- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Messina . Incontriamo il Prof.Giuseppe Rando Ordinario di Lettere Università di Messina per porgergli una domanda
Oggi, affermava Roberto Gervaso da me conosciuto a Messina, ci sono piu persone che scrivono che quelle che leggono...
Cosa ne pensa ?Consapevole delle logiche pubblicitarie dominanti, non mi stanco di presentare il mio libro più corposo (ma anche – voglio sperare – il più leggibile), quasi uno zibaldone: “Resistere a Messina. Reportages, lettere, racconti e saggi critici”, pubblicato, qualche mese fa, dall’editore Pellegrini di Cosenza.
Non è stata una passeggiata, se mai lo è stata la composizione di un libro: piuttosto, un duro corpo a corpo con le pagine sempre soverchianti, con l’autocensura implacabile, con il mio abituale senso del limite, con i mille refusi e ripensamenti in fase di bozze.
Alla fine ha vinto lui, lo zibaldone, che mi ha imposto, di fatto, la struttura quadripartita, il numero delle pagine, lo stile e perfino la vis polemica (tuttavia – insiste lui – costruttiva).
Non mi faccio illusioni, ma non posso nascondere che, da generoso e maldestro Colapesce (inconsapevole, nonostante la ventina di libri pubblicati, di certe, recenti “necessità” del mercato editoriale, soprattutto in epoca COVID), mi sono posto obiettivi di altissimo profilo: I) contribuire, anche con gli studi letterari, alla rinascita di Messina e della Sicilia, in un’ottica europea, democratica, antimafiosa, antimassonica, anticampanilistica e antiprovinciale; II) dare il mio apporto di studioso e di professore ordinario alla conoscenza dei mali del «sistema baronale», che ha avvilito l’Università tra la prima e la seconda repubblica (e, in qualche caso l’avvilisce tuttora), associandomi alle spinte riformistiche di partiti e sindacati, in difesa della libera ricerca scientifica, della didattica aggiornata e della meritocrazia; III) lottare contro le insidie di una didattica arretrata che talora ammorba la Scuola, promuovendo per converso un insegnamento innovativo, metodologicamente aggiornato e basato sulla trasmissione di saperi e valori; IV) contrastare, con le armi della Storia e della Filologia, alla luce delle acquisizioni recenti della Teoria della Letteratura, della Psicoanalisi, della Semiologia, della Filosofia, della Linguistica, la deriva formalistica e impressionistica in atto negli studi letterari.
E ciò, abbattendo ogni steccato tra scrittura argomentativa e scrittura creativa, all’insegna della leggibilità.
Certo, non piacerà ai soliti … mediocri, integrati, conformisti, bellettristi. Voglio tuttavia sperare che leggano questo zibaldone i giovani, i professori/le professoresse competenti e innamorati/e della loro professione, i miei non pochi amici e amiche, i miei numerosi allievi/allieve siciliani/e e calabresi, tutti gli uomini e le donne non rassegnate.
P.s. Con questo libro, entrano nelle pagine della storia letteraria tutti i poeti e i narratori messinesi su cui ho scritto in quest’ultimo ventennio. Ma anche gli artisti, i cantanti, i giornalisti, i politici, gli imprenditori, gli sportivi, i vescovi e i preti di Messina sfilano nella prima, corposa sezione dello zibaldone. Prosit.
P. s. II) L’autore firmerà le copie del libro presso la libreria Mondadori Store (ex Ciofalo), dal primo giovedì 6 maggio tra le 18, 00 e le 19, 00, e presso la libreria Bonanzinga, venerdì 7 maggio, tra le 18, 00 e le 19, 00, ripetendo il “rito”, negli stessi giorni e nelle stesse ore, anche nelle settimane seguenti, fino al mese di giugno. I messinesi potranno acquistare il libro anche facendone direttamente richiesta all’autore, per e.mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Dunque, appuntamento oggi presso libreria Ciofalo e domani presso la Libreria Bonanzinga