di scherma, Davide Colnaghi e Margherita Frisone insegnanti di dizione e fonetica, Chiara Caravella vocal coach, Titti Galasso e Giulia Alesci ai costumi e oggetti di scena, Leonardo Mercadante, autore del copione, Simone Lo Presti sound designer, Dino Costa (DMarketing) per il racconto in immagini delle prove e dell’allestimento. E il laboratorio si è caratterizzato anche per le master class del vocal trainer Fabio Lazzara e degli artisti Egidio La Gioia e Daniela Terreri.

19 maggio 2019

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