- di Rosario FODALE -
Sono testimone-protagonista di un fatto che può dare conforto e speranza a tanti malati della nostra città, soprattutto in questo periodo particolarmente difficoltoso per tutti. Perciò mi affretto a comunicarlo attraverso la trascrizione fedele del dialogo che si è stabilito, venerdì scorso, tra me, malato bisognoso di aiuto, e «gli angeli» – lasciatemelo dire – della Croce Rossa di Messina. Ecco:
- Pronto. Croce Rossa? Sono un cardiopatico e sono costretto a stare a casa per evitare il coronavirus. Dovrei ritirare un farmaco “salva vita” al Mandalari di Messina, ma non potendo uscire, non so come fare.
- Non si preoccupi. Lei ha delle ricette o un piano terapeutico?
- Si ho un piano terapeutico.
- Bene, domattina verremo a ritirarlo e andremo noi stessi a prendere i farmaci.
- Scusi ho dei costi?
- No assolutamente no.
Alle 10 dell’indomani squilla il telefono: «Siamo della Croce Rossa, siamo venuti a ritirare il piano farmaceutico».
Ebbene sì: dopo un paio d’ore gli angeli della Croce Rossa di Messina, Tiziana e Alice, mi consegnavano il farmaco salva vita.
Nonostante il giorno prefestivo, il personale della farmacia del Mandalari, diretto dalla dott.ssa Alfina Rossitto –a cui va il mio animo grato – era peraltro rimasto sul posto di lavoro. Mi andavo ripetendo con orgoglio che ai messinesi non è mai mancato lo spirito di collaborazione e solidarietà nei momenti difficili
Mentre il mio viso si riempiva di lacrime, ho solo potuto dire solo GRAZIE.