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DUE MOSTRE DI PITTURA A CASTROREALE E A BARCELLONA POZZO DI GOTTO

Di Giuseppe Messina

   Possiamo dire che, nel comprensorio barcellonese, le iniziative culturali non mancano e non poche di un certo livello di positività.

   Attualmente intendiamo menzionarne due: una, “Oltre la Croce”, inaugurata il 10 u. s. che si concluderà il 24 aprile p. v., a Castroreale nell’ampio locale del “Ristorante al Duomo”, adibito anche alle mostre d’arte, promossa dall’associazione Culturale FilicusArte, presieduta dalla professoressa Caterina Barresi, che ha sede a Milazzo, ma con iscritti di quasi tutto il comprensorio e l’altra, “Il risveglio delle emozioni”, inaugurata il 13 u, s, e sarà fruibile fino al 23 aprile prossimo, al “Villino Liberty” di Barcellona Pozzo di Gotto, organizzata dall’associazione “Ars Vivendi” presieduta da Vito Natoli.

LOCANDINA MOSSTRA A CASTROREALE

   Nella mostra di Castroreale sono esposti i lavori di Rina Bono, Caterina Barresi, Anna La Rosa, Elisa La Rosa, Andreana Salvadore, Carmen Curcuruto, Mimmo Cirino, Edoardo Marchetti, Angela Impalà, Franco Conte, Angelo Gloria, Vita Pollino, Giuseppe Messina e Vincenzo Occello. Tutte le opere sono ispirate dalla Passione di Cristo che ciascun autore ha espresso secondo le proprie concezioni, fantasia e la propria maestria, comunque una rassegna di opere tutte degne di nota e di lode

LOCANDINA DELLA MOSTRA ARS VIVENDI

   La mostra di Barcellona Pozzo di Gotto vede esposte le opere di Giuseppina Leggio, che, oltre ai dipinti, ha esposto delle sculture in pietra, Vito Natoli e Maria Torre. Questa, presentata esaurientemente dall’arch. Giovanni Pantano, possiamo affermare, un’altra rassegna di opere ben costruite, ricche di effetti coloristici che manifestano la fervida fantasia degli autori.

FOTO CON MARIA VITO E GIUSEPPINA

   In coda a quest’ultimo evento c’è da aggiungere una nota dolente che riguarda la professoressa Maria Torre la quale ha subito il furto di una sua opera. Come lei stessa, ironicamente ha dichiarato “Il furto è avvenuto durante il trasbordo dei quadri dalla macchina. Li ho appoggiati dietro il cancello del Villino e nelle scale, però, evidentemente, intanto che mi adoperavo, andando e tornando per portare dentro i quadri, qualcuno, passando ha visto il dipinto a portata di mano, già bello e incorniciato e in un batter d'occhio si è fatto il regalo di Pasqua. Io stessa non ho notato la mancanza del quadro se non quando dovevo appenderlo. E' ovvio che non è colpa di nessuno, se non del ladro. Chiusa parentesi. Non è stata mica trafugata la gioconda?!!!”

DIPINTO DI MARIA TORRE

   D’accordo, non è stata trafugata la “Gioconda”, ma resta il fatto che un mascalzone si è appropriato colpevolmente dell’opera di un’artista che aveva profuso il suo operato, il suo impegno per dare corpo ad una idea, ad un sogno, ad un desiderio. Un atto indegno di un individuo che potrebbe ancora rimediare restituendo il mal tolto, anche anonimamente. Chiunque esso sia, il ladro, deve capire che del quadro rubato non ne potrà fare uso dal momento che esiste la foto che tanti hanno visto per cui è facile riconoscere l’opera di Maria Torre. L’atto di chi ha rubato il quadro non è servito ad altro se non a rendere meschino il ladro stesso che non lo potrà vendere né appenderlo nella propria abitazione poiché prima o poi potrà essere notato da qualcuno. Ecco perché gli conviene restituirlo all’artista oppure facendolo recapitare direttamente al “Villino Liberty” di via Roma a Barcellona Pozzo di Gotto.

  

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