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 di Maria Teresa Prestigiacomo -

Vittoria, Ragusa. Dal 1900 produttori di Olio, la famiglia Barrano.

Luca Barrano, lei è un giovane imprenditore che ha scommesso sulla sua Terra di Sicilia.

Da dove nasce l’amore per la campagna per gli alberi d’ulivo? Per l’olio?

Tradizione di famiglia? Quando nasce? Qual è la zona di coltivazione? E quella di produzione?

L’amore per la campagna e per gli alberi d’ulivo ci viene tramandato dal mio bisnonno il primo frantoiano della famiglia, quando ancora i frantoi erano a trazione animale.

Attraversando le generazioni questa passione è arrivata fino a noi.

Io e miei fratelli siamo cresciuti tra gli uliveti e, fin da piccoli, abbiamo imparato a conoscere i tempi dei nostri alberi, e del nostro olio… ogni anno a settembre puntuale la prima molitura ha da sempre rianimato il frantoio che, come una consuetudine, si riempie di un odore d’oliva verde appena infranta, un’esplosione d’intensità che segna l’inizio della campagna olearia.

Siamo cresciuti a “pane e olio” all’interno del nostro frantoio e tra i nostri uliveti, crescendo abbiamo appreso il mestiere che oggi svolgiamo con impegno.

Quando nasce l’Oleificio?

L'Oleificio Barrano nasce con il nostro bisnonno Emanuele Barrano nei primi del 1900 a Vittoria, in provincia di Ragusa; è un'attività a conduzione familiare, attualmente gestita da me e i miei fratelli. Con oltre 22 ettari di terreno ci dedichiamo alla produzione di olio extravergine di oliva nel territorio della “Valle dell'Irminio” che racchiude i comuni di Acate, Comiso, Santa Croce Camerina, Scicli, Vittoria in Provincia di Ragusa.

Perché la sua produzione si differisce dalle altre?

La fase della produzione e la raccolta per noi è fondamentale, coltiviamo i nostri ulivi con particolare attenzione alla selezione delle cultivar, stiamo attenti all’integrità del frutto fin all’arrivo in frantoio. La molitura avviene massimo dopo 12 ore dalla raccolta, questo ci permette di non alterare la qualità delle olive e di conseguenza quella dell’olio che verrà prodotto.

Ci parli del trattamento del suo olio... Come viene trattato il suo olio?

Il nostro olio viene trattato secondo il disciplinare di produzione e secondo l'antica tradizione siciliana, le olive sono raccolte e selezionate manualmente ed entro 12 ore dalla raccolta vengono molite a freddo, con sistemi continui di ultima generazione, senza successive manipolazioni chimiche. Tale procedimento, non altera i valori nutrizionali dell’olio e al tempo stesso ne preserva il caratteristico profumo e l'inconfondibile sapore che gli vengono regalati dalla terra e dal sole della Sicilia.

Il suo olio?

I nostri oli, dopo l’estrazione vengono subito depositati in silos di stoccaggio sotto azoto, dove vengono mantenute temperature costanti tutto l’anno, in questo modo manteniamo inalterate le caratteristiche organolettiche del prodotto.

La nostra linea Guccià comprende al momento due mono-varietali;

Guccià Classic, olio mono-cultivar di “Biancolilla”, una varietà autoctona e tipica del nostro territorio, con un gusto al quanto delicato, profumato ed equilibrato si adatta ad ogni palato.

Guccià Premium, olio mono-cultivar di “Nocellara del Belice” anche questa una varietà autoctona; il risultato è un olio con sentori di amaro e piccante di media intensità ma ben equilibrati.

Inoltre, non solo l’attenzione alla tradizione, ma nel nostro percorso la linea Guccià incontra anche l'arte, di cui se ne veste, per esprimere attraverso l'opera e suoi colori la corposità e l'intensità del nostro olio.

Le opere raccontate sulle nostre etichette appartengono all'artista locale Vincenzo Napolitano e vogliono rimarcare l'importanza che un filo d'olio, ottenuto da una mano sapiente, è un’espressione artistica che emoziona, che segna e ti rimanda all'esperienza e alla storia che racchiude. Così Guccià incontra il magmatismo creando un connubio perfetto tra prodotti di eccellenza e Arte locale. Infatti saremo presenti con uno speciale Tv su Globus tv streaming Sky con uno speciale dalle giornate seguenti alla mostra d’Arte che accompagneremo alla Galleria Arte Cavour per il pittore Enzo Napolitano

Si dice che la dicitura extra vergine d’oliva copra l 85 per cento… in realtà quasi mai è 100 per cento extra vergine…?

Si, purtroppo, l’olio extra vergine di oliva è un prodotto ad alto rischio di frode. Questo perché si può modificare con estrema facilità, infatti sono frequenti i casi in cui l’olio viene miscelato con altri oli vegetali meno pregiati, come gli oli di semi raffinati, soprattutto di girasole, oppure, ancor peggio, con l’olio di sansa (residuo di lavorazione delle olive) deodorato e de-acidificato. Spesso si aggiungono coloranti per migliorare l’aspetto oppure un olio vergine viene venduto per extravergine.

Inoltre, negli ultimi anni, è risultata piuttosto comune la miscelazione con oli di costo più basso, provenienti da Paesi extraeuropei come Tunisia o Marocco.

Un extravergine dev’essere prodotto solo con lavorazioni meccaniche e non può avere un’acidità superiore allo 0,8%.

In questo senso può aiutarci a distinguere le frodi alimentari un’attenta lettura dell’etichetta e soprattutto bisogna diffidare da oli con prezzi stracciati, sicuramente non saranno extra-vergine di oliva!

Progetti futuri?

I progetti sono diversi, abbiamo intenzione di ampliare la nostra selezione di oli, infatti siamo alla ricerca di cultivar particolari per creare oli ancora più pregiati. Inoltre, abbiamo in cantiere la conversione di alcuni siti della nostra azienda in biologico.

In conclusione, dopo questo straordinario incontro con un giovanissimo imprenditore che crede nelle risorse speciali della sua isola, siete invitati cari lettori, pur nel contingentamento stabilito, via via per il 29 maggio, dai DPCM, alla grandiosa Mostra Personale del maestro ragusano Enzo Napolitano, a Messina, Arte Cavour Corso Camillo Benso Conte di Cavour 119, mostra che vedrà la presenza di illustri ospiti, madrina l’Avv. Teresa Notaro, il Conte Molino della Torre, la collezionista Prof.ssa Maria Amalia Santoto, i presidenti dell’AMMI Mogli dei medici, associazione culturale che opera nel sociale a cui il 5 % sarà devoluto per le vendite delle opere d’arte per le opere caritatevoli dell’Associazione; allo stesso modo per l’Associazione Fidapa che opera nel sociale ospite dell’evento; invitati la ginecologa Luisa Rita Barbaro, il notaio Luisa Calogero, il Notaio Penna, l’Avv. Vincenzo Ciraolo e tanti altri presidenti di Ordini Professionali e di Clubs services come la dott.ssa Maria Di Giorgi Denaro, la criminologa dott.ssa Argentina Sangiovanni… e tanti altri ospiti illustri come la dott.ssa Tosi Siragusa, dirigente della Biblioteca regionale di Messina, la dott.ssa Mirella Vinci Soprintendente regionale Messina. Pur con il contingentamento anche se si dovessero effettuare turni di accesso alla Galleria, la mostra, l’inaugurazione, la presentazione del critico saranno effettuate in tutti i casi, anche ripetute e per turni di accesso, pur sempre nel rispetto della normativa vigente.

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