di Maria Vadalà
Sotto l’egida del Comune di Rossano, in occasione del Ferragosto l’Istituto comprensivo “Gaetano Donizetti” ha organizzato un Concerto grazie all’impegno profuso dal Prof. Giuseppe Militano, Presidente dell’Orchestra Lirico-Sinfonica di Palmi, composta da giovani musicisti calabresi e siciliani. L’evento ha rivestito un’importanza di notevole risonanza considerando il lungo silenzio per la pandemia di COVID-19. Il pubblico ha mostrato grande entusiasmo per questa manifestazione che si è svolta in Piazza Steri a Corigliano, condotta da Giuseppe Greco. Sul podio il M° Francesco Maria Vadalà, con puntuale e precisa gestualità con la sua disinvolta bravura, ha guidato l’orchestra lungo la scia sonora del ricco ed accattivante programma musicale che spaziava dal repertorio classico operistico, alle frizzanti note dell’Operetta viennese, per passare al ricordo dell’immenso M° Ennio Morricone e concludere con alcune fra le più famose Canzoni del repertorio napoletano. Per ottimizzare l’ascolto all’aperto gli artisti sono stati opportunamente microfonati grazie alla regia Audio del M° Claudio Vadalà.
I cantanti solisti che hanno sfoggiato la loro pregiata agilità timbrica ricca di nuances e di espressività sono stati: Tiziana Ambrogio (soprano) e Domenico Paviglianiti (tenore). Di Giuseppe Verdi, tratti dalla Traviata, sono stati eseguiti: il “Preludio”, la cui melodia ripercorre i momenti principali dell’opera procedendo a ritroso dalla fine, così dalla cupa atmosfera che apre l’opera e delinea il tema dell’inesorabile tragedia, la musica si trasforma in un cantabile appassionato per divenire poi ariosa, volando sulle note briose della festa. A seguire il “Brindisi”, celeberrimo brano maliardo ed inebriante per inneggiare alla vita spensierata. Per concludere “Le zingarelle e i mattadori” con il descrittivismo cromatico della melodia hanno offerto la piacevolezza di una scena vivace e folkloristica. Dalla “Carmen” di Georges Bizet, capolavoro intriso di pathos tragico, ispirato ad una novella di Prosper Merimée, è stata realizzata una fantasia con i brani più pregnanti, un pout-pourri fantasmagorico per presentare una drammatica storia d’amore. Carmen è una donna dalla poliedrica personalità, ardente e seducente, impetuosa e provocante, ma anche forte ed eroica nell’affrontare con fermezza il suo destino. Di Vincenzo Bellini è stata eseguita la suggestiva “Sinfonia della Norma”, in cui la melodia focalizza le dicotomie del carattere e della psicologia dei vari personaggi. Con un incipit energico, la musica pian piano si distende e virando approda in una delicata atmosfera elegiaca, mentre le sonorità orchestrali dei fiati amplificano l’intensità del pathos. Di Gioachino Rossini è stata interpretata la” Sinfonia dall’Italiana in Algeri”: nel sommesso pizzicato degli archi si innesta il suono dei fiati, poi le note scorrono limpide e delicate, la musica si anima e crea un contrasto tra l’organico classico e le sonorità più aspre della banda turca. Dalla geniale alternanza dei suoni scaturisce un colore musicale ritmicamente ricco che poi si concretizza nel famoso “crescendo” rossiniano. Dalla “Bohéme” di Giacomo Puccini il “Valzer di Musetta” è stato interpretato con accattivante civetteria dalla dolcissima Tiziana Ambrogio, mentre il tenore Domenico Paviglianiti ha tratteggiato il carattere libertino, volubile e superficiale del duca di Mantova con bravura e potenza vocale. Di Pietro Mascagni è stato eseguito “L’Intermezzo” della Cavalleria rusticana”, una delle melodie più celebri, appassionate e profonde, dalla potente forza evocativa, in cui il silenzio del solitario paesaggio siciliano delineato dagli archi, è interrotto dal malinconico suono dell’oboe. Dall’atmosfera tragica del melodramma si è passati all’operetta viennese che offre un piacevole aspetto coreografico incastonato in una cornice leggiadra e vivace, con melodie orecchiabili ed allegre. Tratto dalla “Vedova allegra” di Franz Lehár è stato eseguito “Tace il labbro”, il romantico Valzer dal gusto raffinato e squisitamente elegante. Ricco di brio, invece, volutamente provocante e malizioso è stato il brano “E’ scabroso le donne studiar”. Dall’Operetta “Al Cavallino bianco” di Ralph Benatzky il brano “L’hotel più bel” esprime la frizzante inventiva di situazioni esilaranti con delicati duetti che si alternano ad arie in stile canzonettistico berlinese. Tutta la compagine orchestrale ha voluto rendere omaggio all’indimenticabile M° Ennio Morricone che ha lasciato infinite composizioni di musica classica e leggera insieme alle meravigliose colonne sonore per il cinema, con uno stile sempre nuovo, sempre vario, ma inconfondibile e pieno di fascino.
Sono stati eseguiti i brani: “C’era una volta il west”, un pezzo di magistrale bravura, che ha segnato la strada del ciclo dei film western, caratterizzato dal tema dell’armonica; “Mission” mix di atmosfere suggestive, ricche di una vitalità magica ed imponente che raggiunge le corde più intime dell’animo; “Nuovo cinema Paradiso” intriso di una sensibilità classica, al delicato suono del violino risponde il controcanto dei fiati denso di malinconia; “Giù la testa” in cui la mirabile creatività del M° ha dato vita ad uno straordinario melange di archi e fiati con l’ originale innesto del fischio, delle voci e degli strumentini che vivacizzano la preziosa tessitura musicale. A conclusione della serata sono state eseguite alcune delle intramontabili Canzoni Napoletane. I fuochi pirotecnici con i loro caleidoscopici giochi cromatici hanno vivacizzato questa manifestazione, lasciando nel cuore di tutti la speranza di un futuro ricco di musica, di note e di suoni.
Figura 1 I Cantanti solisti (da sinistra) Domenico Paviglianiti con Tiziana Ambrogio e il Direttore d'Orchestra (al centro).
Figura 2 Il Direttore Francesco M. Vadalà e il Soprano Tiziana Ambrogio. Sullo sfondo, l'Orchestra "F. Cilea" di Palmi.