SUL PROBLEMA “PIEMONTE-PAPARDO” PERCHE’ AMBEDUE SIANO FUNZIONANTI
La Redazione
Si è riunita la commissione Medico-Scientifica dell’Università della Pace della Svizzera Italiana-Switzerland di Messina, che dopo un approfondimento sul problema Ospedali Riuniti “ Papardo-Piemonte”, ha inteso rivolgersi alla Deputazione regionale messinese, al Sindaco di Messina e al Prefetto, perché si consideri e attui quanto stabilito dall’art.3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU e cioè il rispetto della vita umana e la salute espressione dell’integrità fisica dell’individuo. Concetto che nella concezione solidaristica della nostra Costituzione comporta il diritto alla sicura assistenza sanitaria. “ La salute, precisa il Pro Rettore Prof Domenico Venuti, a nome della suddetta Commissione, implica e ciò non si può disattendere, per l’autorità pubblica l’obbligo di acquisire le risorse, predisporre i mezzi, reclutare il personale, costruire gli ospedali e in definitiva organizzare e rendere effettivo il servizio di assistenza e porgere interventi concreti alla popolazione”. La “Commissione” fa presente nel suo documento , che non si può e non si deve risparmiare, per dovere anche morale, sulla salute della gente e che oggi sembra esserci un bivio tra supportare o negare possibilità concrete operative tra due ospedali il Piemonte ed il Papardo.Si legge ancora:- che le autorità regionali e messinesi possono e debbono intervenire, e questo avverrà certamente, ne siamo certi , conoscendo la loro particolare sensibilità, daranno il loro apporto per evitare un grossolano errore e cioè penalizzare l’ospedale “Papardo” negando un punto vita per supportare il “Piemonte” . La problematica dei punti di nascita, oltre ad essere complessa, è per i cittadini messinesi di estrema importanza e pertanto va affrontato con grande cautela e approfondimento. E’ proprio vero il “Papardo” ha i seguenti dati inerenti l’attività svolta dalla U.O. di Ostetricia nell’anno 2012. Prestazioni per attività ambulatoriale esterne e consulenze esterne e consulenze interne con visite specialistiche, coloscopiche e ecografie pari a circa n.2000 , visite per consulenze del Pronto Soccorso Generale e per Accettazioni eseguite, pari a circa un migliaio. Il numero dei parti espletati n.531. Il “Papardo per il Punto nascita ha anche il supporto logistico di tutte le strutture necessarie ed idonee ad affrontare in sicurezza le possibili e temibili emergenze/urgenze ostetriche- ginecologiche ( Centro trasfusionale, eliporto,U.O. di supporto ed altri supporti di particolare necessità).Il “Papardo” è considerato punto di riferimento di II livello e copre la zona nord di Messina ed è giustamente considerato essenziale per i numerosi comuni limitrofi ed a volte è di ausilio vitale per le zone disagiate di Mistretta e di Lipari. La nostra Commissione Medico-Scientifica, ritiene, si legge ancora, che nonoccorre tagliare, come è stato fatto in modo assurdo con l’ospedale”Margherita”, anch’essa Presidio importante per la città di Messina, ma integrare, sostenere e porre sempre efficiente la sanità a Messina, dando alla cittadinanza ciò che gli tocca di diritto e cioè il rispetto della salute pubblica. Certo, aggiunge il documento reintegrare e qualificare i servizi specialistici e idonee strutture per ridare al “Piemonte” la funzione di Presidio ospedaliero, vero centro di emergenza. E’ possibile fare ciò con la Coaptazione all’ASP, senza mortificare il valido Presidio del “Papardo” , perché diversamente sarebbe un assurdo e la negazione di un diritto, che viene considerato fondamentale anche dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Messina ha bisogno di anbedue reparti di ostetricia, che potranno permettere alle donne di partorire in sicurezza, evitando gravi rischi. E’ opportuno non sacrificare più la la città anche nel diritto alla vita. Il documento si conclude con un auspicio e cioè:” Siamo convinti che le autorità preposte renderanno questi due poli efficienti e sicuri”
MESSINA WEB.EU SI ASSOCIA A QUESTO AUGURIO.