- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Da docente di Lettere, non posso che compiacermi di questo tributo al Sommo Dante( 1265-1321) che ebbe il merito di unificare l Italia, conferire un' Unita' all'Italia, divisa in Stati e staterelli, Granducati e Principati, attraverso una Lingua Comune, il Volgare, da Nord e Sud, affinché il commercio potesse svolgersi piu' proficuamente, nel segno di un'intesa linguistica.( Dalle Lettere allo sviluppo dell' Economia e del Commercio).
Il Padre della Lingua Italiana, attraverso la Divina Commedia, sua opera somma, veicola, attraverso le sue numerose allegorie e metafore, principi e valori universali, senza tempo ne' spazio, cui fare anche oggi riferimento.Senza poi parlare dei corsi e ricorsi storici vichiani che, da Celestino V, il Papa che fece "il gran rifiuto", si è attuato con Papa Ratzinger...ed al "non ti cura di lor ma guarda e passa" che da 700 anni ripetiamo come leit motiv, noi del nostro pensiero divergente.
Sono ben felice che l'Ist. Dante Alighieri mi abbia conferito un Premio giornalistico speciale, per la cultura, a Roma, Teatro Valle;in questa occasione, mi fa piacere comunicarvelo, a voi lettori, pubblico colto ed autorevole.