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Palermo, 10 aprile 2020. Sin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria dichiarata dall'Autorità di Governo, l’Esercito è stato costantemente e quotidianamente impegnato in Sicilia nel supporto alla Protezione Civile e alle Istituzioni regionali.

Il reggimento Logistico Aosta supporta la Protezione civile regionale 1

In tale quadro, questa mattina sono partiti dall'aeroporto di Boccadifalco, sede centrale della Protezione Civile della Regione Sicilia a Palermo, 4 convogli del reggimento logistico “Aosta” dell’Esercito, diretti rispettivamente a Catania, Messina, Ragusa e Siracusa per consegnare 8 tonnellate, per un totale di 30 metri cubi,  di dispositivi di protezione individuale, costituiti da mascherine, camici, guanti e altri presidi medico-chirurgici, velocizzandone così l’immediata distribuzione agli enti ed istituzioni individuati dalle competenti autorità centrali.

Il reggimento Logistico Aosta supporta la Protezione civile regionale 3

Ogni giorno e con più sortite, aerei di Esercito, Aeronautica Militare, Guardia Costiera e della multinazionale italiana Leonardo atterrano negli aeroporti di Palermo e Catania per accelerare la terminalizzazione di quanto necessario a fronteggiare la pandemia da Covid-19.

Il reggimento Logistico Aosta supporta la Protezione civile regionale 4

Le unità della Brigata “Aosta”, sono state chiamate su più fronti a fornire il proprio contributo nella gestione della più grave crisi nazionale dal dopoguerra ad oggi, a conferma del ruolo strategico delle Forze Armate, quale strumento al servizio della comunità.

Magg. Giuseppe Genovesi

Brigata Aosta - Capo Sezione Pubblica Informazione

 “E’ indispensabile che sia attivata con urgenza una procedura certa e rigorosa sulla tracciabilità delle analisi relative ai tamponi per positività da coronavirus – dichiarano Michele Cappadona(AGCI Sicilia), Gaetano Mancini (Confcooperative Sicilia), Filippo Parrino ( Legacoop Sicilia), Pasquale Amico (UNCI Sicilia) e Felice Coppolino  (UNICOOP Sicilia) – L’ esigenza nasce da una situazione di difficoltà oggettiva: alcuni familiari di operatori di cooperative che gestiscono strutture residenziali per minori, anziani e disabili sono stati sottoposti a tampone e, in attesa del risultato, si trovano in isolamento fiduciario insieme ai familiari.

Pur essendosi ripetutamente rivolte alle Autorità civili e sanitarie competenti, dopo oltre 12 giorni queste persone non sono ancora riuscite ad ottenere l’esito, con il gravissimo risultato di peggiorare la vita, anche lavorativa, delle strutture sociosanitarie ove prestano servizio, data la carenza di personale esperto e difficoltà di turnazione in strutture essenziali.

Inoltre, esiste un rischio sanitario concreto, in quanto, fino a prova contraria, c’è la possibilità che abbiano a loro volta infettato tutti coloro con cui sono stati in contatto e che dovrebbero essere identificati.

Non va sottovalutato il fatto che– aggiungono i rappresentanti delle Centrali cooperative -  ogni ulteriore caso di isolamento fiduciario o quarantena può comportare l’astensione da attività essenziali, con pregiudizio delle stesse,  e condurre perfino a danni di carattere erariale, quindi di eventuale rilievo penale.

                Sollecitiamo quindi il  Presidente della Regione e  gli Assessori alla Salute e alla Famiglia  a rendere rapida la procedura di tracciabilità dei tamponi,  garantendo anche l’istituzione di un contact-center che assicuri una risposta immediata e certa, via telefono, chat o email, sullo stato di avanzamento di ciascuna analisi sanitaria in corso relativa all’emergenza Covid-19.”

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Roma. Come di consueto, vi trasmettiamo oggi ,venerdi santo, le profonde riflessione di un teologo, docente, pittore, Massimiliano Ferragina e concludiamo il nostro ciclo di opinioni. Toccherà  concludere, definitivamente, il ciclo alla dott.ssa Tosi Siragusa,   dirigente della Biblioteca Regionale di Messina,  martedi prossimo.

 La riflessione di facebook del valente artista Massimiliano FERRAGINA:

"FORSE SÌ FORSE NO!

La Croce è un simbolo ambiguo. È un simbolo che immediatamente suscita un qualche sentimento. La Croce ci immobilizza. Strumento di tortura o strumento di salvezza? Follia crudele o amore incondizionato? Ecco l'ambiguità. Ecco il disorientamento. Come è possibile che uno strumento di morte e di torture diventi riferimento unico di fede per miliardi di persone? È come dire che la sedia elettrica abbia speranze di diventare simbolo d'amore. Assurdo. Ma la croce è questo! La croce non è bella se la vediamo con gli occhi vuoti, con cuori chiusi, se la vediamo solo come oggetto, se la consideriamo solo esteticamente, non è bella. Due assi inchiodati, che sia latina, greca, decussata, non è bella! È sgradevole. Ci ricorda la morte. Inevitabilmente. Anche nel nostro dire, quando utilizziamo la parola croce, è per indicare le nostre sofferenze, "non mi mettere in croce" oppure "ognuno ha la sua croce" o ancora "sei la mia croce"! La croce ci terrorizza perchè ci mette appesi, ci espone, assume perfettamente la nostra anatomia, basta aprire le braccia e diventiamo croci viventi. Allora quando la croce diviene "bella"? La croce diventa "bella" se superiamo il significato estetico del termine e visualizziamo il significato oltre ciò che si vede. La croce diviene bellezza quando su di essa germoglia l'amore totale e gratuito in un sacrificio senza precedenti,  quando su di essa l'umanità ha caricato il proprio dolore, liberandosi, quando la croce viene abitata da Cristo è allora che la croce diventa "bella". La bellezza della donazione totale, di un amore che non teme la croce, ma che anzi la porta addosso, ci si fa inchiodare, la lascia nuda per dirci "prendi la croce e seguimi". Ci vogliono gli occhi della fede mi direte... serve credere nel messaggio di Gesù il Cristo per fare proprie queste riflessioni. Forse si! Forse no! Non serve la fede per accogliere il messaggio universale di "perdono" che dall'uomo crocifisso sale al cielo. Serve un cuore contrito e aperto alla vita. Se c'è la fede la bellezza della croce è piena vero! Se la fede non c'è, la bellezza della croce può essere accolta sotto forma di "domanda" intima, personale, "chi è questo uomo Cristo che muore in croce per testimoniare l'amore di un Dio che chiama Padre? È una domanda bellissima. Densa. Potente. Se non si cade nell'arroganza di una risposta si può godere dello stupore, della meraviglia, della sorprendente sensazione di pace che arriva al cuore, credenti o non, perché abbiamo tutti bisogno di rimanere senza fiato di fronte all'Amore. Forse però dovremmo aggiungere, ma la fede nella croce non è piena domande? La croce è bella quando diventa domanda, per TUTTI, quando diventa questione, interrogazione, quando ci inchioda alle nostre coscienze e ci ricorda che l'Amore puoi perseguitarlo, puoi legarlo, puoi caricarlo di una croce, puoi addirittura appenderlo ad essa, ma anche se muore, non muore mai! L'Amore sublima la croce e la trasforma in albero di vita. All'ombra delle sue fronde attendiamo l'alba. Massimiliano Ferragina."

Ph Massimiliano Ferragina, Croce, disegno acrilico su carta Fabriano 30x40 300g. Roma 2020.

Oltre due milioni di mascherine per case di riposo, case di cura private, rsa (residenze sanitarie assistenziali), cta (comunità terapeutiche assistite), farmacie, guardie mediche, operatori delle unità speciali, medici di famiglia e pediatri. A distribuirle in tutte le nove le province dell’Isola, su disposizione del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, è stata la Protezione civile, per fronteggiare l’emergenza da Covid 19. I dispositivi di protezione sono principalmente del tipo chirurgico, mentre 120mila pezzi appartengono alla categoria Ffp2.

Altre 250mila mascherine, sempre tramite la Protezione civile regionale, sono andate alle associazioni di categoria del settore alimentare, affinchè riforniscano tutti gli operatori che giornalmente hanno contatti con la clientela. La nuova ordinanza firmata mercoledì sera da Musumeci prevede, infatti, che “negli esercizi commerciali di vendita e distribuzione di generi alimentari, anche all'aperto, gli operatori siano tenuti all'uso costante di mascherina e all'utilizzo di guanti monouso”.  

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

«C'è il fondato timore che nelle prossime settimane, favoriti dal bel tempo, possano registrarsi sulle coste siciliane consistenti sbarchi autonomi di migranti. Chiedo perciò al governo nazionale di intervenire con tempestività per evitare che la incontrollata gestione del triste fenomeno possa determinare tra la popolazione dell'Isola l'acuirsi di un clima di tensione già abbastanza alto».
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, evidenziando in una nota al capo del Governo Giuseppe Conte come «gli hot spot di Lampedusa e Pozzallo e la struttura di Porto Empedocle appaiano chiaramente insufficienti ad assorbire la nuova ondata di arrivi, dando vita, peraltro, ad una promiscuità - sul piano sanitario - assai pericolosa per gli stessi ospiti e per gli operatori».
Nel sollecitare comunque «il totale e rigoroso isolamento degli hot spot dal resto del territorio», il governatore siciliano chiede al premier «l'impiego di una idonea nave ormeggiata in rada in cui trattenere i migranti per la necessaria quarantena, prima di essere ricollocati nei Paesi membri dell'Ue, assicurando in ogni caso la piena collaborazione del sistema sanitario regionale».

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

COMUNICATO STAMPA

“Urge un’immediata risposta di sostegno alla attività della pesca e dei pescatori, costretti a sospendere la propria attività a causa delle azioni di contenimento del Covid19- dichiara  Giuseppe Spinella, presidente del Dipartimento pesca di UNICOOP SICILIA- Per questa ragione, chiedo l’immediata attivazione del Fondo di solidarietà Regionale della Pesca e dell’acquacoltura, mediante le disponibilità delle somme residue del FEAMP, così come disposto dalla Commissione UE, in modo da  di dare un aiuto economico immediato alle imprese di pesca ed a tutto il personale imbarcato non retribuito da ben due mesi.

 Il Presidente della Regione attivi dunque ogni provvedimento utile ed immediato per venir incontro alla marineria siciliana- conclude Spinella-  anche per il tramite del Consiglio Consultivo della pesca raggiungibile in video conferenza.

Il governo della Regione non sottovaluti una  situazione che rischia di diventare tragica per tutta la filiera ittica, che comprende migliaia di famiglie.

Ulteriori limitazioni al transito dei passeggeri nello Stretto di Messina, con potenziamento del controllo sanitario. Divieto di gite “fuori porta” e ancora, obbligo dell'uso di mascherine e guanti per il personale dei negozi alimentari. Sono queste alcune delle nuove misure adottate dal governatore Nello Musumeci, in vista delle festività di Pasqua, con un'ordinanza pubblicata sul sito web istituzionale della Regione Siciliana.

Sebbene la diffusione del Coronavirus nell'Isola sia inferiore rispetto al resto d'Italia, il presidente della Regione, in previsione delle giornate festive, ha adottato disposizioni restrittive per evitare che alcuni comportamenti possano generare condizioni idonee alla diffusione del contagio. Uno spostamento non controllato delle persone, infatti, potrebbe rendere più elevato il rischio di un aumento dei casi positivi in Sicilia.

Nell'insistere sulla linea della fermezza e del rigore, Musumeci si fa forte anche delle risultanze di uno studio del dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statitiche dell'Università di Palermo – richiamato nell'ordinanza - che «ritiene efficaci le misure di contenimento adottate dalla Regione Siciliana per contrastare il diffondersi del contagio», evidenziando come la Sicilia, «alla luce dei dati raccolti sull'andamento dell'epidemia sin dalla fine di febbraio, potrebbe essere la prima Regione italiana a raggiungere l'obiettivo di “zero contagi”, solo se continua a mantenere le restrizioni in vigore».

Queste le misure adottate.

Transito nello Stretto di Messina

Da domani (venerdì 10) a lunedì 13 aprile, gli spostamenti via mare dei passeggeri da Villa San Giovanni e Reggio Calabria verso Messina (e viceversa) saranno consentiti, esclusivamente, agli appartenenti alle Forze dell'Ordine e alle Forze Armate, agli operatori sanitari pubblici e privati, ai lavoratori pendolari, nonché per “comprovati motivi di gravità e urgenza. Il coordinatore dell'Unità di crisi sanitaria metropolitana di Messina, di concerto con l'Asp, provvederà a intensificare i controlli sanitari agli approdi della Rada San Francesco, della Stazione Marittima e di Tremestieri”. Per questa attività potrà essere utilizzato il nuovo personale medico già selezionato a seguito dell'avviso pubblico autorizzato dalla Giunta regionale del 12 marzo.

Divieto di gite “fuori porta”

Rimangono interdetti alla fruizione i parchi, le aree gioco, le ville, i boschi, i giardini e ogni altro spazio pubblico. A vigilare sull'osservanza delle disposizioni sarà anche il Corpo forestale regionale. Permane il divieto di gite "fuori porta", di spostamento nelle cosidette "seconde case" e verso luoghi di villeggiatura.

Uso di mascherine e guanti

Negli esercizi commerciali di vendita e distribuzione di generi alimentari, anche all'aperto, gli operatori sono tenuti: all'uso costante di mascherina; all'utilizzo di guanti monouso o, in alternativa, al frequente lavaggio delle mani con detergente disinfettante. In ogni luogo nel quale non sia possibile mantenere la distanza di un metro tra persone, ognuno dovrà coprire naso e bocca con una mascherina o con un altro adeguato accessorio.

Limitazione delle uscite

Viene ribadito che le uscite per gli acquisti essenziali, a eccezione di quelle per i farmaci, vanno limitate a una sola volta al giorno e a un solo componente del nucleo familiare.

Venditori ambulanti

Continua a essere inibito l'ingresso nel territorio comunale ai venditori ambulanti al dettaglio, se provenienti da altri Comuni.

Consegne a domicilio nei festivi

La chiusura, domenicale e nei festivi, di tutti gli esercizi commerciali include anche i relativi servizi di consegna a domicilio, con eccezione della sola consegna di farmaci e prodotti editoriali.  

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana
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Catania, 9 aprile 2020. I fanti del 62° reggimento fanteria “Sicilia” della Brigata Aosta hanno consegnato stamattina, in vista dell’imminente ricorrenza pasquale, le tradizionali uova di cioccolato agli oltre 70 bambini ricoverati presso i reparti di oncologia delle strutture ospedaliere “Cannizzaro”, “Nuovo Garibaldi Nesima” e Policlinico “Vittorio Emanuele” della città di Catania.

3 consegna uova pasquali dal comandante di reggimento1

L’iniziativa è stata promossa, attraverso il contributo spontaneo e volontario dei militari dell’Esercito della caserma “Sommaruga”, per donare un sorriso ai bambini dell’hinterland catanese affetti da gravi patologie.

 6 foto di gruppo pronto soccorso pediatrico1

Il 62° reggimento fanteria “Sicilia”, per l’emergenza sanitaria Covid-19 sta fornendo supporto alla Prefettura di Catania con i militari già operativi nell'ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, per il controllo delle autocertificazioni dei cittadini che si spostano sul territorio, presenziando, inoltre, presso gli ipermercati con l’intento di scongiurare fenomeni di saccheggio di generi alimentari.

Magg. Giuseppe Genovesi

Brigata Aosta - Capo Sezione PI

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