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Da ieri Palazzo Orleans, sede della presidenza della Regione Siciliana, è illuminata con il Tricolore. Ogni sera, per due settimane, sulla facciata dello storico edificio di piazza Indipendenza a Palermo splenderanno i colori italiani. Una decisione voluta dal governatore Nello Musumeci per sottolineare, dal capoluogo dell'Isola, uno spirito coeso e unitario dell'intera Nazione nella lotta al Coronavirus. L'iniziativa è resa possibile, in forma gratuita, da Vincenzo Montanelli, responsabile della rete di operatori inerenti al Settore organizzativo Pro.

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

Non è mai troppo tardi per dedicarsi alla scrittura di canzoni, soprattutto se si è già appassionati di musica. È questa l’anima di Nonno, scrivi una canzone, il laboratorio di scrittura musicale promosso dall’associazione Rock10elode. Il progetto partirà lunedì 6 aprile in versione online, sulla piattaforma di videochat Zoom Cloud & Meetings. La partecipazione è completamente gratuita, per iscriversi sarà necessario soltanto inviare un’e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e scaricare l’app (gratuita anche quella) Zoom Cloud & Meetings per connettersi con gli autori e gli insegnanti di Rock10elode.

«Negli anni, prima attraverso il torneo Rock10elode – racconta Gianni Zichichi, presidente dell’associazione e ideatore dell’iniziativa – e adesso attraverso l’associazione ci siamo sempre dedicati ai giovani che vogliono iniziare a scrivere musica già sui banchi di scuola. Ma c’è anche tanta voglia di imparare tra le persone più avanti con l’età. In questo momento, in cui la pandemia e il buonsenso ci impongono di restare in casa, abbiamo pensato inoltre di rivolgerci agli over 65 per riempire le loro giornate con un progetto nuovo, in modalità 2.0, che stimoli gli appassionati di musica più avanti con l’età a imparare e scoprire».

Scoprire, sì. E imparare. Perché Nonno, scrivi una canzone si pone come obiettivo quello di partire dalla musica che i partecipanti hanno ascoltato e amato negli anni, per poi portare gli stessi a sperimentare con le parole e a scrivere una canzone. Il programma del laboratorio prevede 4 incontri della durata di 2 ore ciascuno, il lunedì pomeriggio.

Si comincerà dall’ascolto e dall’analisi di alcuni testi di brani famosi, parte dei quali proposta dagli stessi partecipanti. Si cercheranno di proporre nuovi ascolti sulla base dei gusti esposti dai partecipanti, per confrontare e apprendere gli stili di scrittura contemporanei e passati, e si passerà poi all’esposizione delle principali tecniche di composizione di un testo, attraverso sperimentazioni ed esercizi pratici che porteranno i partecipanti, a conclusione del percorso, a firmare un loro brano.

Per partecipare al laboratorio non serve alcuna competenza in ambito musicale o compositivo. Requisiti fondamentali sono invece interesse, entusiasmo e curiosità.

Per ulteriori informazioni e per partecipare è possibile inviare un’e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. A chi ha meno dimestichezza con gli strumenti online saranno fornite istruzioni per procedere all’installazione dell’app Zoom e alla partecipazione al laboratorio online.

Palermo, 1 aprile 2020

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Tancredi Bua

Pubblicata la delibera che stanzia 100 milioni di euro per le famiglie disagiate


Dopo avere deciso, sabato scorso, durante una seduta straordinaria e urgente, di destinare cento milioni di euro alle famiglie disagiate, il governo Musumeci ha messo a punto l'elenco delle quote da assegnare ai vari Comuni dell'Isola. Toccherà, infatti, alle amministrazioni cittadine elargire gli assegni destinati a garantire l'acquisto di beni di prima necessità, “prioritariamente – si legge nella delibera della giunta regionale - ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna forma di reddito e altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e il reddito di cittadinanza”.
«Un iter - sottolinea il governatore siciliano - che dovrà essere assolutamente snello, per mettere subito in tasca alla gente bisognosa il denaro necessario all'acquisto di alimenti e farmaci. Qui in Sicilia, molto più che nelle altre parti d'Italia, l'emergenza provocata dal Covid 19 ha messo in ginocchio un'intera economia sommersa che garantiva la sussistenza a migliaia di nuclei familiari. Nessun siciliano, però, dovrà sentirsi abbandonato in questo difficile momento e la Regione sta facendo e continuerà a fare la propria parte, pretendendo dal governo centrale un'attenzione altrettanto forte e responsabile».
I Comuni potranno erogare le risorse in via diretta o in altra forma, anche avvalendosi degli enti del terzo settore (garantendo, comunque, l'identificazione dei beneficiari finali) e che dette risorse, vincolate quale intervento sociale per i beni di prima necessità (alimenti e prodotti farmaceutici).
Per stanziare le risorse necessarie, il governo regionale ha operato una rapida rimodulazione dei Programmi comunitari Poc e Po Fesr 2014/2020. Di seguito l'elenco completo con la quota assegnata a ogni singolo Comune.

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

- di M. C. -

Quest’anno, a causa dell’emergenza Coronavirus, non si svolgerà la doppia processione delle “Varette” del Venerdì Santo di Barcellona e di Pozzo di Gotto. L’ultima interruzione delle due processioni del Venerdì Santo risale al 1854 (con sicurezza quella di Pozzo di Gotto, con un margine di dubbio per la barcellonese), a causa dell’epidemia di colera. La processione di Pozzo di Gotto fu sospesa, ancor prima, tra il 1783 e il 1800 circa, a causa dei terremoti che danneggiarono il Duomo di Santa Maria Assunta.

Per sopperire a questa mancanza, visto che le due processioni sono molto seguite dai cittadini, sono state intraprese delle iniziate, che vedono in primo piano Facebook. Due in particolare: la prima lanciata dall’Amministrazione Comunale, la seconda dalla Corda Fratres.

La prima, “Io resto a casa… e da qui vivo la Settimana Santa”, è iniziata a fine marzo invitando i cittadini a pubblicare foto scattate negli anni passati sui riti della Settimana Santa. Sono già molte le foto pubblicate, alcune anche antiche, assieme a video tratti dalla rete internet. L’ultimo in ordine di tempo è il video dalle Teche Rai e Youtube del servizio speciale di Melo Freni del 1992.

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La seconda è un’iniziativa della Corda Fratres, la più antica associazione culturale cittadina tuttora attiva, con i locali sociali chiusi a causa dell’emergenza. L’associazione sta proseguendo la sua attività in maniera virtuale attraverso la pagina Facebook e con un gruppo Whatsapp che comunque riesce a coinvolgere solo la metà dei soci, anche per via dell’età media tendente verso l’alto. Per il Venerdì Santo, 10 aprile, prevede una processione virtuale delle “Varette” di Barcellona e di Pozzo di Gotto sulla propria pagina Facebook. A partire dalle ore 17 saranno pubblicate man mano le foto delle due processioni (scattate lo scorso anno), come se fossero scattate in diretta. Si prevede che la processione virtuale durerà circa due ore e quaranta minuti. Sarà pubblicato anche un testo introduttivo con note storiche sulla processione.

1 aprile 2020


«La nuova circolare del ministero dell’Interno in Sicilia non si applica. Mi riferisco alla possibilità che viene concessa ai minori, soprattutto, di poter fare, in compagnia di un genitore, la passeggiata vicino casa. Io ho l’impressione che in Sicilia si sia perso il punto di riferimento, nel senso che siamo tutti convinti che il peggio sia già passato e quindi possiamo permetterci anche qualche lusso.  Non è così. Non lasciamoci condizionare dalle notizie che arrivano dal Nord».

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
«Dobbiamo rimanere a casa – prosegue il governatore - perché rischiamo di bruciare tutti i sacrifici fatti in questo mese. Dobbiamo resistere ancora qualche altra settimana. Vedo molta gente in giro, soprattutto nei grandi centri e questo è davvero un comportamento irresponsabile, sotto ogni aspetto. Ecco perché continuo a seguire la linea del rigore e della fermezza. Mi dispiace».

Per quanto riguarda i casi di persone affette da particolari patologie, il presidente ammette una deroga.
«Se certificati dal medico di famiglia – spiega Musumeci - possono fare un breve giro sotto casa, insieme al genitore. Ma per il resto dobbiamo continuare a restare chiusi in casa, anche se mi rendo conto che la stanchezza comincia a farsi sentire. Siamo in guerra e non possiamo prendercela con nessuno. Questo nemico non lo conosciamo, è invisibile, ma sappiamo che cammina con le persone, quindi più ci muoviamo peggio è. Si tratta di un ulteriore sacrificio. Prepariamoci al picco che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Il sistema sanitario siciliano sta facendo tutto il possibile per affrontare l’urto e vedrete che, con grande senso di responsabilità, se restiamo tutti uniti, ne usciremo bene da questa vicenda».

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

- di Di Giuseppe Messina -

   In questo periodo, non certo breve, in cui il Coronavirus impera e costringe le nostre azioni e consiglia di restare in casa, se non per urgenti ed improrogabili impegni, credo che tutti dovremmo approfittare dell’occasione rara per meditare.

   Come possiamo notare, il morbo non fa scelte, non preferisce colpire o scansare questa o quell’altra persona: è per tutti uguale, come la morte. Sono stati colpiti persone umili e capi si stato e persino medici ed infermieri, gli eroi che dovrebbero essere più protetti poiché sono costoro che si prendono cura amorevolmente degli ammalati.

   In tutte le nazioni, il Coronavirus non vede persone speciali da risparmiare! Al suo cospetto siamo tutti uguali, non importa a quale colore politico si appartenga, se si è ricchi o poveri, giovani o vecchi, uomini o donne.

   Sì dovremmo approfittare per meditare: se la ricchezza, le scorte, le guardie del corpo, i palazzi non salvano dalla morte, infezione da virus o meno, perché ammucchiare averi, tesori? Su questo ci sarebbero pagine e poi pagine da scrivere, ma ci soffermiamo sottolineando che la più grande beffa in Italia sta nel fatto che le regioni più ricche sono le più colpite dal Coronavirus, e questo è un fatto che dovrebbe fare riflettere.

   Abbiamo visto sciacalli rubare il denaro pubblico che doveva essere speso per creare servizi agli italiani; abbiamo assistito ad ogni tipo di ruberia da parte di chi opera nel mondo economico-finanziario; in Italia abbiamo assistito agli scandali più spregevoli operati da chi, navigando nella ricchezza, non avrebbe avuto bisogno di rubare, ma abbiamo visto anche operazioni criminali di chi è riuscito persino a fondare partiti politici o pseudo tali, allo scopo di portarsi in Parlamento e legiferare a proprio vantaggio e a favore dei suoi amici.

   Adesso, in questo periodo di crisi sanitaria e, di conseguenza, economica internazionale, non soltanto in Italia, assistiamo alla volgare, vergognosa commedia di politicanti immorali, spergiuri, traditori degli italiani ingenui, salire alla ribalta per mettersi in mostra, per accaparrarsi qualche simpatia di poveri sprovveduti, di altri immorali quando non delinquenti o posizionati con tutta la loro malignità sulle stesse posizioni sperando in chissà quali vantaggi. Come si potrebbero definire costoro intanto che si osserva l’operato del governo della nazione, che sta operando al meglio, tanto che gli altri capi di stato lo stanno, dichiaratamente, imitando?

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   Come e chi avrebbe meglio operato al posto dell’attuale governo, dopo aver trovato lo sfascio nel mondo della sanità italiana, come in altri settori? Eppure, adesso, tutti quelli che hanno governato prima, pretendono di avere suggerimenti da dare, pretendono di essere ascoltati, pretendono di imporre le loro regole e non fanno altro che sparare slogan ingannevoli e numeri, milioni e miliardi da investire, senza dire dove prenderli e, quantunque ne stanzi il governo, per loro sono sempre pochi. Ma non hanno il coraggio di confessare che loro, i miliardi, anziché investirli in opere pubbliche, li regalavano ai privati, ai loro amici finanziatori delle loro stesse campagne elettorali e non solo.

   La verità che più si fa evidente è quella che cova nelle menti di gruppi eversori: a questi importa poco o nulla dei morti vittime del Coronavirus, loro desiderano il disordine sociale, loro sperano nella reazione scomposta e violente degli ignoranti, dei delinquenti, degli eversori, in poche parole, dei porci abituati ad ingrassare nella melma senza pensare che anche per loro arriverà il momento della macellazione.

   Proprio in questo periodo, anche gli sciacalli, gli avvoltoi, le iene dovrebbero capire, ovvero dovrebbero stare zitti e non disturbare il timoniere onde evitare di andare a sbattere su qualche scoglio, anche perché c’è in gioco la vita di tutti! 

Ing. Carmelo Cascio via luciano Manara, 82 98123 Messina

Sito internet www.carmelocascio.it

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                         c.a. sig. Presidente del Consiglio dei Ministri avv. Giuseppe Conte

Trasmetto la nota, integrata, gia’ trasmessa al sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi

Auspicando di trovare la Sua piena CONDIVISIONE .    

DEFERENTI OSSEQUI

                                                                                     Ing. Carmelo Cascio                                          

 

                                                                                                

Oggetto: Riassetto delle Forze Armate e di Polizia. Proposta

 

Con riferimento all’oggetto l’Europa da tempo ha già sollecitato piu’ volte l’Italia per applicare quanto sottoscritto nel Trattato di Velsen , tra gli stati membri, del 18 ottobre 2007, trattato che, peraltro, è stato recepito con la Legge n.84/210, che all’articolo 3, in particolare, cosi’ recita: “La Forza di Polizia europea” Eurogender” forte ed impiegabile in tempi rapidi deve essere una Polizia Militare individuata nell’Arma dei Carabinieri.

In Italia, invece, le Forze di Polizia (oltre sette) non sono coordinate nel senso che non dialogano e non comunicano tra loro, circostanza che limita l’efficacia e   l’efficienza della loro attività.

Cio’ premesso occorre creare una Forza di Polizia Militare, con unica denominazione che, come cittadino auspico fortemente, oltre a produrre la massima efficienza nel Servizio, darebbe anche luogo ad un notevole risparmio per lo Stato che potrebbe essere convogliato nella retribuzione delle Forze dell’Ordine, oggi assai modesta a fronte dei compiti affidati.

Il quotidiano economico il “Sole 24 ore” del 29 aprile 2014 riferisce cfr.- intervista a Gianni Tonelli Presidente del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia)- che l’Italia paga all’Europa una sanzione di 179.560 euro al giorno a far data dal 16 maggio 2010 (attualmente sanzione sospesa) per non avere attuato quanto previsto dalla stessa Legge n. 84 del 14 maggio 2010.

Ovviamente, la ristrutturazione dei Corpi militati non puo’ prescindere dall’aspetto della selezione dei “VERTICI” che dovrebbe essere effettuata dagli stessi Corpi, che indicano i “Migliori”, fermo restando la scelta definitiva al Governo.

Tale modalità limiterebbe il Potere della Politica che inevitabilmente genera corruzione e privilegi .

Quanto sopra, peraltro, rientra nel dettato Costituzionale, in particolare, articolo 97 della Costituzione delle Repubblica Italiana che sostanzialmente afferma come l’attività della Pubblica Amministrazione debba essere ispirata ai criteri del buon andamento, imparzialità, economicità, trasparenza.

Pertanto, necessiterebbe creare una Forza di Polizia Militare con unica denominazione (Arma dei Carabinieri), all’interno della quale gli altri Corpi assorbiti manterrebbero la loro specificità con riferimento alle proprie specificità ed attribuzioni, ma indossando la “gloriosa “divisa dell’Arma dei Carabinieri .

Il 13 Luglio 1814 a Torino furono promulgate le Regie Patenti che segnarono la nascita dell’Arma dei Carabinieri. Il Decreto era costituito da 16 articoli.

Nell’articolo 6 si stabiliva che la deposizione del Carabinieri avrebbe avuto la stessa forza di quella dei Testimoni.

Nell’articolo 11 si dice che i Carabinieri non potessero essere distolti dalle Autorità civili e Militari dall’esercizio delle loro funzioni.

Nell’articolo 16 si dice che il Corpo dei Reali Carabinieri sarebbe stato considerato nell’Armata il Primo tra gli altri, dopo la Guardia del Corpo.

Soprattutto questo ultimo punto offriva una chiara definizione dei Carabinieri come Corpo d’ Elite.

I criteri di reclutamento prevedevano -a conferma di questo aspetto- un accesso quasi esclusivo a chi avesse prestato servizio per quattro anni in altri Corpi e sapesse leggere e scrivere (cosa non facile per quei tempi).  

Ristrutturazione.

1-Prima Arma: Arma dei Carabinieri con compiti anche di Polizia Militare costituita da : Militari dell’Arma dei Carabinieri, dei Corpi speciali, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria , del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia Provinciale, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa, IL “COMPARTO SANITA PUBBLICA’ ( Medici-Infermieri,Personale amministrativo)TRANSITERA’ IN “TOTO” nel “COMPARTO SANITA’ ARMA DEI CARABINIERI”,

2-Seconda Arma: Esercito Italiano;

3-Terza Arma: Marina Militare;

4-Quarta Arma: Aeronautica Militare;

 

9 Dicembre 2015            

                           Ing. Carmelo Cascio n. q. di Presidente della Associazione” Solidarietà e Legalità”                              

L’Esercito, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, ha messo immediatamente a disposizione elicotteri, mezzi terrestri e infrastrutture al fine di velocizzare la distribuzione di materiali necessari alla lotta al Covid 19.

In particolare, sono state individuate alcune infrastrutture nelle città di Bari, Lamezia Terme, Palermo e Cagliari, che insistono lungo le principali vie stradali e nelle vicinanze di porti e aeroporti con un grande valore strategico per la ricezione, lo stoccaggio e l' invio dei dispositivi sanitari anche nelle regioni del sud.

La Forza Armata ha inoltre già predisposto un piano di trasporti aereo e terrestre da integrare alle esigenze della Protezione Civile e accelerare su tutte le aree del Paese la distribuzione dei materiali acquisiti e stoccati. Per il piano di trasporto, sono stati approntati oltre 240 autocarri, tra cui 124 ACTL (Autocarro Tattico Logistico) e 115 APS (Autocarro a Pianale Scarrabile), questi ultimi dedicati al trasporto di containers; per quanto attiene al trasporto aereo l'aviazione dell'Esercito ha messo in campo 38 elicotteri di varia capacità di trasporto e 5 velivoli ad ala fissa che voleranno sui cieli italiani dislocati su differenti aeroporti o basi.

Il personale sanitario militare della Forza Armata, già dall’inizio dell’emergenza, coadiuva medici e infermieri civili, in varie strutture sanitarie delle province più colpite, come Bergamo, Lodi, Piacenza e Cuneo e da oggi saranno attivi anche a Troina in provincia di Enna e a Merlara in provincia di Padova per un totale di circa 200 professionisti.

I due ospedali da campo allestiti in tempi record a Piacenza e Crema da personale dell’Esercito, sono ormai perfettamente integrati nel servizio sanitario nazionale e supportano a pieno regime i nosocomi di quelle aree, riscuotendo il plauso e la gratitudine dei cittadini.

Il 7° Reggimento Difesa CBRN "Cremona", nell’ambito delle attività volte a contenere e contrastare la diffusione del Covid 19, dall’inizio dell’emergenza, sta fornendo squadre altamente specializzate di difesa chimica biologica radiologica e nucleare, in supporto al trasporto in biocontenimento e alla decontaminazione di personale, mezzi, materiali e ambienti, in varie parti d’Italia e soprattutto in provincia di Bergamo dove coordinano e operano al fianco di squadre di specialisti russi.

Vi è poi il prezioso contributo dei circa 7.300 soldati impegnati nell’Operazione “Strade Sicure”, che l’Esercito fornisce alle Forze dell’Ordine. Molti di questi soldati, a disposizione delle autorità prefettizie, sono stati destinati al controllo del territorio e alla verifica degli spostamenti dei cittadini sul territorio nazionale, evidenziando elevato spirito di sacrificio, responsabilità e una grandissima capacità di adattamento di cui tutta la Forza Armata ne è orgogliosa.

Da subito in prima linea nel contrasto all' espansione del virus, l’Esercito ha messo, sta mettendo e continuerà a rendere disponibili tutte le capacità e competenze richieste, proprie di una Forza Armata che da molti anni, grazie al continuo addestramento e ai molteplici impegni internazionali, ha sviluppato professionalità ed eccellenze uniche.

Molto importante in questo momento anche il sostegno umano e le attestazioni di gratitudine che gli uomini e le donne dell’Esercito, stanno ricevendo dalla popolazione italiana, che, mai come in questo periodo, ne sta apprezzando la serietà, il coraggio, l’abnegazione e l’estrema professionalità.

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