“E’ indispensabile che sia attivata con urgenza una procedura certa e rigorosa sulla tracciabilità delle analisi relative ai tamponi per positività da coronavirus – dichiarano Michele Cappadona(AGCI Sicilia), Gaetano Mancini (Confcooperative Sicilia), Filippo Parrino ( Legacoop Sicilia), Pasquale Amico (UNCI Sicilia) e Felice Coppolino (UNICOOP Sicilia) – L’ esigenza nasce da una situazione di difficoltà oggettiva: alcuni familiari di operatori di cooperative che gestiscono strutture residenziali per minori, anziani e disabili sono stati sottoposti a tampone e, in attesa del risultato, si trovano in isolamento fiduciario insieme ai familiari.
Pur essendosi ripetutamente rivolte alle Autorità civili e sanitarie competenti, dopo oltre 12 giorni queste persone non sono ancora riuscite ad ottenere l’esito, con il gravissimo risultato di peggiorare la vita, anche lavorativa, delle strutture sociosanitarie ove prestano servizio, data la carenza di personale esperto e difficoltà di turnazione in strutture essenziali.
Inoltre, esiste un rischio sanitario concreto, in quanto, fino a prova contraria, c’è la possibilità che abbiano a loro volta infettato tutti coloro con cui sono stati in contatto e che dovrebbero essere identificati.
Non va sottovalutato il fatto che– aggiungono i rappresentanti delle Centrali cooperative - ogni ulteriore caso di isolamento fiduciario o quarantena può comportare l’astensione da attività essenziali, con pregiudizio delle stesse, e condurre perfino a danni di carattere erariale, quindi di eventuale rilievo penale.
Sollecitiamo quindi il Presidente della Regione e gli Assessori alla Salute e alla Famiglia a rendere rapida la procedura di tracciabilità dei tamponi, garantendo anche l’istituzione di un contact-center che assicuri una risposta immediata e certa, via telefono, chat o email, sullo stato di avanzamento di ciascuna analisi sanitaria in corso relativa all’emergenza Covid-19.”