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SONO NATA IL 23

di Teresa Mannino e Giovanna Donini

con Teresa Mannino

Nata 44 anni fa, il 23, Teresa Mannino nel suo monologo affronta diversi temi: dalla sua infanzia, confrontandola con quella della figlia, a cui è dedicato lo spettacolo, alla propria terra, dai tradimenti, degli uomini e delle donne al rapporto con la sorella. Sono nata il ventitré è lo specchio dei suoi pensieri; e siccome pensa sempre quello che dice e dice sempre quello che pensa, seguire il suo filo logico sarà un’esperienza divertente.

Si potrebbe sintetizzare in questo modo il carattere che contraddistingue Teresa Mannino che, in questo suo nuovo lavoro teatrale, attraversa strade e temi diversi ed istintivi: l’amore, la vita, il tradimento, gli uomini e le donne, la passione per la conoscenza e per la propria terra. E con la stessa passione racconterà i tormenti di Penelope e quelli della vicina di casa.Si rifarà alle donne, eroine e non, dei classici, per dare consigli e consolare, soprattutto, le amiche con problemi di cuore.Filosofa su carta e nello spirito, non vuole smettere mai di conoscere e sapere, raccontare e raccontarsi purché i fatti siano epici oppure siano sempre (più o meno) reali o realmente accaduti e questa volta, più che mai, lo farà senza rete e senza filtri.Padrona, con zelo costante, della scena, Teresa non mancherà di coinvolgere il pubblico a tal punto che il suo monologo diventerà, quasi, un dialogo, un incontro, uno scambio singolare ed autentico di battute e verità.

scene Alessandro Bassani

costumi Tom Ford

trucco e parrucco Rosy Benevento

musiche originali Valerio Vigliar

responsabile tecnico Fabio Franchi

disegno luci Danilo Albani

regia Teresa Mannino

produzione Bananas

Durata 1h e 30 min

 

Per info sui biglietti consultare il sito del Teatro Vittorio Emanuele www.teatrovittorioemanuele.it alla voce Biglietteria e  www.ticketone.it.

 

Associazione Culturale, Sportiva, Ambientalista e di Volontariato,

“STUDIO D’ARTE  L’ÈTOILE”

SEDE: Via G.  Natoli is.276 n. 5  98121 MESSINA

 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  tf. 3383541458 -3467910240

Nata a Messina, dove vive e lavora, si laurea in scienze politiche, indirizzo politico amministrativo, con il massimo dei voti si dedica al lavoro di dirigente presso il comune di Messina ed alla pittura che è la sua passione sin da quando era bambina. Titti Crisafulli, pittrice-ritrattista ha sempre nutrito un grande interesse verso il mondo dell’artigianato e verso antichi mestieri, in parte scomparsi, che l’artista ha recuperato in molte sue opere. All’artigianato più umile: al calzolaio, al sarto, al liutaio, al ceramista, al falegname, al ciabattino, al calderaro, allo stagninoi eleva il suo canto: delle loro attività coglie particolari, arnesi da lavoro, la postura corretta del corpo, l’espressione attenta del viso (ha realizzato una raccolta di circa 45 opere che rappresentano antichi mestieri)  L’amore per la vita, e per la natura traspare da tutte le sue opere nelle quali si ritrovano i colori caldi della sua Sicilia. I suoi dipinti hanno la forza materica e corposa del colore che intride la tela, di un messaggio universale sono colori forti, passionali, spesso terrigni. Sonoi i colori forti di una esistenza vissuta intensamennte e con passione, sono i colori di una natura vista con occhi di luce tutti siciliani , colori di improvvise accensioni  a volte fantastici. Ha realizzato i ritratti di numerose personalità Messinesi. Le sue opere si trovano in alcune Chiese cittadine: nella Chiesa di S.Andrea Avellino in Via La Farina ha realizzato una grande stele che raffigura i Santi Messinesi: S.Annibale, S.Eusochia, S.Orione e la Madonna della Lettera Patrona della Citta tutti benedetti dal Signore e sovrastanti  le raffigurazione del Duomo di Messina e della stessa Chiesa di S.Andrea S.Andrea. Nel Museo dei S.Annibale in Via S.Cecilia trovasi un’opera che raffigura S.Annibale con i suoi bambini sullo sfondo di Largo Avignone. Un’opera che raffigura S.Paolo VI° – Papa Voitila- è nella Chiesa di Gesù e Maria delle Trombe ed un Cristo in croce nella Chiesa di S. Maria Incoronata di Camaro Sup.re. Numerose opere dell’artista si trovano in varie città d’Italia ed in Enti pubblici, in Germania, a Bruxelles e nel NewJersy.

L’artista è presente nei più importanti volumi d’arte: da oltre un decennio è presente nel catalogo di “Arte moderna” (arte contemporanea dal secondo dopoguerra ad oggi) edito da GIORGIO MONDADORI, il  massimo libro d’arte che ha sostiutuito il BOLAFFI. È presente inoltre su molti altri volumi d’arte tra i quali: dizionario enciclopedico internazionale d’arte moderna e contemporanea della casa editrice ALBA nonché in quello della Casa Editrice Il QUADRATO di Giorgio Falossi e nel volume COLLEZIONE ARTE CONTEMPORANEA EXPO 2015 edizione EXPO 2015 SEA ITALIA

Soggetti:Antichi mestieri, fiori, ritratti, paesaggi, cavalli e altri animali, Santi.

Tecniche:Olio su tela o su masonite, solo eccezionalmente tecnica mista.

Hanno scritto dell’artista: Albano, Amodio, Barbera, Belgiovine, Benech,  Doddis, Falossi, Femminò, Ferrandini, Ferreira, Fratantaro, Gotta, La Rosa, Montanaro, Nucita, Perdicaro, Prestigiacomo, Puviano, Russo, Ruta, Todaro, Verdant, Violi e tanti altri.

E' aperta a tutti i linguaggi artistici, quali l'artevisiva (pittura; scultura; cinema; design ambientale, grafico e oggettuale; fotografia...), l'arte letteraria (poesia, filosofia, scienza, storia, novellistica...) l'arte sonora (musica classica, lirica, popolare; canto; danza...) e tutte le forme d'arte che si possono associare.

Lo scopo fondamentale dell'A.S.A.S.  è quello di sostenere l'arte come concetto e come attività culturale, e lavorare per far incontrare in una unione simbiotica l'arte e la scienza, per aiutare a ordinare nella chiarezza le condizioni culturali di tutti e di ognuno, affinché gli artisti che lo desiderino possano raffinare sempre più gli strumenti della loro creatività. Il sapere aumenta la libertà di pensiero e quindi la scienza come conoscenza dimostrata ci offre i mezzi, se impariamo a utilizzarli, per essere più liberi, perché più consapevoli nell'atto della creazione.

Fanno parte dell’A.S.A.S. artisti o amanti dell’Arte volenterosi e disinteressati (cioè non interessati per venalità e ambizioni personali), con lo scopo di contribuire a far crescere l'arte e laculturaa Messina, di organizzare manifestazioni aperte a tutti e suggerire nuove opportunità per la nostra città e per il nostro ambiente, e soprattutto per incoraggiare laricerca scientificautile a chiarire obiettivamente le cose dell'arte ed elevarne il livello culturale e sociale.

L’ASAS è aperta anche ai vari luoghi, e si interessa di far conoscere la nostra sicilianità ovunquenel mondo, grazie anche all’appoggio e alla collaborazione dei propri soci delle varie Regioni e di oltre Italia, per operare in favore della società umana, della civiltà e della convivenza democratica con tutti coloro che hanno a cuore, appunto, le cose dell'arte, che ricercano verità obiettive, che desiderano sentirsi affratellati nel collaborare ed aiutarsi fra di loro.

Soprattutto l’A.S.A.S.  è squisitamente “culturale” e non “promozionale” dal punto divistaeconomico e personale per nessuno! Favorisce l'associazione nel suo insieme, in favore di tutti i soci e di nessuno in particolare, non ha fini promozionali nei confronti di nessuno, non risolve problemi economici né promozionali per l'attività professionale, perché non ha scopo di lucro alcuno; quindi se si organizza una mostra deve essere all'insegna della conoscenza e della didattica, per il confronto culturale e... non per vendere! Pertanto chi ha interessi per farsi conoscere e per vendere dovrà associarsi anche ad altri gruppi e associazioni più adatte a tali esigenze.

Mensilmente noi asasini, organizziamo il caffè letterario ARTE & Scienza A.S.A.S., al Bar Rizzo (ospitati dal nostro Socio onorario Asas Francesco Rizzo nei suoi confortevoli locali di v.leRegina Elena243), per creare un dibattito libero, aperto e rispettoso della pari dignità di chi interviene, con lo scopo di cercare risposte chiare, anche senza pretendere che siano definitive, sui tanti luoghi comuni e pregiudizi che rendono confusa e contraddittoria la cultura dell'arte; in quanto molti artisti produttori, specialmente giovani, e soprattutto artisti fruitori, sono oggi disorientati, confusi e diffidenti anche verso i propri compagni di "avventura"...

Tutto ciò è imprescindibile  dalla condivisione di norme basilari di comportamento, che rispondano allo spirito dell'A.S.A.S. e qualora per i già soci non ci si senta più in grado di adeguarsi è concessa la libertà di presentare le proprie dimissioni da qualsiasi carica, senza incrinare i rapporti amichevoli sussistenti:  

1. Assumere un atteggiamento rispettoso con tutti i soci, ma anche con i non soci, senza sentirsi, ne dare a intendere di sentirsi, superiori o inferiori a nessuno... Evitando anche giudizi non richiesti, ne gratuiti...
2. Mostrare un atteggiamento umile nelle affermazioni delle idee, consapevoli che la nostra ignoranza è quasi illimitata... ricordando che della verità delle cose solo possiamo possedere deipunti di vistaparziali e temporali e dobbiamo avere piena coscienza che la verità delle cose è assolutamente indipendente e al di sopra del nostro punto di vista... anche quando sia "scientifico"... 
3. Scusarsi semplicemente con i soci e le persone implicate quando si commette un errore e fare ammenda... capire che questo atteggiamento fa onore a chi lo pratica... non diminuisce la dignità, anzi la eleva...
4. Non assumere atteggiamenti di "lesa maestà" e cedere alla tentazione di "vendicarsi", quando si ricevono delle comunicazioni o azioni che possono sembrare offensive... ma bisogna esporre serenamente le esigenze necessarie per rimettere le cose al loro posto affinché il rispetto reciproco della dignità di ciascuno non venga intaccato neanche in maniera inconsapevole...

5. Offrire e ricevere proposte di idee chiarificatrici sull'arte per dare risposte provvisorie e relativamente obiettive, ma accettabili e "rassicuranti", che ci permettano di poter operare nell'arte con maggiore coscienza eautonomia...

6. Ricercare la propria genuinità al di fuori delle mode e delle "correnti" artistiche… 7. Contribuire a fare un pò di luce nel marasma dell'attuale mondo artistico che ci permetta di essere considerati credibili e così poter dialogare con la società in cui viviamo senza "barriere" reciprocamente escludenti...

8. Appoggiare la ricerca scientifica per chiarire in modo obiettivo e depurato dalle mistificazioni le cose dell'arte… 
9. Migliorare la nostra saggezza artistica e sentirci più uniti alla nostra umanità e a quella degli altri, escludendo sensi di superiorità e di inferiorità perché non hanno motivo di essere...

10. Considerarci fratelli nell'arte e aiutarci reciprocamente e non sentendosi antagonisti nei confronti degli altri artisti, nè superiori, nè approfittatori…

11. Aspirare ad apprendere continuamente senza mai cessare di farlo, perché la volontàdelsuperamento continuo dei propri limiti è irrinunciabile, sopratutto per la creatività…

12. Depurare le proprie idee da influenze provenienti da altri paesi che pretendono di "colonizzarci" con le loro culture per noi estranee, anche se non ci chiudiamo al confrontoapertoe paritario…

13. Liberarsi poco a poco dei pregiudizi artistici per recuperare se stessi e le proprie radici ambientali, storiche e culturali…

14. Organizzare appelli rispettosi e allo stesso tempo pragmatici sul come migliorare la città, la socialità, i servizi urbanistici, la protezione e fruizione dei beni culturali e naturali, ecc. …

 

Ha iniziato la sua attività nel lontano 1967, epoca in cui  l’Italia, favorita dalle nuove idee di intellettuali dalla forte personalità, si apprestava ad attuare notevoli cambiamenti culturali e sociali. Fondata  dall’avv. Nunzio Giordano Bruno che, riunendo attorno a sé numerosi artisti, poeti, studiosi e professionisti, amanti ed appassionati di scienza, lettere ed arti, sia in Italia che dall’Estero: Stati Uniti, Malta, Grecia, Spagna..., raccolse ben presto consensi da più parti. La sua attività si estrinsecava  attraverso convegni, tavole rotonde,  conferenze, premi, concorsi che toccavano i più svariati temi d’interesse sociale ed artistico-culturale. All’interno del sodalizio si dibatteva anche di economia, di emergenze sociali e non mancavano riferimenti  politici, visto che non erano rari i casi in cui intervenivano anche  rappresentanti locali o nazionali  di diversi schieramenti  che, in presenza di Autorità Civili e Religiose, come  avviene tuttora che  si  mettono a confronto idee, opinioni, pensieri, sentimenti, dottrine e ragionamenti, durante la  presentazione di autori e di libri di poesia, saggistica,  storia, narrativa, scienza.  In un primo periodo tutti i soci ,che costituivano “il fiore all’occhiello”, ovvero l’Elitè della classe più colta di Messina e non solo, erano soliti riunirsi due sabati di ogni mese nei locali di una Villa padronale,sita nei pressi del villaggio di Sant’Agata-Ganzirri, messa a disposizione dall’allora Rettore.  Inizialmente, considerando ovviamente la mentalità  di quel tempo e il luogo quasi periferico dell’ubicazione della Sede, la presenza delle donne  era per lo più  rara, nonostante vi fosse tra i soci  fondatori la dotta  e sensibile Maria Busillo, fino a trasferirsi successivamente nei locali concessi in comodato d’uso dal Comune di Messina, nel vetusto “isolato 88” di via Sacchi , 12. Tuttavia, man mano che il “femminismo” indicava il suo cammino, le personalità femminili cominciarono a fare la loro comparsa e diventare oggi la parte più attiva ed integrante del sodalizio. Nel 1994 per la prima volta è stata eletta a Rettore la prof. Teresa Rizzo, poetessa, critico artistico-letterario e pittrice, in arte “Artese” che, dopo aver valutato le numerose difficoltà e l’ impegno costante che la prestigiosa carica richiedeva, è riuscita ad inserirsi con autorevolezza nel “tessuto culturale”, tanto che nel 2003 trasformando l’Associazione in Onlus, ha vincolato a  puro “ Volontariato” ogni attività dei soci, nel rispetto della tradizione e della promozione  dell’Arte, della Cultura e della Solidarietà.  Oggi la sede degli  “Amici della Sapienza “ è ospitata  in via Falconieri n°11. Un articolo  dello  suo stesso Statuto così recita:  “… l’Accademia Internazionale “Amici della Sapienza” onlus … si prefigge, senza fini di lucro, di diffondere la Cultura al di là di ogni ideologia e al di sopra delle parti e,  nel rispetto reciproco delle idee, delle opinioni, dei principi profondamente morali, promuove scambi nei vari settori dello scibile, mirati essenzialmente a far conoscere ed a valorizzare il nostro territorio, anche in campo internazionale”; incrementando in tal senso  la valenza umana e sociale della cultura e gli standard qualitativi dell’Arte. In particolare nei progetti socio-culturali  si  mira a  coinvolgere sempre più Artisti e giovani emergenti, provenienti da diverse parti d’Italia e dall’Estero, così come alunni delle scuole di ogni ordine e grado, allo scopo di scoprire e valorizzare  nuovi talenti che spesso non riescono a far emergere  le loro potenzialità.

TERESA RIZZO

Mag 07, 2024

 

In arte Artese, vive e lavora a Messina.

Docente, pittrice, poetessa, critico artistico-letterario, è laureata sia in lettere moderne che in psico-pedagogia..

Ha pubblicato, in collaborazione con il neuropsichiatra dott. E. Tribulato due sussidi didattici (Associazioni Verbali I e II Vol.) per l'insegnamento differenziato ai soggetti diversamente abili tuttora in uso nelle scuole; due silloge di poesie (ed. Peloro), due libri di poesie "Il Ficodindia" (ed. C.G. Unesco e l'Eco dei Sud) e "Svegliati Zancle" (ed. A. Siciliano), altre sue poesie sono pubblicate sul volume “Poeti siciliani del terzo millennio” a cura di Carmelo Aliberti - Ed.Bastogi

Ha partecipato a numerose manifestazioni artistiche-internazionali, conseguendo diversi primi premi..

All’udienza del 1° Marzo 2000 è stata ricevuta da Sua Santità Giovanni Paolo II offrendo in dono un suo dipinto.

Dal 1995 ad oggi ha ottenuto lusinghieri consensi di critica qualificata e di stampa specializzata:

E’ inserita nei migliori cataloghi d’arte nazionali ed internazionali, ed ha conseguito importanti riconoscimenti in Italia e all'Estero.

Su invito ha presentato mostre personali e collettive in varie città italiane e straniere ottenendo lusinghieri successi.

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di Antonio Cattino-

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Costruito nella seconda metà del secolo XIX, sui ruderi di un fortino costruito dai rivoluzionari del 1848, per mettere sotto tiro il forte Don Blasco, fu distrutto dal cannoneggiamento della flotta borbonica. Dopo l'Unità, terreno e rudere fu acquistato da un privato che vi costruì una residenza di due grandi appartamenti con attico, al piano terreno vi erano i magazzini, successivamente fu acquistato da certo cav. Scardino, mentre ultimamente è stato acquisito da un costruttore. Se si osserva l'angoloin basso, si vedono i resti del fortino che fungono da fondamenta all'edificio.Esso fu costruito con i dettami della legge antisismica borbonica, poi rinnovata dal perlamento unitario, come del resto il teatro VE,palazzo cicala e tutta la zona d'espansione di via dei Mille e via Maddalena, compresi i fabbricati di Piazza Don Fano, costruzioni tutte coeve e che hanno resistito al terremoto del 1908.

 

 

 

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Attore e regista di prosa, è nato a Tunisi e cresciuto artisticamente tra Roma e Palermo. Dal 76 all’82 collabora a Palermo con il Teatro Libero, con il Laboratorio teatrale universitario,  e con la sede Rai. Dell’81 la prima regia (Un Sogno  da A. Strindberg). Nell’85 fonda e, da allora, dirige a Messina la compagnia teatrale professionale Accademia Sarabanda, per cui sino ad oggi ha diretto 55 spettacoli di prosa e 52 spettacoli per ragazzi. Inoltre ha curato per altre enti : 12 regie di prosa, 8 musical e 5 opere musicali. Da sempre si occupa di formazione. Esperto in Tecniche ed espressione del corpo. Dal  2002  membro del  C.E.A. – Reseau Cultures Europe, Programma giovani per la C.E. Dal 2003 collabora con il Teatro Vittorio Emanuele per il teatro ragazzi

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