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Francesco Certo

 

Cresce del 173 per cento il numero di bottiglie di vino della “Doc Sicilia” prodotte nel 2018: oltre ottanta milioni di “pezzi”, con una previsione per quest’anno di superare i cento milioni. In crescita anche la “Doc Etna” e le certificazioni per i vini di qualità aumentate di quattro volte. Nel contempo, l’Isola si conferma il territorio più vitato del Paese e la Regione italiana alla quale l’Ue assegna le maggiori risorse comunitarie per il comparto: oltre 55 milioni di euro, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma europeo.

E’ con questi numeri che la Sicilia si presenta al Vinitaly 2019, che ha aperti i battenti domenica a Verona. L’Isola è presente, alla 53ma edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati, con 147 aziende provenienti da tutti i più importanti territori vocati alle produzioni di qualità. All’interno dell’ormai classico padiglione 2 - inaugurato dal presidente della Regione Nello Musumeci - gli stand affollatissimi di esperti e curiosi, occupano una superficie di tremila metri quadrati. Prevista anche quest’anno un’area istituzionale che ospita incontri con buyer internazionali, masterclass dedicate ai territori più rappresentativi della Sicilia e degustazioni di vini sperimentali.

foto conferenza stampa 3

L’inaugurazione è stata anche l’occasione, da parte del governatore, per illustrare alla stampa specializzata le strategie messe in campo dalla Regione in un comparto che, anno dopo anno, cresce sempre di più. 

«La Sicilia – ha sottolineato con soddisfazione Musumeci - da decenni è protagonista a Verona. I vini rappresentano una delle eccellenze enogastronomiche dell'Isola, che servono anche da promozione per il territorio. Il "brand Sicilia" è sempre più capace di conquistare nuovi mercati senza temere concorrenti. I risultati ottenuti nell'ultimo anno sono straordinari e premiano quegli imprenditori che hanno saputo investire in qualità. La Regione è pronta a sostenere i loro sforzi e ad affiancarli nella conquista di nuove fette di mercato, ancora di più di quanto fatto in passato».

All’affollato incontro con la stampa, moderato dal giornalista Fabrizio Carrera, insieme agli assessori all’Agricoltura Edy Bandiera e al Turismo Sandro Pappalardo, erano presenti anche: Andrea Farinetti, patron insieme al padre Oscar della catena di grande distribuzione Eataly e ultimo imprenditore non siciliano, in ordine di tempo, ad avere scommesso sulla Sicilia del vino; e Stevie Kim, brand manager di Vinitaly International, fondatrice della Vinitaly Accademy, colei sta divulgando, attraverso i suoi oltre duecento “ambasciatori”, le produzioni vinicole di qualità dell’Isola nel mondo.

«In Sicilia - afferma l’assessore Bandiera - non si è mai bevuto bene come oggi grazie ai vini siciliani. Il made in Sicily conferma il suo trend di crescita in termini qualitativi e quantitativi. Basti pensare alla certificazione dei vini targati Doc, che in cinque anni è cresciuta in modo esponenziale passando, per avere un’idea, dagli 832 certificati emessi nel 2013 per 287 mila ettolitri, ai 2.371 certificati rilasciati nel 2018 per 933 mila ettolitri. La certificazione dei vini di qualità si è quadruplicata. Ciò è stato possibile grazie al miglioramento della capacità produttiva, delle conoscenze tecnologiche e della comunicazione».

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i presidenti delle Associazioni di produttori, rappresentative delle imprese partecipanti: Leonardo Agueci (Providi e Vitesi, con 62 aziende), Alessio Planeta (Assovini, 44 aziende) e Antonio Benanti (Consorzio Etna Doc, 41 aziende).

«La Sicilia - ha aggiunto con orgoglio l’assessore Pappalardo - è una meta sempre più ambita e più desiderata dal punto di vista turistico. E il merito di questo nuovo trend va ricercato oltre che nelle eccellenze del territorio anche nell’enogastronomia siciliana che non ha concorrenti».

IL PRIMATO DEGLI ETTARI

La partecipazione alla 53 esima edizione del Vinitaly conferma un primato: la Sicilia è la regione più vitata d’Italia con 97.063 ettari, seguita dal Veneto con 94.291 ettari e dalla Puglia con 88.417 ettari. Le cifre sono aggiornate al luglio scorso.

Dei 97.063 ettari che compongono il Vigneto Sicilia, 73.601 sono rivendicabili come vigneti a “Denominazione d'origine” (Do) o a “Indicazione geografica” (Ig), ovvero con produzioni che seguono specifici disciplinari orientati verso la qualità, mentre i rimanenti 23.462 ettari sono classificati come produzione di vino varietale e generico (vino da tavola). L'orientamento del Governo Musumeci è di ridurre al minimo la superficie a “vino da tavola” migliorando pertanto la qualità per incrementare la competitività sui mercati dei prodotti siciliani. 

LA CRESCITA DELLE DOC

Il territorio regionale consta di ben 24 denominazioni d’origine controllate (Doc regionali) e una sola denominazione d’origine controllata e garantita (Docg, Cerasuolo di Vittoria).

Tra le performance del vino siciliano in questo 2019 non possono sfuggire i dati relativi all’imbottigliato di alcune Denominazioni. In particolare la Doc Sicilia, presieduta da Antonio Rallo, che oggi conta 388 aziende e più di 7mila viticoltori, che nel 2018 ha registrato una crescita del 173 per cento rispetto all’anno precedente, con 80,5 milioni di bottiglie contro i 29 milioni del 2017 e un trend dei primi mesi del 2019 che si proietta verso i 100 milioni entro la fine dell’anno.

Trend di crescita del 5,4 per cento pure per la Doc Etna con 3,6 milioni di bottiglie nel 2018 contro i 3,4 dell’anno precedente.

Si registra altresì una flessione per l’Igt “Terre Siciliane” che nel 2018 registra circa 127 milioni di pezzi confezionati (bottiglie e confezioni alternative) contro i circa 172 milioni del 2017; tale dato induce a ritenere che il vino siciliano si sta spostando verso la denominazione d’origine (Do).

I dati citati in questo comunicato sono stati forniti dall’Istituto regionale vino e olio (Irvo), dal dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana e dal Consorzio Doc Sicilia.

ALLA SICILIA 55,5 MILIONI DALL’UE PER IL VINO

La Sicilia è prima regione in Italia per risorse comunitarie assegnate alla vitivinicoltura. Per la campagna 2019-2020, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma comunitario, sono 55,5 i milioni di euro assegnati per le diverse misure dell’Ocm vino, di cui circa 34,5 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, 8,8 per la promozione presso i Paesi terzi, 11 per gli investimenti e 700 mila euro per la vendemmia verde. Vale la pena ricordare che, a partire dall’avvio delle misure “Ristrutturazione e Riconversione Vigneti” (anno 2001) e “Investimenti” (anno 2012) e sino al 2018, sono stati ristrutturati/riconvertiti, a livello regionale, 60.291 ettari di vigneti per una spesa complessiva di 501,7 milioni di euro suddivisi su 21.239 beneficiari; per quanto invece concerne la misura “Investimenti”, e sempre sino al 2018, sono stati finanziati 232 progetti per una spesa complessiva di 99,8 milioni di euro.

LA COMPOSIZIONE DEL VIGNETO SICILIA

Il Catarratto è la varietà di uva più coltivata in Sicilia, nonostante la struttura della vitivinicoltura è, negli ultimi dieci anni, profondamente cambiata. Nel 2009  la varietà maggiormente coltivata era costituita dal Catarratto (Comune e Lucido), con una superfice complessiva di 63.653 ettari, pari al 46,50 per cento della superficie vitata regionale, seguita dal Trebbiano toscano con 16.558 ettari (12,10 per cento), dal Nero d'Avola con 14.645 ettari (10,70 per cento), dall'Ansonica con 11.650 ettari  (8,51 per cento), dal Grecanico con 6.540 ettari (4,78 per cento), dal Nerello mascalese con 5.560 ettari (4,06 per cento) e da un gruppo di altre varietà minoritarie per complessivi 18.286 ettari  (13,36 per cento) in  una superficie vitata regionale complessiva pari ad ettari 136.894.

A oggi la caratteristica che subito si nota maggiormente è la forte contrazione della superficie vitata complessiva regionale, ma anche una redistribuzione più eterogenea del panorama delle varietà coltivate, con la consistente presenza di molte varietà internazionali ed una riscoperta/valorizzazione di molte varietà autoctone; ecco pertanto che si nota che i Catarratti (oggi riuniti in un'unica varietà) rimangono sempre al primo posto con un incidenza complessiva di circa il 33 per cento della superficie vitata regionale, il Nero d'Avola per il 16 per cento circa, il Grillo per il 7,5 per cento circa, l'Ansonica per il 5,5 per cento, il Syrah per il 5 per cento circa, lo Chardonnay per il 4,25 per cento circa.

I CONSORZI E LE ASSOCIAZIONI PROTAGONISTI AL VINITALY

Le 147 aziende presenti al Vinitaly 2019 partecipano attraverso 3 Associazioni di produttori e un Consorzio di tutela.

Providi e Vitesi, presiedute da Leonardo Agueci, sta consentendo la partecipazione di 62 aziende con un incremento rispetto al 2018 del 30 per cento circa. Le esportazioni medie delle aziende associate raggiungono circa il 50 per cento. Il valore della produzione per le aziende partecipanti (prezzi medi Ismea) raggiunge l’importo di 151 milioni di euro con un incremento rispetto al 2018 del 18 per cento.

Con Assovini, presieduta da Alessio Planeta, partecipano 44 aziende. L’associazione sarà impegnata a organizzare “Sicilia en Primeur”, l’evento che ogni anno riunisce in Sicilia circa 100 giornalisti provenienti da tutto il mondo, rendendo l’Isola protagonista assoluta sulla stampa mondiale. Per la sua XVI edizione, che avrà luogo a Siracusa dal 6 al 10 maggio, la Sicilia del Vino, anche quest’anno, svolgerà il ruolo di ambasciatrice attraverso i tesori della regione, per far conoscere alla stampa esempi di realtà produttive d’eccellenza e alcuni tra i principali beni dell’Unesco presenti nell’Isola.

Etna Doc,presieduta da Antonio Benanti, sta partecipando con 41 aziende. Tra i dati più significativi il Consorzio Etna Doc segnala che oggi si imbottiglia il 92 per centro del vino Etna Doc certificato. In sei anni il numero di bottiglie prodotte a marchio Etna Doc e passato da 1,1 milioni a 3, 6 milioni.

LA SICILIA AL SOL AGRIFOOD: LE PERFORMANCE DELL’OLIO

Al Vinitaly, negli spazi del “SolAgrifood” è prevista una rappresentanza di alcune tra le migliori aziende olearie della Sicilia, 27 produttori che porteranno a Verona gli oli dell’ultimo raccolto. La Sicilia – secondo i dati Ismea di gennaio su fonte Agea - considerando la media delle ultime 4 campagne, con una incidenza dell’11 per cento è la terza regione produttrice nazionale di olio di oliva dopo la Puglia (51,9 per cento) e la Calabria (13,6 per cento), seguita dalla Toscana e dal Lazio (4,3 per cento) e dalla Campania (3,5 per cento).

Dunque le prime tre regioni Puglia Calabria e Sicilia – sempre secondo dati Ismea - insieme rappresentano quasi il 77 per cento dell’intera produzione nazionale. La Sicilia, con 569 frantoi attivi, è la terza in Italia, dopo la Puglia (902) e la Calabria (692), seguita dalla Toscana (395) e dalla Campania (356).

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

- di Marcello Crinò - 

Il terzo del ciclo di quattro concerti di musica classica organizzati dall’Associazione Musicale Placido Mandanici presieduta da Teresa Salvato, ha visto la partecipazione del Mediterraneo Guitar Ensemble, vincitore del Primo Premio al 20° Concorso Musicale Nazionale “Città di Barcellona Pozzo di Gotto” e dei due riconoscimenti come “miglior affiatamento” e “miglior gruppo da camera”. All’organizzazione dei concerti hanno collaborato la Genius Loci, la Pro Loco Manganaro, l’Università della Terza Età, la FIDAPA di Barcellona e il patrocinio del Comune. Il direttore artistico maestro Antero Arena ha introdotto la serata, dedicata alla chitarra in scena, svoltasi all’ex Monte di Pietà.

Giovanni Confaloni, Antonino Argento, Stefano Romeo, Davide Velardi e Christian Bottone i cinque giovani interpreti, diplomati al Conservatorio Bellini di Palermo, città nella quale si sono esibiti per “Palermo Capitale della Cultura” in occasione della festa della musica. Il loro intento è quello di tirare fuori tutte le sfumature timbriche dello strumento, abbracciando un repertorio che va dal classico-romantico al contemporaneo. Al gruppo sono stati dedicati brani inediti come “Dance of Fire” di Nicolò Renna e “Danza de la Chiudade” di Michele De Filippo.

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Il programma ha visto l’esecuzione, oltre ai due brani prima citati, di musiche di Andrew York (Lotus, Spin), Gioacchino Rossini (Ouverture dal Barbiere di Siviglia), Manuel De Falla (Danza da La Vida Breve), Nicola Piovani (Quanto ti ho amato), Astor Piazzolla (Primavera Portena, Verano Porteno).

In conclusione Antero Arena ha consegnato ai musicisti la targa del Premio Mandanici, che non era stato possibile consegnare alla fine del Concorso, nel maggio scorso.

L’ultimo concerto sarà il 14 aprile alle ore 17,30: “Ouverture Rossiniane e non solo” con il Duo Nino Rota, pianoforte a 4 mani.

7 aprile 2019

- di Gennaro Galdi - 

Barcellona Pozzo di Gotto, Messina. Dal 6 al 13 aprile orari 9.30 13; 15.30 18.00, tranne la domenica,  presso le sale del gioiello architettonico villino Liberty Arcodaci di via Roma a Barcellona Pozzo di Gotto, a 30 km da Messina, al centro, a due passi dalla cattedrale, si potranno ammirare le opere straordinarie del   premiatissimo poeta pittore Marcello La Neve di Cosenza, che.come recita la presentazione del critico prof Maria Teresa Prestigiacomo che riportiamo integramente- coglie il profilo psicologico delle donne da lui rappresentate in modo mirabile, con velature che mostrano di padroneggiare una sapiente tecnica, inoltre la mostra dal titolo Nord Sud, presenta altri autori del Sud come Mek Zodda, attore, cabarettista e pittore che evoca nel suo naif significativo, atmosfere di monettiana memoria e soprattutto per il suo minimalismo , atmosfere delle antiche stampe orientali, una pittura antica ma sempre apprezzata; inoltre, Marina Petrescu con le sue donne dai fantasmagorici colori in contrasto con la pelle scurissima di africane delle sue donne, quasi a riscattare on il colore il grigiore esistenziale e rendere omaggio alle sofferte donne dell'Africa.

Ed ancora Elena Bullo con il suo bosco dall'equilibrio cromatico perfetto e d'intese vibrazioni poetiche con giallo e blu colori surreali che coinvolgono il fruitore dell'opera, inoltre , il campo di papaveri di Rosalia Zanetti, semplice ma efficace il suo richiamo di Antoine Saint-Exupery alla semplicità delle cose del mondo, Catherine Trevsan con la sua Barca all'ombra dal fascino anche questo delle opere orientali, dal silenzio catturato tra le pieghe del colore tra luci ed ombre ben dosate dall'artista che presenta anche un'opera astratta di notevole impatto cromatico. Ed ancora Daisy Borin che con i gessetti una tecnica difficile ed immediata rappresenta un grappolo d'uva che non è semplice rappresentazione del frutto ma rimanda all'omaggio al lavoro dell'uomo e della terra...e poi Viviana Soranno con i suoi colori in fiore che mostrano una fantasmagoria di colori che esplodono in una Primavera sognata anche nella nostra esistenza...Allo stesso modo Luciano Fornasari ci parla del suo intimo rapporto con la natura che risolleva il suo animo come poesia del tempo e della memoria....e poi....la penna biro di Domenico Venuti tecnica antica che non lascia alcunchè di margine di correzione all'artista pertanto è frutto di una immediatezza di emozioni e sensazione  dell''artista dalla sapiente tecnica ed ancora oleksandra  Shlyaktina che ha reso omaggio al mondo della omosessualità nel rispetto dell'uomo che percepisce come femminile il proprio corpo e ne sogna le sembianze, una foto eccellente in cui la capacita scenica risulta eccellente per  il narrato; partecipazione straordinaria quella di Pino Coletta che di recente ha riscosso notevole successo a Parigi con le sue opere che saranno presenti sulla rivista red  carpet magazine cartacea e on line www.redcarpetmagazine.it ed inoltre saranno presenti per un volume su Ungaretti che scrive l harmattan presenterà alla Sorbona, giacchè Ungaretti in rue des ecoles laddove ha esposto Coletta, al Centro Arti e Lettere punto di riferimento dei docenti universitari di tutto il mondo, vi abitò. Un Coletta maturo e straordinario con le sue velature, i merletti evocatori dei lavori certosini delle nonne e delle mamme fine ottocento primi novecento che ritornano sulle tele come memoria storica del tempo perduto e ritrovato. Era presente il dr Renato di Pane, membro ANF ed il cerimoniere ANF Gazzara e tanti ospiti illustri magistrati e manager l'assessore quarantenne assessore brillante e onnipresente che ha espresso massimo compiacimento per la mostra e gli autori proposti. Il dr Carmelo Maimone ha espresso compiacimento per la mostra ed ha dissertato filosoficamente sulle opere da Spinoza a Leibniz con notevole interesse del pubblico. Presente anche il chiarissimo professore Giuseppe Rando che ha dissertato sul senso della poesia, anche al Covivio del Conte Molino della Torre in Via Risorgimento 93, oltre che al Villino Liberty, giacchè una investitura era prevista da parte dell'ANF prof Domenico Venuti, presidente ANF Messina e Consigliere Nazionale ANF, quella del dr Iarrera della Valle del Mela investito di presidente della delegazione della Valle del Mela.

Presso la casa del Conte Molino della Torre, ultimo Gattopardo di Sicilia, un convivio di poeti e di pittori ha rallegrato la serata in cui non sono mancati i discorsi di rito sul'auspicio che l'ANF posa fare proseliti nella Valle del Mela, con successo, a sostegno dei sani valori del rispetto della Patria e della nostra Nazione, come ha anche ribadito nel suo discorso la facente funzioni di presidente delle patronesse Prof.ssa Maria Teresa Prestigiacocmo critico e giornalista,anche presidente dell'accademia euromediterranea delle art a.c. e direttrice red carpet magazine cartaceo ed on line.

 - di Marcello Crinò - 

Ha davvero coinvolto i numerosi fan giunti da ogni parte della provincia il cantautore, ma anche scrittore, conduttore televisivo e radiofonico, Enrico Ruggeri nel suo concerto al Teatro Mandanici, sabato 6 aprile 2019. Voce grintosa, mai melenso come spesso accade ai cantanti italiani che vanno per la maggiore, Ruggeri ha convinto il pubblico con il suo concerto dove ha proposto vecchi e nuovi brani della sua lunga attività che l’ha visto anche vincitore per due volte al Festival di Sanremo nel 1987 e nel 1993 con il brano “Mistero”, cantato proprio a conclusione del concerto. Lo spettacolo di Barcellona viene subito dopo il primo del  nuovo tour, iniziato al Teatro Mascagni di Chiusi il 4 aprile. Accompagnato dai validissimi Francesco Luppi al pianoforte, Paolo Zanetti alla chitarra e Davide Brambilla alla tromba e alla fisarmonica, ha proposto vecchi brani, divenuti dei veri e propri classici della musica d’autore italiana, ma anche  i nuovi brani del suo trentacinquesimo album di inediti, atteso da anni, intitolato “Alma”. Undici i pezzi presenti nell’album: “Come lacrime nella pioggia”, “Il costo della vita”, “Un pallone”, “Cuori infranti”, “Supereroi”, “Il labirinto”, “L’amore ai tempi del colera”, “Il treno va”, “Il punto di rottura”, “Cime tempestose”, “Forma 21”.

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“Alma” rappresenta un compendio dell’arco artistico di Ruggeri, un lavoro tra rock e canzone, tra autobiografia e racconto. Ed  è già stato osannato dai critici di tutta Italia. “Sono felice – ha dichiarato Ruggeri sui social – perché ho incassato un plebiscitario consenso sull’album. Sono rimasti tutti stupiti per le sonorità, ritenute inusuali e innovative. Dal punto di vista del suono, decibel a parte, dicono sia la cosa più interessante che io abbia mai fatto. Grazie a tutti quelli coi quali ho scambiato vita e opinioni”. Ha avuto parole di elogio per “questa meraviglia di teatro”, riferendosi al teatro che l’ha ospitato, dove ha potuto apprezzare il calore del pubblico. Il Mandanici, per la sua struttura, ben si presta al coinvolgimento del pubblico, che può stare anche a pochi metri dai cantanti.

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La serata è stata aperta da Lucio Catania, responsabile dell’Ufficio Teatro, che come si ricorderà è gestito direttamente dal Comune di Barcellona. Ha rammentato che quando era giovane faceva il dj in una radio privata, dove trasmetteva spesso i dischi di Ruggeri, e adesso si trova qui, con una certa emozione, a presentarlo e ascoltarlo dal vivo. E infine, a proposito di alcune voci diffusesi nei giorni scorsi sul pignoramento del Teatro Mandanici, ha detto che il teatro resta del Comune. In effetti, da quanto si è appreso dagli organi di stampa, è stata una “provocazione” operata dall’avvocato  Benvegna per non essere stato ascoltato nelle sue richieste dagli ultimi tre sindaci succedutisi a Barcellona.

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I prossimi appuntamenti al Mandanici: il 27 aprile uno spettacolo con Mogol che racconterà la sua carriera artistica e le collaborazioni con i cantanti; il 18 maggio “D’Artagnan e i 3 moschettieri”, prodotto dal Mandanici, e infine a novembre  “La Tempesta di Shakespeare” con la regia di Roberto Andò.

7 aprile 2019

COMUNICATO STAMPA - IL GIRO DI SICILIA 6 APRILE 2019



Ragusa, 5 aprile 2019 – Il corridore americano Brandon McNulty (Rally UHC Cycling) ha vinto Il Giro di Sicilia, indossando la Maglia Gialla e Rossa ed innalzando il Trofeo della corsa. Completano il podio Guillaume Martin (Wanty - Gobert Cycling Team) e Fausto Masnada (Androni Giocattoli - Sidermec).

Guillaume Martin (Wanty - Gobert Cycling Team) ha vinto in solitaria la quarta ed ultima tappa da Giardini Naxos all'Etna (Nicolosi) di 128 km. Sul traguardo ha preceduto Fausto Masnada (Androni Giocattoli - Sidermec) e Dayer Quintana (Neri Sottoli Selle Italia KTM).

CLASSIFICA GENERALE
1 - Brandon McNulty (Rally UHC Cycling)
2 - Guillaume Martin (Wanty - Gobert Cycling Team) a 42"
3 - Fausto Masnada (Androni Giocattoli - Sidermec) a 56"

MAGLIE

  • Maglia Rossa e Gialla, leader della classifica generale, sponsorizzata dalla Regione Siciliana - Brandon McNulty (Rally UHC Cycling)
  • Maglia Arancione, leader della classifica a punti, sponsorizzata da NamedSport - Manuel Belletti (Androni Giocattoli - Sidermec)
  • Maglia Verde Pistacchio, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Cantine Cellaro - Fausto Masnada (Androni Giocattoli - Sidermec)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata dall'Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo - citiesbreak.com - Brandon McNulty (Rally UHC Cycling)

RISULTATO TAPPA
1 - Guillaume Martin (Wanty - Gobert Cycling Team) - 128 km in 3h37’34”, media 35,299 km/h
2 - Fausto Masnada (Androni Giocattoli - Sidermec) a 10"
3 - Dayer Quintana (Neri Sottoli Selle Italia KTM) a 13"


Il vincitore de Il Giro di Sicilia, Brandon McNulty, subito dopo l'arrivo, ha dichiarato: “Oggi sapevo come avrei dovuto correre, ho usato le mie qualità di cronoman per difendere la Maglia. Il mio team è stato incredibile, hanno dato tutto per me, è stato una grande prestazione di squadra. Questa è una grande, lunga, epica salita. Adesso è tempo per un po' di festeggiamenti.

Il vincitore della quarta tappa, Guillaume Martin, ha dichiarato: “Sono contento per questa vittoria, anche se avrei voluto vincere anche la Generale. Abbiamo provato a correre in modo aggressivo, anche Odd Christian Eiking ha attaccato all'inizio della salita ma Brendon era molto forte e ho deciso di concentrarmi sulla vittoria di tappa. Questa è una salita che fa parte della storia del ciclismo. Sono stato qui l'anno scorso per fare allenamento in altura. Ho anche scritto un libro di filosofia e alcune pagine riguardavano proprio questa salita. È speciale vincere qui.

Seguiranno le dichiarazioni della conferenza stampa e altri materiali.

#IlGiroDiSicilia

Foto Credit: LaPresse / Ferrari - Paolone

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

 - di Maria Teresa Prestigiacomo -

Intervista all'artista

Incontriamo l'artista  che esporra' alla galleria di Catania il 18 maggio , Elio Comisso, un pittore che desta meraviglia attraverso le sue rappresentazioni in cui l ' uomo è  spesso più in ossa che carne, una scarnificazione voluta giacche' simbolicamente possa esprimere gli affanni dell'esistenza dell'uomo condannato dalla civiltà occidentale al lavoro che stressa ed annienta. 

Perché  esprime gli uomini nel loro scheletro? Penso che il corpo non sia veicolo ed espressione di bellezza ... tramite  le mie figure ossute cerco di rappresentare la fatica, il prezzo che ognuno di noi deve pagare per vivere, il duro lavoro per sbarcare il lunario.

Cioe' vuole che rispecchino il tormento esistenziale? Vorrei che riflettessero l'angoscia, il dolore e la miseria che l'uomo  sopporta  e che, ahimè, continua a sopportare l'umanità. 

Esauriente, grazie.

Non so se sono riuscito nel mio intento ma questo è il motivo.

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Oltre alle opere in cui la rappresentazione degli uomini con le loro ossa e  lo scheletro assurge a racconto delle fatiche dell'uomo, Comisso si spinge ad una narrazione immaginifica, quasi favolistica, forse dettata da un voluto contrasto, come in un' ipallage di carducciana memoria, in cui la rappresentazione di grandi pesci, dallo sguardo antropomorfo e dai colori vivi e brillanti, sembrano ricondurci ai momenti più belli della nostra vita in cui l'acqua, simbolo di rigenerazione, appare quale   medium di salvezza. Le carte  da gioco , dal valore metaforico,  allegorico  del destino, della cosiddetta sorte giocata dalle nostre stesse mani e da un sottile filo misterioso, entrano in ballo per smorzare la fantasmagoria di colori che potrebbe indurre ad una falsa  decodificazione delle opere dell'artista, variegato e composito e al contrario ne connotano la produzione di profondo significato anche evocatorio del mistero della nostra sempre piu'  complessa esistenza. 

COMUNICATO STAMPA - IL GIRO DI SICILIA 5 APRILE 2019

Ragusa, 5 aprile 2019 – Il corridore americano Brandon Mcnulty (Rally UHC Cycling) ha vinto in solitaria la terza tappa de Il Giro di Sicilia Open Fiber, da Caltanissetta a Ragusa di 188 km. Sul traguardo ha preceduto Odd Christian Eiking (Wanty - Gobert Cycling Team) e Giovanni Visconti (Neri Sottoli Selle Italia KTM), indossando la Maglia Gialla e Rossa di leader della Classifica Generale.

RISULTATO FINALE
1 - Brandon Mcnulty (Rally UHC Cycling) - 188 km in 4h42’28”, media 39,933 km/h
2 - Odd Christian Eiking (Wanty - Gobert Cycling Team) a 55"
3 - Giovanni Visconti (Neri Sottoli Selle Italia KTM) a 56"

CLASSIFICA GENERALE
1 - Brandon Mcnulty (Rally UHC Cycling)
2 - Odd Christian Eiking (Wanty - Gobert Cycling Team) a 59"
3 - Giovanni Visconti (Neri Sottoli Selle Italia KTM) a 1'02

MAGLIE

  • Maglia Rossa e Gialla, leader della classifica generale, sponsorizzata dalla Regione Siciliana - Brandon Mcnulty (Rally UHC Cycling)
  • Maglia Arancione, leader della classifica a punti, sponsorizzata da NamedSport - Manuel Belletti (Androni Giocattoli - Sidermec)
  • Maglia Verde Pistacchio, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Cantine Cellario - Fausto Masnada (Androni Giocattoli - Sidermec)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata dall'Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo - citiesbreak.com - Brandon Mcnulty (Rally UHC Cycling)


Il vincitore di tappa e Maglia Rossa e Gialla, Brandon Mcnulty, subito dopo l'arrivo, ha dichiarato: “È stato incredibile, quando ho attaccato ho abbassato la testa e sono andato a tutto gas. Sono super felice! Non sono abituato a gareggiare in queste condizioni meteo ma sembra che io vada forte in questo tipo di situazioni e su questo tipo di terreno. Domani dovrò difendere la maglia.

Seguiranno le dichiarazioni della conferenza stampa e altri materiali.

#IlGiroDiSicilia

Foto Credit: LaPresse / Ferrari - Paolone

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Fabio De Pasquale
Portavoce presidente
Regione Siciliana

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