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A Mandanici il Congresso sulla Bellezza e il Tempo” Metamorfosi del Mito verso e oltre la Postmodernità

Mandanici- di Silvana PARATORE -

Si è svolta nell’incantevole scenario del Museo Etnoantropologico di Mandanici, la cerimonia inaugurale del Congresso “LA MENTE” ARCHETIPI e TERRITORIO ormai giunto alla sua terza edizione. Il titolo di quest’anno “La Bellezza e il Tempo” Metamorfosi del Mito verso e oltre la Postmodernità. Ad introdurre i lavori, il neurologo dott. Giuseppe Mento del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Messina, promotore e moderatore dell’evento che ha sostenuto come lo scopo del convegno sia quello di rivisitare il concetto di bellezza e tempo: due categorie inscindibili per la ns. mente. Dopo i saluti del Sindaco di Mandanici dott. Armando Carpo, del Presidente dell’Ordine dei Medici dott. Giacomo Caudo, del dott. Umberto Motta del Dipartimento di Salute Mentale Messina Nord, del dott. Matteo Allone dell’Associazione “Il Centauro”, ha preso la parola la prof.ssa Rosalba Lazzarotto direttrice della AvantGarde music school, che nei giorni antecedenti l’evento, ha curato Jazz in Badia, un campus sperimentale di musica e scienze. Dopo l’omaggio floreale alla Dott.ssa Riva da parte della Presidente del Consiglio Comunale di Mandanici avv. Anna Misiti, è intervenuto, il dott. Filippo Romano Commissario Straordinario e Vice Prefetto di Messina che si è soffermato sulla tematica del Paesaggio come metafora nell’etica pubblica. In particolare ha sostenuto che il paesaggio è un modo diverso di vedere la morale. Il disordine, inteso come danno al paesaggio è una palese dimostrazione della perdita di morale. Un paesaggio ordinato è rispettoso del diritto di tutti: da qui il dovere morale del cittadino di puntare alla bellezza del bene comune, quale è il territorio, come virtù pubblica di comportamenti eticamente morali. A seguire l’intervento del Sovrintendente ai Beni artistici e culturali dott. Salvatore Scuto che si è soffermato sulla dicotomia Bellezza e Tempo, sostenendo come l’accezione della bellezza sia vasta, poliedrica e che senza la critica non c’è bellezza. Successivamente è intervenuta l’Archeologa Laura Carracchia che ha relazionato sul Canone di Policleto. Hanno concluso la cerimonia di apertura del Congresso, il maestro Giuseppe Severini con un intervento sul Mito della Musica delle sfere e la dott.ssa Patrizia Maiorca che si è soffermata sul concetto di Bellezza Sommersa. Nella giornata del 7, hanno relazionato Ferdinando Testa su “La Bellezza ed il tempo perduto”, Marcello Aragona su “La via della Bellezza : un percorso transpersonale per la salute”, Gioacchino Calapai su “Sono come tu mi vuoi”, Luigi Baldari su “Le trasformazioni del Narcisismo” ed a seguire nella sessione pomeridiana Daniela Metro che si è soffermata su “Neurofisiologia ed Estetica”, Matteo Allone che ha relazionato su “Bellezza senza tempo” sottolineando come in un tempo senza bellezza, accogliere Afrodite, prepararsi alla sua presenza, significa accettarsi e rivelare la bellezza che ciascuno ha dentro di se’. Solo così, ha aggiunto il dott. Allone, si può essere creatori di bellezza, rispondendo alle necessità dell’anima. A seguire gli interventi di Giovanna Gioffrè sulla ricerca di Beltà nascoste: immersioni nel mare e nella psiche, di Gianpiero Malescio su “Bellezza: un istante d’eternità, di Daniele Makris che si è soffermato su “Mito e storia, bellezza e tempo dei Greci nel Valdemone, del dott. Motta Roberto su “Acque Sante, acque marce: purificazioni in Valdemone, di Sergio Piraro su colori e bellezze della Sicilia del XIX secolo attraverso l’esperienza di viaggio di un pittore paesaggista francese, di Luisa La Colla su Genius Loci: tra Genio e natura, di Alessandra Milione su sacrificio della cultura e il rituale del bello. A conclusione delle serate previste degustazioni e performance artistiche e musicali . Nell’ ultima giornata di relazioni interessanti, gli interventi di Sebastiano Mangiameli su Storytelling, la colonizzazione della Mente, di Maurizio Ballistreri su “Il Beautism, nuove forme di discriminazione sui luoghi di lavoro. Quest’ultimo, in particolare, ha sottolineato come la bellezza può talvolta essere sofferenza per ciò che attiene il mercato del lavoro dei giorni nostri. Chi seleziona non si fa scrupolo nell’inserire come requisito fondamentale per l’assunzione, la bellezza o con formula più delicata “la bella presenza”. Nei fatti ha aggiunto il prof. Ballistreri, ordinario di Diritto del Lavoro all’Università degli Studi di Messina ed alla Luiss di Roma, ben si potrebbe delineare il beautism, la cosiddetta discriminazione estetica con riguardo alla quale si è parlato di una sorta di vetrinizzazione sociale. Ha concluso la sua seguita relazione sostenendo come la discriminazione per aspetto estetico non è diversa dalla discriminazione razziale e le donne che ne sono vittime perdono fiducia e stima in loro stesse. A seguire gli interventi di Pietro Piro su “Le trasformazioni silenziose nell’epoca del rumore, di Giuseppe Mento, su Disappearing Greece… resistenze archetipiche contro la modernità in transito, di Giuseppe Turiano su Bellezza e Salute, di Gabriella Caridi su Bellezza e Chirurgia Plastica Estetica: nuove prospettive, di Rosalba Di Giorgio su Bellezza e Cosmesi, di Pinella Musmeci su Bellezza e Moda… nel tempo, di Marisa Mercurio su “Le trasformazioni silenziose, di Melina Prestipino su Le pergamene miniate ovvero i Giardini della Bellezza, di Anna Maria Piccione su Bellezza-creatività-sostenibilità, di Daniela Sparacino su I poeti Popolari, di Virginia Buda su L’arte di Mazzullo a cent’anni dalla nascita.

Commovente la consegna del Premio Raul di Perri da parte del prof. Giuseppe Vita, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Messina alla sig.ra Giusy Scarcella, Presidente dell’Associazione culturale Maria Cristina di Savoja, per le sue attività umanitarie nell’ottica di una bellezza intesa come bontà. A conclusione dei lavori del Congresso, l’intervento degli etnomusicologi Grazia Magazzù e Mario Rizzo che con l’ausilio di proiezioni video, hanno illustrato i loro studi sui canti quali la Mannaniciota, tipici del territorio di Mandanici. Luogo, quest’ultimo, che proprio in occasione del Congresso giunto alla Terza edizione, diviene interessante meta turistica. Quest’anno è stato possibile poter visitare, anche durante i giorni del Congresso, presso la Biblioteca Comunale, il Tesoro ritrovato: le monete di Mandanici: una mostra avente come oggetto un gruppo di monete ritrovate nel piccolo paese nel 1952 durante dei lavori a Piazza Duomo. Tale tesoro mandanicese non era mai stato, fino adesso, oggetto di esposizione. Infine partecipata la serata finale Gospel and Jazz Family a cura di Rosalba Lazzarotto.

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