Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
rfodale

rfodale

 Di Rosario Fodale -

Tante le presenze di amici, di estimatori, di soci della “FilicusArte” di Milazzo
presieduta dalla Professoressa Caterina Barresi e del “Movimento per la
Divulgazione Culturale” di Barcellona Pozzo di Gotto, il cui Presidente Fondatore è
l’artista Giuseppe Messina, Associazioni culturali che hanno organizzato l’evento
nell’auditorium del bel parco dedicato al Maggiore Giuseppe La Rosa a Barcellona
Pozzo di Gotto (Me). L’evento è stato dedicato allo stesso Maestro Giuseppe
Messina, uno dei più anziani artisti della città del Longano, in occasione della
presentazione in pubblico del suo diciassettesima libro.

CON ALESSANDRO MONTELEONE
A relazionare sull’attività artistica e culturale del Maestro Messina sono state, oltre
la Professoressa Maria Torre, sua biografa, anche lei artista, la scrittrice Graziella Lo
Vano, la Professoressa Caterina Barresi e l’Assessore alla Cultura Angelita Pino che
oltre a parlare dell’artista ha portato i saluti del Sindaco Avv. Pinuccio Calabrò e di
tutta l’Amministrazione Comunale che ha concesso il patrocinio gratuito e il locale. Il
magnifico intervento musicale è stato del grande Maestro Alessandro Monteleone che
con la sua chitarra ha estasiato il pubblico.
La professoressa Torre, che ha dato inizio alla serata, in qualità di biografa ha
ricordato alcuni momenti significativi dell’attività artistica del Messina che si è
distinto in diversi ambiti dell’arte, infatti egli è pittore, scrittore, autore di teatro,
sceneggiatore, regista, attore di teatro e cinema, ma anche giornalista. da scultore ha
realizzato anche opere pubbliche, come il monumento all’eroe della prima guerra
mondiale Luigi Rizzo, sul porto di Milazzo; il monumento allo storico di Barcellona
Pozzo di Gotto Nello Cassata, oltre opere funerarie ed il Cristo fermato, come fosse
in un fotogramma, nel momento in cui spezza un braccio della croce mentre,
contemporaneamente, scende dalla stessa croce ed il monumento a Demetra fonte
della vita. Questi due ubicate negli spazi attorno la “Casa Museo” dello stesso artista
sita ad Acquaficare quartiere di Barcellona Pozzo di Gotto, meta di tanti visitatori e di
scolaresche.

INTERVENTO DI CATERINA BARRESI
La Professoressa Maria Torre ha accennato ad alcuni dei tanti premi che sono stati
attribuiti al Maestro nelle sua lunga carriera. “L’elenco sarebbe troppo esteso” - ha
sottolineato - “Mi limiterò a ricordare soltanto la medaglia d’oro attribuitagli dal
Senato della Repubblica Italiana per la trilogia dedicata ad Omero ovvero ‘Odissea
ultimo atto’ che continua l’opera di Omero; ‘La leggenda di Omero’ che reinventa la
vita del cieco poeta e ‘Stirpi di Atlantide’ che narra gli ultimi giorni del continente
sprofondato in mare di cui racconta Platone. Poi è stato insignito della targa d’argento
da parte del Presidente della Repubblica, come premio alla carriera ed in fine del
Trofeo dell’Assemblea Regionale Siciliana, altro premio alla carriera”.

Subito dopo è stato il turno del Maestro Alessandro Monteleone il quale, alla fine
della sua esibizione, ha visto il pubblico alzarsi in piedi per attribuirgli un
lunghissimo applauso.


La scrittrice Graziella Lo Vano ha indagato nell’intimo contenuto del libro di
Giuseppe Messina composto da trentatré poesie, quasi tutte in quartine endecasillabe,

ed un monologo intitolato “Cristo 432 anni dopo Socrate”, ed ha fatto notare come
l’autore abbia trattato, da agnostico quale egli si definisce, la figura di Cristo, soltanto
come uomo rivoluzionario, che aveva capito, a differenza di Barabba, che gli invasori
romani non potevano essere sconfitti né con la guerriglia, né con un potente esercito.
Ecco, dunque, il Cristo che sceglie di fare la sua rivoluzione predicando l’amore,
divulgando il messaggio d’amore che può vincere su tutto, il messaggio di
fratellanza, di giustizia, di uguaglianza, di pace, di verità; tutti sentimenti scomodi per
i corrotti e i corruttori. Lo stesso Cristo era diventato un uomo scomodo per i
sacerdoti corrotti i quali, come ben sottolineato nel monologo, cominciarono a
tramare per eliminarlo e ci riuscirono. Infatti non fu il potere di Roma a condannare a
morte Gesù Cristo: Ponzio Pilato aveva lasciato nelle mani del popolo la vita
dell’imputato Cristo, quel popolo vile che si era fatto convincere da chi voleva
eliminare l’uomo scomodo e scelse di liberare Barabba. Proprio come era successo
432 anni prima al filosofo Socrate, un uomo buono, giusto che lottava per fare
trionfare la verità, condannato dal popolo ingrato e corrotto ovvero da chi come
Callicle, uno degli accusatori del Filosofo, il quale lo aveva minacciato dicendogli
“Socrate, tu devi rispettare i guardiani del gregge affinché le pecore se ne stiano
buone!”. Giuseppe Messina, specie nel monologo, sapientemente fa un encomiabile
parallelismo tra Cristo ed il filosofo greco Socrate, un parallelismo che fa capire
come fino ai nostri giorni, quando qualsiasi potere corrotto e corruttore, sia esso
politico, religioso o economico si sente infastidito da chi è onesto perciò scomodo,
riesce ad eliminarlo, come un qualsiasi ostacolo, spesso servendosi del popolo
incolto, disinformato, corrotto o prezzolato. Quasi tutti i versi di questa sua
pubblicazione esprimono dei parallelismi, ed ecco un esempio:
Gesù, un tempo, parlava alla folla
e così parla ancora qualche giusto,
però Gesù non fu salvato allora,
l’altro è ristretto in un angolo angusto.
Ciascuno lascia qui il proprio segno,
la sua parola e, spesso, il suo dolore,
così, colui ch’è giusto e soffre, lascia
l’illuminante segno del suo amore.
Come evidenziato nella stessa nota dell’autore, dai suoi versi emerge un Cristo
uomo innamorato dell’amore, mai divinizzato, un rivoluzionario in mezzo al popolo
per il popolo, per elevarlo dalla sua condizione di ignoranza e sottomissione al potere
corrotto e corruttore.
Alla fine, la scrittrice Lo Vano suggerisce al Maestro Messina di leggere il suo
monologo contenuto nel libro. Egli accetta e con questo, che suscita un grande, corale
applauso, si conclude l’evento dal sapore straordinario.

 

COMUNE DI TAORMINA
Città Metropolitana di Messina

Ordinanza Sindacale n. 11 del 02/04/2023

Oggetto: ALLERTA METEO - CHIUSURE SCUOLE .

IL SINDACO

Atteso che nella giornata di lunedì 3 aprile 2023 si prevede allerta Arancione, in

quanto sono previsti fenomeni di forte intensità temporalesche nella Sicilia nord-
orientale, interessando nello specifico il quadrante della la zona Ionica (Zona I);

Visto il bollettino diramato dalla protezione Civile n° 13722 del 2 aprile 2023, che
indica rischio meteo-idrogeologico e idraulico arancione;

RACCOMANDA

di attenersi alle seguenti norme comportamentali di “auto-protezione”:
- evitare di soggiornare nei locali seminterrati o garage;
-prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle Autorità;
- evitare l’uso di automezzi privati e limitarne l’utilizzo esclusivamente a situazioni
di necessità;
- evitare di uscire di casa se non in caso di estrema necessità;
- non sostare su ponti, argini o rive di corsi d’acqua;
- non percorrere un passaggio o guado durante o dopo un evento piovoso;
- nel caso si debba abbandonare l’abitazione, chiudere gas ed elettricità.

copia informatica per consultazione

ORDINA

1. La chiusura per la giornata di lunedì 3 aprile 2023 di tutte le scuole
pubbliche e private di ogni ordine e grado ricadenti nel territorio del
Comune di Taormina e asilo nido.
2. All’Associazione di volontariato di Protezione Civile Radio Valle
Alcantara il controllo del territorio segnalando al Sindaco – Autorità di
protezione Civile e al Responsabile della Protezione Civile tutti gli
interventi di competenza presso le autorità.
3. Di inviare la presente Ordinanza:
 al Signor Prefetto di Messina, pec.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 al Dipartimento Regionale di Protezione Civile pec
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 al Dirigente scolastico Comprensivo 1 Dott.ssa Carla Santoro, pec.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 All’Istituto 24 Maggio Taormina
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 al Dirigente dell’ITC Pugliatti, Prof. Luigi Napoli pec.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 Al Preside CPIA Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Dott.ssa Messina
Giovanna
 Ludoteca “Il paese delle meraviglie” di Giorgio Cingari
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 all’ASM pec. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 al Commissariato Polizia di Stato pec.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 ai Carabinieri Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Alla Guardia di Finanza Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Il Responsabile della Protezione Civile, il Responsabile del settore P.I., al Presidente e
al Direttore Generale dell’ASM sono incaricati dell’esecuzione della presente
ordinanza.

Sottoscritta dal Sindaco

copia informatica per consultazione

 (BOLOGNARI MARIO)
con firma digitale


Maria Teresa Prestigiacomo



Messina. Appuntamento a “Spazio Lilla” in via Enrico Martinez,11 Messina 
«Dopo la mia prima fiction da protagonista e dopo aver abbattuto la soglia dei
quaranta chili credevo che finalmente sarei stata felice e appagata. Comparivo sulle
copertine di tutti i settimanali, la gente mi amava. Ero finalmente arrivata. E invece
stavo sempre peggio. Ero sempre più infelice, più persa, più malata.» Come ho
imparato ad amarmi, dopo l'anoressia.
Rosalinda è una ragazza come tante, solare, genuina, un po' timida. Con un grande
sogno: fare l'attrice. Ma quando il sogno si avvera, appena prima dei suoi vent'anni, si
trasforma presto in un incubo. Le viene chiesto di diventare un'altra persona:
eliminare il suo accento siciliano, cambiare il nome in Adua Del Vesco, tingersi i
capelli, ridurre il tono della voce, dichiarare ai rotocalchi false relazioni amorose. E
soprattutto dimagrire. Il giudizio e le pretese di chi le sta attorno si fanno sempre più
pressanti, finché quella ragazza solare si trasforma in una donna di successo, ma
ossessionata dalla magrezza e dall'esercizio fisico, terrorizzata dai carboidrati. Sono
anni di grandi produzioni televisive, di copertine patinate e ruoli importanti, ma
anche di privazioni, rigore e sofferenza, che la portano a pesare fino 34 chili. La
strada dell'accettazione di sé nasce solo dalla consapevolezza, e il primo,
indispensabile passo per lasciarsi alle spalle i disturbi del comportamento alimentare
è parlarne senza vergogna. Ma senza nemmeno trascurare gli errori e i momenti
difficili, perché anche nel racconto della guarigione bisogna evitare il rischio di
volersi mostrare perfetti e infallibili.
"Il riflesso di me" (scritto con la collaborazione di Gabriele Parpiglia) è la storia di
come Adua abbia deciso di riappropriarsi di se stessa e sconfiggere l'anoressia,
tornando a essere Rosalinda. In queste pagine, apre il suo cuore rivelando i demoni
del passato, l'intimità ritrovata dell'amore e della famiglia, ma anche le ombre dietro
le luci dello spettacolo, della fama, dei social network.

,per tutta la giornata,potranno essere acquistate le tradizionali
piantine d'ulivo,per mantenere la Casa della Misericordia,sita nei locali
della Parrocchia.
La struttura umanitaria,gestita da Terra di Gesù Onlus,dal 2015 accoglie
 migranti,vittime di tratta,senzadimora,profughi di guerra in regime di totale gratuità e senza
contributi pubblici.
I bonsai d'ulivo sono offerti dalla Ditta Vivai Anania di Milazzo che,anche
quest'anno, ha deciso di supportare l'Associazione presieduta da Francesco
Certo.

  

- di Maria Teresa Prestigiacomo


Incontro tra medici impegnati in prima linea e ricercatori di fama mondiale 

tra cui Clive Page del King’s College di Londra e Mario Cazzola dell’Università di Tor Vergata

 

 

MESSINA (24 mar) - Criticità e problematiche della pneumologia territoriale, necessità di migliorare i servizi assistenziali ai pazienti, nuove frontiere diagnostiche e terapeutiche su patologie respiratorie molto diffuse come asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva e interstiziopatie, focus su malattie polmonari rare,  novità sui trattamenti biologici saranno alcuni dei temi al centro dell’attenzione da parte di un centinaio di specialisti, non solo pneumologi, venerdì 31 marzo e sabato 1° aprile all’Hotel Royal di Messina. 

“La pneumologia territoriale incontra la ricerca” il titolo dell’iniziativa della neonata associazione Respir@area, fondata dai messinesi Filippo Andò Rosario Contiguglia assieme ad altri colleghi e ricercatori impegnati quotidianamente in prima linea per dare il massimo agli utenti, nonostante le criticità riscontrate soprattutto durante la pandemia. 

“Il risultato della nostra mission - spiegano i due promotori - dipende dall’integrazione tra istituzioni, territorio e ospedali, e dai rapporti tra medicina generale e specialistica. Da qui è nata l’idea di sedere attorno ad un tavolo tutti gli interlocutori interessati per proporre soluzioni atte a migliorare l’efficacia e l’efficienza delle risorse messe in campo dalle ASP e le competenze mediche, con l’obiettivo di proporre soluzioni per porre rimedio ai problemi registrati da operatori sanitari e pazienti, emersi in maniera importante negli ultimi anni”. 

Venerdì mattina, in apertura, si terrà una tavola rotonda introdotta da Carla Magazzù, Maria Elena Santoro Francesca Sinagra, componenti del comitato organizzativo, cui parteciperanno numerosi esperti e rappresentanti istituzionali e in cui saranno trattati vari argomenti: disomogeneità tra le Regioni e spesso tra province della stessa Regione, futuro dell’assistenza pubblica, ruolo delle costituende case della salute (17 già avviate in Lombardia non funzionano), carenza di posti letto e apparecchiature minime necessarie per far funzionare gli ambulatori, aspetti gestionali dell’assistenza domiciliare integrata, problemi legati alla ventilazione meccanica e ossigenoterapia a lungo termine che, solo in Sicilia, interessa migliaia di persone. 

Le sessioni scientifiche su diagnostica radiologica, nuovi trattamenti farmacologici e risorse biotecnologiche vedranno la partecipazione di illustri personalità tra cui: Clive Page del King’s College di Londra, presidente della Società Britannica di Farmacologia e direttore del Sakler Institute; Mario Cazzola, emerito dell’Università di Tor Vergata, tra i ricercatori più prolifici in campo pneumo-farmacologico e tra i maggiori esperti internazionali dello sviluppo di strategie di medicina di precisione; Patrizio Vitulo responsabile Pneumologia ISMETT; Carlo Vancheri, presidente SIP (Società Italiana Pneumologia); altri docenti di pneumologia, cardiologia, radiologia e farmacologia provenienti da vari atenei italiani. 

Infine, uno spazio speciale sarà riservato a Carmela BilardoCorrado PelaiaGian Marco Manzetti, giovani ricercatori italiani appartenenti all’Università di Parma, Catanzaro e Napoli che presenteranno i risultati originali delle loro ricerche, selezionati per la prima edizione del “Dom Spina Selection Award – Respir@rea 2023”, in memoria dell’omonimo ricercatore. La giuria sarà composta dai professori Clive Page, Achille Caputi e Francesco Trimarchi. La sera di venerdì 31 la cerimonia di premiazione cui farà da cornice la consegna di alcune targhe intitolate a Maurizio Vignola e Joseph Milic Emili. Per info: Sama Congressi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

  

Nella foto: gli pneumologi Rosario Contiguglia e Filippo And

- di Gennaro Galdi


 

Messina. In collaborazione con i Club per l'Unesco di Messina e di Udine, e il Museo del Novecento, la Biblioteca Regionale di Messina organizza un evento articolato su due giornate in due diverse location, titolato "Verso_Altrove. Appunti di un Viaggio".

 

Il primo appuntamento è programmato per sabato 18 marzo 2023, alle ore 17, presso la Sala Lettura della Biblioteca con un incontro-conferenza sul tema del viaggio contemplato nell'accezione di paradigma della vita e percorso esistenziale e identitario.

In esposizione un campionario esemplare delle  Opere scultoree dell'Artista Michela Sbuelz che sarà presente. Altresì, saranno messi a disposizione dei fruitori un cospicuo numero di testi in argomento, corredati dalle Bibliografie tematiche d'Istituto, che resteranno visitabili fino al 28 aprile c.a. (lunedì-venerdì, ore 9-13; mercoledì anche di pomeriggio 15-17:30).

Il secondo appuntamento avrà luogo Domenica 19,  alle ore 10:30presso il Museo del Novecento, con l'inaugurazione della  mostra di opere scultoree di Michela Sbuelz, da fruire fino alla fine di aprile (mattina, h 10-13: martedì, giovedì e sabato; pomeriggio, h 16-19: lunedì, mercoledì e venerdì).

   

                         

- di maria teresa prestigiacomo -


VENERDÌ 24 MARZO CON REPLICHE IL 25 E 26

QUASI AMICI
dal film Intouchables
di Eric Toledano Olivier Nakache

con Massimo GhiniePaolo Ruffini

e Claudia Campolongo, Francesca Giovannetti, Leonardo Ghini Giammarco Trulli, Alessandra Barbonetti, Diego Sebastian Misasi

scene Roberto Crea
costumi Stefano Giovani
disegno luci Pietro Sperduti
musiche Roberto Binetti

assistente alla regia Cristiano Malacrino

video Robin studio
foto Claudio Porcarelli
ufficio stampa Nicoletta Strazzeri
amministratore compagnia Stefano De Leonardis

adattamento e regia Alberto Ferrari

organizzazione Carmela Angelini
produzione esecutiva Michele Gentile

durata spettacolo 1 ora e 30 minuti atto unico

Ancora un appuntamento di grande richiamo per la stagione di Prosa al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, una tripla data per il nuovissimo spettacolo con Massimo Ghini e Paolo Ruffini, regia e adattamento di Alberto Ferrari: si tratta di “Quasi amici”, tratto dall’omonimo film, in programma venerdì 24, sabato 25 marzo alle 21 e domenica 26 febbraio alle 17:30. La versione teatrale del film francese del 2011 che ha conquistato le platee di tutto il mondo, tratto da una storia vera, è presentato per la prima volta sul palcoscenico, in Italia. Il nuovissimo spettacolo, una produzione Enfiteatro che ha debuttato solo qualche settimana fa, ha ottenuto ovunque un grande successo; gli interpreti in scena con Ghini e Ruffini sono Claudia Campolongo, Francesca Giovannetti, Leonardo Ghini, Giammarco Trulli, Alessandra Barbonetti, Diego Sebastian Misasi; le scene sono di Roberto Crea, i costumi di Stefano Giovani, il disegno luci di Pietro Sperduti, le musiche di Roberto Binetti, i video di Robin Studio.
Lo spettacolo, così come il film, appassiona per la potenza della vicenda narrata e la complessità dei due protagonisti: l’incontro casuale tra due persone con un senso della vita completamente diverso che giungono però a stringere una vera, solida amicizia, attraverso un reciproco percorso di crescita. Provenienti da due mondi lontani, praticamente agli antipodi, i due capiranno di essere l’uno indispensabile alla vita dell’altro e sapranno costruire un legame fondamentale, necessario per curare le ferite che ciascuno porta dentro di sé. Ma tutto questo potrà avvenire solo quando entrambi ritroveranno la consapevolezza di poter finalmente ridere di sé e dell’altro, in totale libertà.
Lo spettacolo “Quasi amici” appartiene al filone “cinematografico” della stagione di Prosa, in cui dominano la leggerezza e l’ironia, l’aspirazione a sorridere con intelligenza, per dire che i linguaggi dello spettacolo possono avere codici comuni che si nutrono reciprocamente, passando da un genere all’altro, trasmettendo nuova linfa e inaspettate suggestioni agli spettatori.
Nella versione teatrale di “Quasi Amici” i due protagonisti, Massimo Ghini e Paolo Ruffini, si calano alla perfezione, con il loro personalissimo modo di interpretare i personaggi che animano la vicenda, nei ruoli che furono di François Cluzet e Omar Sy, due uomini molto diversi per carattere ed estrazione sociale, ma che troveranno insieme il modo di aiutarsi e riuscire a cambiare le proprie vite. Nel 2011 in Francia il film, diretto da Olivier Nakache ed Eric Toledano, sbancò il botteghino con quasi venti milioni di spettatori, vinse un César e fu un successo internazionale, tanto che nel 2017 uscì il remake in lingua inglese “The Upside”. Philippe, interpretato da Massimo Ghini, è un uomo molto ricco, intelligente, affascinante, che vive di cultura e che soddisfa il suo narcisismo con le sue attività intellettuali; il destino ha voluto, per contrappasso, relegarlo a solo cervello, dopo averlo fatto precipitare con il parapendio rendendolo tetraplegico, completamente prigioniero del suo corpo. Driss, l’uomo che arriva per assisterlo, è interpretato da Paolo Ruffini ed è l’esatto contrario: un uomo che entra ed esce di galera, sin da ragazzino, svelto, con una intelligenza vivace e una cultura fatta sulla strada, ma che preferisce porre il suo corpo avanti a tutto, per lasciare il cervello quieto nelle retrovie. Questi due uomini si incontrano per caso, ma diventeranno indissolubili l’uno per l’altro, l’uno indispensabile alla vita dell’altro, in grado di lenire le ferite fatali che ognuno porta dentro di sé.
Se uno usa il corpo e uno la mente, occorre dunque una ridistribuzione dei talenti.
Nello spettacolo i due ruoli sono dunque equiparati, mentre nel film erano sbilanciati a favore di Driss, il giovane badante che arriva per aiutare Philippe in sedia a rotelle; questo per poter scavare di più nel loro rapporto e portare alla luce quella leggerezza calviniana in grado di farci emozionare e ridere fino alle lacrime, per arrivare in profondità, grazie alle loro riflessioni, alle loro vite così diverse e alle differenze dei mondi da cui provengono. Ma si ride anche molto, in questo spettacolo, perché la ricerca della leggerezza passa per la comicità. E ridere sarà il veicolo segreto per arrivare a comprendere i meccanismi che regolano la vita e i destini di questa strana coppia: ridere di sé e dell’altro per conoscere meglio chi ci sta davanti. Così accade che “la loro amicizia diventi una centratura, per vivere ed essere uomini un po’ più consapevoli della meraviglia e poter ridere, finalmente, a crepapelle” (Alberto Ferrari, note di regia).

Teatro Vittorio Emanuele:
Venerdì 24 marzo 2023, ore 21
Sabato 25 marzo 2023, ore 21
Domenica 26 marzo 2023, ore 17:30

 
- di Maria Teresa Prestigiacomo -



Messina. Appuntamento a “Spazio Lilla” in via Enrico Martinez,11 Messina 
«Dopo la mia prima fiction da protagonista e dopo aver abbattuto la soglia dei
quaranta chili credevo che finalmente sarei stata felice e appagata. Comparivo sulle
copertine di tutti i settimanali, la gente mi amava. Ero finalmente arrivata. E invece
stavo sempre peggio. Ero sempre più infelice, più persa, più malata.» Come ho
imparato ad amarmi, dopo l'anoressia.
Rosalinda è una ragazza come tante, solare, genuina, un po' timida. Con un grande
sogno: fare l'attrice. Ma quando il sogno si avvera, appena prima dei suoi vent'anni, si
trasforma presto in un incubo. Le viene chiesto di diventare un'altra persona:
eliminare il suo accento siciliano, cambiare il nome in Adua Del Vesco, tingersi i
capelli, ridurre il tono della voce, dichiarare ai rotocalchi false relazioni amorose. E
soprattutto dimagrire. Il giudizio e le pretese di chi le sta attorno si fanno sempre più
pressanti, finché quella ragazza solare si trasforma in una donna di successo, ma
ossessionata dalla magrezza e dall'esercizio fisico, terrorizzata dai carboidrati. Sono
anni di grandi produzioni televisive, di copertine patinate e ruoli importanti, ma
anche di privazioni, rigore e sofferenza, che la portano a pesare fino 34 chili. La
strada dell'accettazione di sé nasce solo dalla consapevolezza, e il primo,
indispensabile passo per lasciarsi alle spalle i disturbi del comportamento alimentare
è parlarne senza vergogna. Ma senza nemmeno trascurare gli errori e i momenti
difficili, perché anche nel racconto della guarigione bisogna evitare il rischio di
volersi mostrare perfetti e infallibili.
"Il riflesso di me" (scritto con la collaborazione di Gabriele Parpiglia) è la storia di
come Adua abbia deciso di riappropriarsi di se stessa e sconfiggere l'anoressia,
tornando a essere Rosalinda. In queste pagine, apre il suo cuore rivelando i demoni
del passato, l'intimità ritrovata dell'amore e della famiglia, ma anche le ombre dietro
le luci dello spettacolo, della fama, dei social network.

Calendario

« Settembre 2023 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30