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- di Maria Teresa  Prestigiacomo -

Catania. Il Teatro Ambasciatori prepara la sua calza-spettacolo della Befana con i fiocchi. Il  musical del  6 gennaio 2018  in teatro fara' registrare, sicuramente, il tutto esaurito, presto, considerato che  ''si vestirà  Disney ''con un sorprendente e straordinario musical per tutte le età...o meglio per tutti coloro che amano e sognano Disney, con  i personaggi che hanno accompagnato la loro infanzia e l 'infanzia di milioni di bambini, nel mondo. Un cast d 'eccezione  che vede personaggi come Giovanni Cavallaro,  attore e co-regista con Nicotra e  una coreografa d'eccellenza: Federica Scuderi. Addetto Stampa il valente Lucio di Mauro, giornalista di punta  della Globus Television. 

Spettacolo da non perdere e da gustare con bimbi, nipoti, nonni e adulti che ancora custodiscono,  nel cuore, quell' animo pascolianamente  fanciullino, tale  da gioire ancora per le favole della nostra infanzia, griffate Disney.

In locandina, le info per le prenotazioni.

- di Marcello Crinò - 

Martedì 26 dicembre al Teatro Mandanici il consueto appuntamento di Santo Stefano per il “Gran Concerto di fine anno” con la Banda musicale Placido Mandanici diretta da Bartolo Stimolo. Un appuntamento che va avanti da diciotto anni. Inizialmente si svolgeva nel Teatro dei Salesiani, e adesso, per il secondo anno consecutivo, al Mandanici. Un programma sempre diverso, con tante innovazioni nelle scelte musicali, che ha di molto rinnovato il tradizionale repertorio della Banda grazie anche alla presenza tra gli strumentisti di tanti giovani che hanno frequentato, o frequentano, il Conservatorio.

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Al Mandanici, oltre la Banda, in realtà un’orchestra di fiati e percussioni, si sono avvicendati altri musicisti e cantanti, nel quadro della valorizzazione delle eccellenze del territorio portate avanti dal Mandanici.

La presentazione dei brani è stata curata come sempre da Rosanna Benevento, strumentista di flauto delle banda. Lo spettacolo è iniziato in maniera originale: tre zampognari con tanto di “zampogna a paru”, guidati da Antonio Putzu, un polistrumentista che tante volte abbiamo visto suonare in varie formazioni, sono scesi tra il pubblico, intonando “Tu scendi dalle stelle”, partendo dalla galleria alta, per raggiungere il palcoscenico dove si era già sistemata la banda.

Qui è stato suonato “l’Inno Nazionale” seguito dal pubblico in piedi. Il programma vero e proprio è iniziato con un brano dal film “Il postino” con Carmelo Giambò alla fisarmonica. E’ seguita la “Sinfonia” dai Vespri siciliani e il brano popolare “E vui durmiti ancora” con il tenore Andrea Casablanca.

Quest’anno alla banda si è aggregato l’ormai famoso coro Ouverture, diretto da Giovanni Mirabile, che ha proposto due brani: “Beata viscera” di Roberto Di Marino per coro a cappella e il “Magnificat” di Marco Frisina, con voce solista di Giusita Di Pietro.

A seguire il brano “Jalari”, scritto dal barcellonese Franco Puliafito, chiaro omaggio al parco realizzato dalla famiglia Pietrini sulle colline barcellonesi.

Antonio Putzu ha poi eseguito una “Melodia scozzese”, suonata con la Gaita galiziana elettronica (una variante della zampogna). La prima parte dello spettacolo si è chiusa con un brano originale per banda e voce recitante di Francesco Ferlazzo, intitolato “Il bambino e la guerra”. Un chiaro riferimento a quanto avviene continuamente in molte parti del mondo.

La seconda parte è iniziata con “The Prayers”, dal film La spada magica, cantata in inglese e italiano da Giusita Di Pietro e Andrea Casablanca.

Del celebre film “Il fantasma dell’Opera” sono stati proposti vari brani. E’ seguito “Torna a Surriento” con la voce solista di Andrea Casablanca, e dalla Forza del destino di Verdi Giusita di Pietro ha eseguito “Angeli”. Dall’Elisir d’amore di Donizetti Andrea Casablanca ha cantato “Una furtiva lacrima”. Antonio Putzu, assieme agli altri due suonatori di zampogna Tonino Cirina e Sebastiano Caliri,  ha intonato la “Pastorale messinese”, utilizzando anche il “friscaletto”. “Mambo Cristimas” è stato l’ultimo brano della serata, eseguito solo dalle percussioni.

A questo punto Nino Grasso, Presidente dell’associazione che fa capo alla Banda, ha portato i suoi saluti, invitando sul palco il padre salesiano Don Luigi Perrelli e il Sindaco Roberto Materia.

Per concludere in allegria il lungo concerto, durato oltre due ore, con un pubblico di circa settecento spettatori (la capienza del Mandanici è di quasi mille posti), la banda ha eseguito il “Brindisi” dalla Traviata di Giuseppe Verdi.

- di Maria Teresa Prestigiacomo - 

Taormina, Me. Il 27 dicembre continua la mostra dalla Galleria Gavri  & Boutique di Corso Umberto: la mostra internazionale si sposta a cinquanta metri presso la Grotta di Ulisse un noto ristorante dell’Ing Leonardo che ha sposato l’arte e la cultura in tandem con l’arte gastronomica, nel suo elegante ristorante che evoca miti e leggende antiche della Trinacria.

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I pittori seguenti esporranno le loro opere sino al 6 gennaio 2018: Angela Arcifa, stilista e pittrice iperrealista raffinata, con ospite d’eccezione e d’eccellenza Xante Battaglia di Milano, docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera, eccentrico pittore delle Madri arcaiche di Calabria, Simone Fichera con il suo Jazzista in rosso, rosso dell’energia della musica, della passione, dell’amore; ed ancora le messinesi Morena Meoni e Carmen Crisafulli; La Meoni , milanese ma messinese d’adozione, con il suo Autunno  a Parigi, di recente ilo 15 novembre premiata nella ville lumiére per la sua arte, nel corso della sua mostra a Saint Germain de Près; l ‘opera,  particolarmente coinvolgente, emotivamente, ispirata dall’Autunno parigino,  cela una  poesia sul retro dell’opera; ci sarà anche un’opera splendida di  Carmen Crisafulli, la  famosa pittrice messinese Naif, cara a Zavattini e nota a Messina per i ritratti ad importanti personaggi messinesi; inoltre,  Michele Patanè con le sue particolari creazioni sul papiro che cresce solo in Egitto, a Siracusa ed a Fiumefreddo e che rendono omaggio ad una Sicilia della memoria come quelle di Angela Vasta con i suoi splendidi paladini di Francia ( Angelica, Bradamante….) umanizzati dalla mano della valente artista già vincitrice del Primo Premio Mare Nostrum 2017 (Sala degli Specchi  della ex Provincia Regionale di Messina), Salvatore Privitera, artista notevolmente apprezzato dal docente di Brera Xante Battaglia,  si presenta con  un coinvolgente notturno  ed ancora la brasiliana Dayse Rodrigues che con l’Accademia Euromediterranea delle Arti è reduce da un tour che ha visto toccare Parigi, Bruxelles, Taormina Galleria Gavri, transita stasera al “La Grotta di Ulisse” dove si attendono numerosi turisti, in particolare per la notte di Capodanno; Rodrigues  mostra due opere che sono il riflesso del suo mondo brasileiro, ricco di colori sfavillanti resi  attraverso il genere astratto e nella massima sintesi ma con notevole efficacia; Antonella Tornello presenta un’opera Sottobosco in cui l’afflato con il divino si avverte attraverso luci ed ombre del bosco ed il rapporto intenso con la natura; Martina Di Dio  mostra, invece, due piccole opere che rendono omaggio alla Sicilia, attraverso colori funzionali a raccontare la magia del Mare Nostrum; inoltre, presenta un’opera che ha realizzato all’età di dieci anni, un vecchio  siciliano dal sorriso radioso…sotto i baffi “ imperiali”.   Ospite di riguardo il Conte Molino della Torre con il Barone Donato e gentile consorte che ringraziamo per la partecipazione all’evento: una serata conviviale con una frugale cena a base di pesce in cui ci si scambierà gli auguri per il nuovo anno anche con la coordinatrice delle modelle Enza Mignacca truccatrice d’eccezione delle modelle professioniste Carla Fresta ed Hajar Bellari e l emergente Alessia Cardines ed il modello professionista Luca La Rosa. Il Dr Gennaro Galdi vicepresidente dell’Accademia Euromediterranea delle Arti sarà presente all’evento, conviviale dell’Accademia Euromediterranea delle Arti. 

- di Marcello Crinò - 

Francesco Lanzellotti, giornalista e docente in pensione di materie letterarie nei licei, dopo avere scritto due volumi sul Liceo Classico “Luigi Valli” di Barcellona, si è imbarcato in una nuova avventura: una storia del Liceo Scientifico barcellonese. Tutti e tre i volumi sono stati pubblicati da Giambra Editori, ormai affermata casa editrice con sede a Terme Vigliatore, che in poco tempo ha realizzato un cospicuo catalogo di libri su argomenti legati al territorio.

Ricordiamo che Lanzellotti è stato l’artefice e direttore responsabile di “dalla A alla Z”, un mensile cittadino pubblicato dal 1984 al 1990, ha collaborato con la Gazzetta del Sud e RTP,  ed è autore di un libro dedicato alla rinascita dell’Oratorio Salesiano di Barcellona negli anni Cinquanta grazie alla figura di don Rodolfo Di Mauro.

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Lanzellotti, da bravo giornalista, indaga anche su aspetti poco conosciuti della nostra storia, o “microstoria” locale, una storia che si intreccia, come vedremo più avanti, con la storia nazionale.

Dopo il successo del primo volume sul Liceo Classico Luigi Valli, venne il secondo volume ad integrare il primo con altri documenti nel frattempo ritrovati nel fondo dei cassetti degli ex studenti e docenti. Si manifestò intanto la necessità di scrivere anche la storia dello Scientifico, che nacque nel 1959 da una costola del Classico grazie alla convergenza della volontà politica e della volontà scolastica, nelle figure del sindaco Carmelo Santalco e di Gaspare Caliri, Preside prima del Classico e poi dello Scientifico. Il primo anno la sede dello Scientifico, intitolato ad Enrico Medi nell’anno scolastico 1975/76, fu assieme al Classico nell’ex Convento dei Basiliani. L’anno dopo la sede fu spostata nell’antico Palazzo Nicolaci, in via Garibaldi, e da qui iniziò la travagliata odissea del Liceo, senza una sede stabile ma tante sedi frammentate nel tempo e nello spazio. Odissea durata fino ai giorni d’oggi con la sede nell’ex Palazzo della Cultura di S. Andrea, intitolato a Bartolo Cattafi, una struttura di proprietà della Provincia di Messina, che in tal modo ha messo da parte l’idea iniziale di farne un grande contenitore culturale con sale espositive, biblioteca, emeroteca e auditorium, l’unico che sostanzialmente ha funzionato in questi anni, assieme alle sale espositive. L’emeroteca, per esempio, intitolata ad Alberto Torre, non è stata mai avviata.

Lanzellotti, paragonando il Liceo all'imbarcazione di Ulisse alla disperata ricerca di Itaca, documenta le tappe essenziali del travagliato viaggio del Liceo Scientifico alla ricerca di una sede unica e stabile (che ancora oggi risulta solamente una chimera), e  distribuisce la materia in quattro immaginari "Itinerari di navigazione": 1) il Liceo Scientifico "Valli", dal 1959 al 1968; 2) l'autonomia, dal 1969 al 1983; 3) la sede "storica" di via San Vito, dal 1984 al 1996;  4) la metamorfosi, dal 1997 al 2016. Si sofferma, in particolare, sui travagliati anni del XXI secolo, durante i quali  il "Medi" è stato smembrato in succursali, ubicate in palazzi privati, con notevole sperpero di denaro pubblico. Come contraltare a tanta precarietà, la popolazione scolastica è andata costantemente a crescere, toccando il tetto delle 39 classi nell'anno scolastico 2011/12.

Grande spazio è dedicato agli studenti, alcuni dei quali (ecco l’intreccio con la storia nazionale) si sono distinti in vari modi. Intanto Daniele Biondo, che dopo la maturità andò a studiare psicologia a Roma, dove rimase, divenendo uno stimato psicoanalista, Socio della Società Psicoanalitica Italiana e autore di numerosi saggi; segue Giuliana Fugazzotto, etnomusicologa di fama internazionale, autrice di importanti studi sulla musica popolare, e sui rapporti musicali tra Sicilia e Stati Uniti. Due persone che conosciamo personalmente da tanto tempo, e il cui successo è pienamente meritato. Infine un personaggio molto noto per il suo atto di eroismo: il Maggiore Giuseppe La Rosa, morto in Afghanistan nel 2013 durante un attentato. Per salvare i suoi compagni sul mezzo blindato colpito da un ordigno non ha esitato a lanciarsi sulla bomba. A La Rosa è stato intitolato il Parco Urbano realizzato negli spazi dell’ex Stazione ferroviaria.

Infine voglio ricordare il primo studente della storia dello Scientifico scomparso prematuramente: Mario Citraro. Era mio compagno di classe (ho frequentato il primo anno per poi approdare all’Istituto d’arte di Milazzo, più congeniale ai miei interessi), ed è morto in un incidente ferroviario: assieme al cugino, anche lui compagno di classe, per abbreviare il percorso verso casa ha imboccato un viottolo che costeggiava la linea ferrata, ma un treno, transitando a forte velocità, li ha risucchiati nello spostamento d’aria. Il cugino ha riportato solo dei graffi, per Mario non c’è stato nulla da fare. Una triste vicenda che ha colpito profondamente la nostra classe e tutto l’Istituto.

Lanzellotti ha ritrovato gli articoli pubblicati sulla stampa locale di allora, portando alla ribalta un fatto ormai quasi dimenticato.

Il libro di Lanzellotti è stato presentato alla cittadinanza nell’Aula Magna del Liceo Classico il 15 dicembre, con una brillante e approfondita relazione tenuta da Raffaella Campo, mentre il 19 dello stesso mese è stato presentato agli studenti al Palacultura. In entrambe le presentazioni è stato presente l’autore, il Dirigente scolastico Domenica Pipitò (il 15) e il professore Claudio Rosanova (il 19).

-          Francesco Lanzellotti, Sognando Itaca. Breve storia del Liceo Scientifico di Barcellona Pozzo di Gotto, Giambra Editori, 2017.

- di Maria Teresa prestigiacomo - 

Messina. Un capannone industriale dismesso, triste e solitario che sarebbe andato in rovina, da qualche anno  é  tornato  a rivivere, attraverso l opera attenta e certosina della figlia di un imprenditore anche lei artista e creativa. Lo spazio si è  subito trasformato in un laboratorio attivo e creativo che ha visto e vede avvicendarsi centinaia di pittori che hanno interpretato i loro profondi messaggi attraverso l'arte del riciclo....le vecchie poltrone scampanellanti  e cigilanti di legno dei vecchi cinema ....e la scacchiera di bottiglie e persino ...accessori sanitari trasformati in oggetti d arte....bottiglie di plastica che reinterpretato la bellezza dei bracciali alla schiava degli antichi romani e in precedenza le uova d' artista....

Qualcuno dirà....ma è  arte,  questa? Certamente, i puristi dell' arte, del pennello e della tela resteranno sorpresi...ognuno resterà con i suoi dubbi amletici.  Pur sempre  ECOLAB è  uno spettacolo di creatività e follia creativa, UNA FUCINA DI IDEE SEMPRE IN PROGRESS, questo laboratorio di idee...da non perderne la visita!

 

 - Maria Teresa Prestigiacomo -

Catania. Il Teatro Massimo Bellini Catania in coproduzione conAGIMUS-NONSOLOCLASSICA

presso il TEATRO SANGIORGI   'TANGO MI VIDA' 14 gennaio ore 19

Non potrà essere perso questo appuntamento con il Tango con tangheiros straordinari che ci regaleranno uno spettacolo indimenticabile. Basti pensare che è lo stesso Teatro Massimo Bellini che con una cooproduzione

s'impegna e garantisce uno spettacolo che si annuncia nel segno dell'eccellenza.

botteghino Teatro Massimo Bellini tel 095 7306135  PREVENDITA ONLINE http://boxoffice.cpsmusic.com 

info e prenotazioni: 392 0889640  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  www.teatromassimobellini.it   www.iblaclassica.it

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