- La Redazione -
In merito alla nota del 31 dicembre scorso, firmata congiuntamente dal sindaco Giuseppe Calabrò e dall’assessore ai lavori pubblici Roberto Molino, con la quale si annunciava il finanziamento del Progetto di Riqualificazione del Complesso Monastico dei Basiliani, per un investimento pari a 4.990.000,00 euro, l’associazione culturale Genius Loci, presieduta da Bernardo Dell’Aglio, ha diramato il seguente comunicato stampa.
«La Genius Loci prende atto con soddisfazione della nota del Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto, Avv. Pinuccio Calabrò, con la quale ha comunicato alla città, nell’ultimo giorno dell’anno, il finanziamento ministeriale del Progetto di riqualificazione del Complesso Monumentale dei Basiliani per un importo di 4.990.000,00 euro.
Il finanziamento, sostenuto dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160 e dal DPCM del 21 gennaio 2021, fa parte degli investimenti per progetti di Rigenerazione Urbana finalizzato a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale.
La riqualificazione finanziata purtroppo non include la Chiesa. Il complesso Monumentale, infatti, realizzato nella seconda metà del Settecento da monaci basiliani, è costituito dalla Chiesa dei Basiliani (di proprietà della Curia) e dall’ex Monastero Basiliano (di proprietà comunale).
La Genius Loci, da anni, ha portato avanti una battaglia sociale e culturale per sollecitare gli interventi di restauro, riqualificazione, salvaguardia e valorizzazione dei Basiliani.
Lo ha fatto organizzando dei sit-in sul posto, proponendo dopo le innumerevoli ruberie l’utilizzo di telecamere di sorveglianza, riunendo le associazioni cittadine per una petizione popolare con la raccolta di firme.
Adesso possiamo dire che finalmente si fa sul serio! Ci auguriamo, così, che possano essere rivisti quei lavori di riqualificazione ultimati il 4 gennaio del 2017, con molte polemiche, perché non rispettate e disconosciute alcune indicazioni date dalla Soprintendenza.
Ci auguriamo che l’area da riqualificare smetta di rimanere ostaggio di pastori per la presenza di ovili e di incivili che continuano giorno e notte a scaricare rifiuti. Auspichiamo da tempo, sulla strada realizzata, ma non ancora aperta al pubblico, che si seguano le indicazioni del Piano Regolatore Generale vigente.
E che possa essere interrotto il manto stradale in asfalto, antistante le emergenze architettoniche, con una pavimentazione consona ed appropriata, tale da costituire e ridefinire il sagrato della Chiesa e dell’intera area del complesso monastico. Tutta l’area da riqualificare è destinata dal PRG a un Parco, denominato:“Parco Monte Croci”. Lato monte è previsto il recupero di manufatti etno-antropologici e la realizzazione di spazi per il tempo libero, mentre sul lato che si affaccia sul quartiere Immacolata è previsto “Verde pubblico attrezzato a parco”.
Quindi, dopo anni di abbandono, di ruberie, di continuo declino e degrado, di finanziamenti annunciati ma non finanziati, si fa sul serio. Questo“luogo del cuore”, questo bene culturale che appartiene alla città e alle future generazioni, rappresenta, assieme al campanile del Monastero di Gala e al Tempio e Grotta di Santa Venera, la più importante eredità, edificata nel 1776, lasciataci dai monaci basiliani.»
5 gennaio 2022