Fino al 7 febbraio 2021 è possibile inviare le domande di partecipazione: www.lasfair.com
- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Pescara. La città di Pescara è nota per il suo singolare apporto nel mondo dell’arte contemporanea, soprattutto a partire dagli anni ’70, e grazie all’impegno e all’ingegno di numerose personalità che si sono affermate nel panorama delle arti e del mecenatismo.
Da questo orizzonte culturale, vivace e propulsivo, nasce LAS.fair, una nuova manifestazione d’arte contemporanea rivolta agli artisti emergenti che si terrà il 28, 29 e 30 maggio 2021 presso l’Aurum – iconica architettura a ridosso della Pineta Dannunziana – e on line sul sito www.lasfair.com.
Fino al 7 febbraio 2021 alla pagina https://lasfair.com/iscrizione/artisti e collettivi di artisti potranno sottoporre la domanda di partecipazione all’evento.
Le candidature sono riservate agli artisti emergenti che lavorano con la fotografia, le arti visive, la grafica e l’illustrazione. Saranno ammessi alla manifestazione:
- 50 artisti all’interno degli spazi espositivi dell’Aurum
- 25 artisti nella fiera digitale
- 25 artisti per l’e-commerce: questi ultimi avranno la possibilità di mettere in vendita un massimo di 3 opere all’interno dello spazio virtuale del sito www.lasfair.com
Per garantire la qualità delle opere presentate, la selezione sarà valutata da un team curatoriale composto da Alberto D’Ambruoso, storico dell’arte e curatore indipendente, direttore artistico LAS.fair; Giuliana Benassi, curatrice indipendente e storica dell’arte; Valentino Catricalà, studioso, curatore e critico d’arte; Manuela De Leonardis, storica dell’arte, giornalista e curatrice indipendente; Maria Chiara Valacchi, critica d’arte e curatrice indipendente.
Scarica il regolamento di partecipazione
LAS.fair
Tre sale espositive attrezzate per un totale di oltre 1000 mq, un auditorium da 70 posti per ospitare talk con esperti e protagonisti del mondo dell'arte contemporanea e attività come workshop e masterclass.
L’obiettivo di LAS.fair è quello di offrire ai giovani artisti l’opportunità di presentare fisicamente i loro lavori in un contesto aperto e stimolante, ma anche favorire momenti di incontro, discussione, scambio e crescita che diano vita a sinergie, collaborazioni, nuove opportunità e progetti. Un movimento creativo, dunque, che si propone di contribuire al tessuto culturale e artistico della città, con l’inevitabile proposito di affermarsi, nel lungo periodo, come una realtà significativa nel panorama dell’arte contemporanea del nostro paese.
Contestualmente alla fiera verrà organizzato anche un ricco programma di eventi collaterali in presenza e on line che andrà a costituire un vero e proprio festival, coinvolgendo artisti di rilevanza nazionale e internazionale, ma anche realtà impegnate nella ricerca e nella promozione, nell’ottica della costruzione di un grande network per l’arte contemporanea.
Scopo della manifestazione è inoltre richiamare l’interesse dei visitatori, dei galleristi e dei collezionisti d’arte contemporanea sulla produzione dei giovani artisti e sull’attività delle realtà culturali che si occupano della loro valorizzazione.
LAS.fair è ideata e organizzata dall’associazione culturale Limite Arti Sicure di Pescara, fondata da Federica Di Ninni, architetto, e Francesca De Salvia, restauratrice e storica dell’arte.
Aurum - Pescara. Sede espositiva LAS.fair
TEAM CURATORIALE
Alberto D’Ambruoso – direttore artistico LAS.fair
Storico dell’arte, professore di storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia, critico e curatore indipendente. Si è laureato in Storia dell’arte contemporanea alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali della Tuscia (Viterbo) e ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento di Storia dell’arte presso l’Università Ca’ Foscari (Venezia). Specializzato nell’arte italiana degli anni Sessanta con un particolare interesse verso il gruppo romano della “Scuola di Piazza del Popolo”, Dambruoso ha curato diverse mostre monografiche e collettive degli artisti che hanno dato vita a quel fervido periodo creativo per l’arte italiana del secondo Dopoguerra, in alcune occasioni insieme al Prof. Maurizio Calvesi, colui che tra i primi scrisse delle novità linguistiche nelle opere degli artisti della “Scuola”, tra i quali Schifano, Festa, Angeli, Fioroni, Ceroli, Pascali, contribuendo con saggi, testi, inviti a mostre e a Biennali di Venezia, alla loro fortuna critica. Dambruoso sta inoltre conducendo un progetto di ricerca (assegnatogli dal Professor Calvesi) che prevede la realizzazione del nuovo catalogo generale dell’opera di Umberto Boccioni.
Nel 2010 ha creato “I Martedì Critici”, una serie di incontri-dibattito a cadenza settimanale con i maggiori artisti del panorama artistico nazionale ospitati in luoghi istituzionali italiani.
Giuliana Benassi – curatrice
Curatrice indipendente e storica dell'arte, si è laureata in Storia dell'Arte presso l’Università di Pisa. La sua ricerca curatoriale è incentrata sui progetti espositivi con opere site-specific che rileggono spazi non convenzionali. Insegna storia dell'arte contemporanea all'Istituto Pantheon di Roma ed è Art Advisor presso l’American Academy in Rome. È co-fondatrice del progetto “There is no place like home” con il quale ha ricevuto il Premio Artribune per l’arte contemporanea nel 2017. È curatrice della residenza artistica "Ritratto a mano" e scrive per le riviste d’arte italiane Segno ed Exibart. Ha collaborato con diverse istituzioni e associazioni, tra le quali: Museo Laboratorio della Mente, Roma; Istituto Svizzero, Roma; artQ13, Roma; Fondazione Lac o Le Mon, Lecce; MAMbo, Bologna; Follemente Festival, Teramo; Istituto Italiano di Cultura, Londra.
Valentino Catricalà – curatore
(Ph.D) Studioso, curatore d’arte contemporanea. Si è specializzato nell'analisi del rapporto degli artisti con le tecnologie e con i media. È direttore della SODA Gallery di Manchester e lecturer presso la Manchester Metropolitan University. È inoltre direttore della sezione Arte della Maker Faire – The European Edition e art consultant per il Sony CS Lab di Parigi. È stato fondatore e direttore del Media Art Festival di Roma (MAXXI) e coordinatore dei programmi Arte della Fondazione Mondo Digitale. Su questi temi è dottore di ricerca presso l’Università degli Studi Roma Tre ed è stato Part-Time Post Doc Research Fellow nella stessa Università. Ha svolto ricerche presso ZKM – Karlsruhe, Tate Modern, University of Dundee. Ha curato mostre in musei e istituzioni, fra i quali: Minnesota Street Project (San Francisco), Ermitage (San Pietroburgo), Palazzo delle Esposizioni (Roma), MAXXI (Roma), Museo Riso (Palermo), Media Center (New York), Fondazione Stelline (Milano), IIC – Nuova Delhi (India), Manchester Metropolitan University, Ca’ Foscari (Venezia), Centrale Idrodinamica (Trieste), Museo Centrale Montemartini (Roma). È autore dei libri Media Art. Prospettive delle arti verso il XXI secolo. Storie, teorie, preservazione (Mimesis, 2016), Art and Technology in the Third Millennium (Electa, 2020) e The Artist as Inventor (Rowman & Littlefield, Londra 2021).
Manuela De Leonardis – curatrice
Storica dell’arte, giornalista e curatrice indipendente. Scrive di fotografia e di arti visive per il quotidiano nazionale Il Manifesto e i supplementi Alias, Alias Domenica e L’ExtraTerrestre; collabora anche con le testate art a part of cult(ure), Il Fotografo, Exibart. Con Postcart Edizioni ha pubblicato i libri A tu per tu con i grandi fotografi - Vol. I (2011); A tu per tu con grandi fotografi e videoartisti - Vol. II (2012); A tu per tu con gli artisti che usano la fotografia - Vol. III (2013); A tu per tu. Fotografi a confronto - Vol. IV (2017) e con Danilo Montanari Editore, Jack Sal. Chrom/A (2019). Dal 2002 ha curato numerose mostre di fotografia sia in Italia che all’estero. Nel 2011 è stata coordinatrice della mostra “Africa: See you, See me” (a cura di Awam Ampka, New York University), Officine Fotografiche, Roma. Dal 2015 è membro di giuria del Premio Marco Bastianelli per l’editoria fotografica italiana e dal 2016 è nel comitato scientifico del festival Castelnuovo Fotografia, Castelnuovo di Porto.
Maria Chiara Valacchi – curatrice
Critica d’arte e curatrice indipendente. Nel 2010 ha fondato a Milano lo spazio non-profit Cabinet, progetto focalizzato sulla formula del double show e sulla scena artistica mid-career. Dallo stesso anno co-cura inoltre la programmazione di Studiolo, galleria milanese rivolta alla ricerca e al supporto della scena emergente italiana e oltreconfine. Nel 2014 fonda Paint!, piattaforma online dedicata alla pittura contemporanea, la prima ad utilizzare il contributo redazionale diretto di soli pittori internazionali. Collabora regolarmente con la rivista internazionale Artforum e scrive, e ha scritto, articoli monografici e interviste per il Corriere della Sera, il Fatto Quotidiano, Flash Art, Arte e Critica, Muse, Inside, Arte Mondadori e Playboy. Tra gli ultimi progetti, la collaborazione con l’artista americano Ryan Mendoza, in seno al progetto dedicato a Rosa Parks, presso il chiostro della Villa Reale di Napoli, la direzione della sezione “Talk” di Art Verona 2020 e la scrittura del primo libro dedicato all'opera pittorica di Pierpaolo Calzolari pubblicato da Magonza editore.
L’AURUM
Ai primi del ‘900 l’Amministrazione Comunale di Pescara iniziò a intuire l’importanza della valorizzazione della zona della Pineta. Fu il poeta Gabriele D’Annunzio a coniare la parola “Kursaal” per l’embrione della futura architettura dell’Aurum. Il 14 agosto 1910 il nuovo edificio, progettato come luogo di aggregazione e ricreazione, venne ufficialmente inaugurato. Negli anni successivi, perdendo il suo ruolo di ritrovo raffinato ed esclusivo, venne acquistato dalla famiglia Pomilio di Francavilla, che vi trasferì la propria attività artigianale di distilleria. Anche in quella circostanza, fu sempre D’Annunzio a sancirne il nome: Aurum, come l’oro. Successivamente, per far fronte alla crescita dell’azienda, il complesso subì un ampliamento che si sviluppò attorno al Kursaal. Negli anni settanta la distilleria venne trasferita e l’edificio visse un lungo periodo di abbandono, rischiando anche la demolizione. Nel 1995 ospitò la storica edizione di “Fuori Uso”, manifestazione artistica di carattere internazionale ideata dal gallerista pescarese Cesare Manzo, che consisteva nel recupero temporaneo di aree o edifici dismessi trasformati in luoghi d’arte dove fosse possibile ammirare le opere di grandi artisti contemporanei. Nel 2003 l’Aurum venne ristrutturato sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo. Oggi l’Aurum è un centro polifunzionale di moderna concezione, polo culturale simbolo della città di Pescara.
Per informazioni
LAS.fair
Segreteria organizzativa
LIMITE ARTI SICURE
Piazza Alessandrini, 25 – Pescara