Login to your account

Username *
Password *
Remember Me
rfodale

rfodale

conferito alla poesia nr. 22:

“IL NASTRO DEL TEMPO” di Rosita Orifici Rabe di Messina

con la seguente motivazione: 

Momento di profonda intensità lirica,

restituito sulla pagina con un andamento

perfettamente musicale e con metafore molto suggestive.

 

--------------------------------- 

Insegnante ora in pensione dopo aver prestato servizio come educatrice nelle scuole materne. In campo editoriale ha esordito nel 1998 con il volume "Una maestra racconta", Asis Messina.

Nel 2001 ha dato alle stampe il testo "L'ABC della vita", Stampa di A. Trischitta.

Nel 2004 il terzo libro "Album di un'anima poeta" Ler Editrice; oggi si propone ai suoi lettori con un testo poetico dal titolo "Il volto dell'anima nella poesia" dalla Ler Editrice.

Opere che l'hanno portata in quota tra i contemporanei. Collabora con Centri Culturali quale componente degli stessi. Ha partecipato a numerosi Concorsi Letterari con notevole successo, ottenendo numerosi Premi, Menzioni e Segnalazioni, riscuotendo consensi dalle Giiurie e dalla Critica. E' inserita in tantissime Antologie Letterarie.

Via Boner n. 31 98121 Messina

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Arcidiocesi di Messina Lipari Santa Lucia del Mela

 

Chiesa Palatina e Gerosolimitana San Giovanni di Malta - San Placido e Compagni Martiri

 

Via San Giovanni di Malta n. 2 - 98121 Messina - 3404630651 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Con Ottobre ritornano nella Chiesa di San Giovanni di Malta i festeggiamenti autunnali in onore di San Placido e Compagni Martiri, Compatroni della Città e dell'Arcidiocesi di Messina, facendo memoria del loro estremo sacrificio avvenuto il 5 Ottobre del 541. Per l'occasione, in sinergia con il Gruppo San Placido, il Sovrano Militare Ordine di Malta e l'Associazione AURA, si è stilato un variegato programma di iniziative religiose e culturali per rendere omaggio e far conoscere sempre più la splendida figura di San Placido.
Le iniziative iniziano domani mattina, Sabato 1 Ottobre, con l'itinerario turistico-religioso "Sulle orme di San Placido" che ripercorrerà a piedi i luoghi legati al Martire Benedettino, partenza alle ore 10.00 dalla Chiesa del Sacro Cuore di Via Felice Bisazza.
Ma in particolare a partire alle ore 19.30 in occasione anche con le Giornate Nazionali dei Musei Ecclesiastici, l'Associazione Aura e il Museo del Tesoro di San Placido organizzano: "La Notte di San Placido". L'evento è promosso per valorizzare la splendida figura del Martire San Placido e il complesso monumentale di San Giovanni di Malta. Dalle 19.30 alle 24.00 si terranno visite guidate, proiezioni di alcuni documentari e degustazioni.

Il programma continua Domenica 2 Ottobre alle ore 17.30 con l'inizio del Solenne Triduo che vedrà nella prima giornata la presenza di Padre Fabio Cattafi, novello sacerdote della nostra Arcidiocesi. A seguire alle ore 19.30 verrà presentata una antica stampa del Martirio di San Placido, recentemente acquisita per il Museo del Tesoro di San Placido. Lunedì 3 Ottobre il triduo sarà presieduto da Mons. Cesare Di Pietro Rettore del Seminario Arcivescovile "San Pio X" di Messina. Martedì 4 Ottobre l'ultima giornata del triduo vedrà la presenza di Mons. Francesco La Camera Direttore dell'Ufficio Amministrativo della Curia di Messina. Al termine della celebrazione consegna del Premio "San Placido - Confartigianato Imprese Messina", giunto alla seconda edizione.
Nella giornata del 5 Ottobre alle 11.00 la Santa Messa e Supplica nel seicentesco Sacello delle Reliquie. Nel pomeriggio la solennità del Martirio di San Placido sarà presieduta eccezionalmente dal Sua Eminenza il Signor Cardinale Mons. Paolo Romeo Arcivescovo Emerito di Palermo. I canti della celebrazione verranno eseguiti dalla Corale Polifonica "G. P. da Palestrina" diretta dal Maestro Dario Pino. Al termine della liturgia a nome della Cittadinanza il Dott. Santino Morabito presidente della V Circoscrizione offrirà un cero votivo a San Placido.
Le celebrazione placidiane avranno una appendice Domenica 9 Ottobre alle ore 11 nella Chiesa di San Placido di Tremonti con la visita di una reliquia del Martire e Santa Messa presieduta da Mons. Angelo Oteri e Mercoledì 12 Ottobre con l'Ottava della Festa con Santa Messa ed Adorazione Eucaristica alle ore 18.00 alla presenza di Mons. Già Tavilla e di una rappresentanza dell'Unione Cattolica Stampa Italiana che rinnoverà l'omaggio al suo antico protettore.
 
 

 
Il Rettore
Mons. Angelo Oteri 


Placido nacque a Roma nel 515, dalla nobile ed antica famiglia degli Anicii, da Tertullo e dalla messinese Faustina. Primo di quattro fratelli, fu introdotto in tenera età, insieme a Mauro, nel cenobio di Subiaco ove Benedetto da Norcia aveva iniziato la sua opera monastica. La tradizione vuole che Placido, ormai formato ed ordinaunto Abate, fosse inviato a Messina a fondare il primo monastero benedettino di Sicilia. In riva allo Stretto, subirà il martirio il 5 ottobre del 541 insieme alla sorella Flavia, ai fratelli Eutichio e Vittorino e a circa trenta monaci, che, insieme con lui, abitavano il monastero di San Giovanni, alla foce del torrente Boccetta. Il culto a San Placido e Compagni Martiri ebbe un suo rinnovato fervore con il ritrovamento a Messina delle loro reliquie, il 4 agosto 1588, in occasione di lavori di restauro intrapresi dall’Ordine di Malta alla Chiesa di San Giovanni di Malta, ove ancora oggi si conservano. La sentita devozione al Martire, autorizzata da apposita Bolla di Sisto V, fu costantemente sostenuta e difesa per secoli dal Sovrano Militare Ordine di Malta, dal Senato di Messina e dall’Arciconfraternita di San Placido.
Narrano gli storici del tempo che il 4 agosto 1588 nelle fondamenta di questo secolare luogo di culto furono ritrovate le insigni reliquie di San Placido, della sorella Flavia, dei fratelli Eutichio e Vittorino e di circa trenta monaci, trucidati il 5 ottobre del 541 da pirati capitani da Mamuka in odio alla Fede di Cristo. Rimosso il sarcofago marmoreo, che custodiva i resti mortali dei quattro fratelli Martiri, scaturì una fonte d’acqua che al solo contatto produsse numerosi prodigi. Nell’Archivio Segreto Vaticano si conserva un lungo e dettagliato elenco, con relative testimonianze giurate, dei numerosi miracoli operati dal Signore per intercessione di San Placido e Compagni Martiri al solo contatto con queste prodigiose acque. Si tramanda che anche lo stesso celebre pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio nel 1608 fu testimone della resurrezione di un giovane al solo contatto dell’acqua di San Placido e che volle eternare questo miracolo nel celebre dipinto dei Crociferi, oggi al Museo Regionale. Ricostruito il nuovo tempio di San Giovani ad opera del Sovrano Militare Ordine di Malta, che qui aveva la sede del Gran Priorato di Sicilia, l’antica Arciconfraternita di San Placido creò negli ambienti ipogeici una Chiesa ove fu lasciata a vista la miracolosa sorgente e, fino al terremoto del 1908, ogni anno il 4 agosto e il 5 ottobre veniva distribuita ai fedeli quest’acqua mediante un apposita coppa argentea con al centro una statuina di San Placido, che ancora oggi si conserva nel Museo del Tesoro di San Placido. Dopo il terremoto del 1908, restaurato ciò che rimaneva dell’antico complesso monumentale di San Giovanni di Malta, a metà Novecento il Rettore del tempo e la Compagnia di San Placido, con il supporto dell’Ufficio Tecnico Comunale, fecero scavare questo pozzo che intercettò l’antica Sorgente di San Placido in modo che ancora oggi, a memoria del ritrovamento delle insigni reliquie dei Santi Martiri, è possibile usufruire di questa preziosa acqua.
È considerato santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa ed è festeggiato da entrambe il 5 ottobre.
Le sue reliquie sono conservate nella chiesa di san Giovanni di Malta - San Placido e Compagni Martiri a Messina, all'interno di un antico sacello fatto realizzare nel 1616 dal Senato della Città dopo il ritrovamento del 4 agosto 1558. Altre reliquie del santo sono custodite a Poggio Imperiale (FG), a Biancavilla, in provincia di Catania, a Castel di Lucio (ME) a Seminara (RC) e a Ceriana, in provincia di Imperia.
San Placido è patrono di Messina assieme alla Madonna della Lettera, dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, di Biancavilla (CT) e Poggio Imperiale(FG). Compatrono, di Castel di Lucio (ME) e di Montecarotto (AN). È anche il protettore dei novizi benedettini.

 
 
 

 
 



Chi è FILIPPO MICALE, tenore che si è esibito a Taormina, sere fa, in un recital straordinario, al Cine Teatro Olimpia?

Nato a Catania, inizia i primi studi di bel canto con il Tenore Salvatore Fisichella e contemporaneamente affianca allo studio del canto quello del pianoforte. In seguito, dopo essersi trasferito a Verona, studia con il Baritono Maurizio Scarfeo e successivamente si perfeziona con il Mezzosoprano Adriana Lazzarini e il Tenore Vittorio Pellegrino. Promettente allievo del Mezzosoprano è vincitore e anche finalista di importanti Concorsi Internazionali lirici quali; Il Concorso Internazionale Lirico “Ismaele Voltolini” (Mantova), Concorso Internazionale Lirico Anselmo Colzani (Budrio, Bologna), attraverso il quale è stato selezionato,come vincitore assoluto, per il ruolo di Cassio nell’Otello di G. Verdi presso il Teatro Consorziale in collaborazione con il Teatro Comunale di Bologna; il Concorso Lirico Internazionale Martinelli Pertile (Montagnana, Padova) dal quale scaturì l’ ingaggio per il Gran Galà Lirico dedicato alla memoria di Beniamino Gigli nel 50° Anniversario della sua scomparsa e il Concorso Internazionale di canto lirico "Città di Ercolano" per la canzone napoletana classica. Nel 2001, il comitato organizzatore “Giuseppe Lugo”, in collaborazione con l’Ente Arena di Verona, gli conferisce il premio “Giuseppe Lugo” come giovane talento, esibendosi con Artisti di fama internazionale quali il Soprano Alida Ferrarini e il Baritono Alberto Gazale; è sua un’esibizione, in occasione della VI Edizione del Premio Maria Zamboni d’Oro, conferito al Soprano Stefania Bonfadelli. Con l’inizio del nuovo millennio, in Provincia di Padova, presso il Teatro Filarmonico di Piove di Sacco, fa il suo primo debutto in Tosca nei panni di Mario Cavaradossi e negli anni a susseguirsi debuttaruoli quali Macduff (Macbeth), Manrico (Trovatore), Oronte (I Lombardi alla prima crociata), Riccardo (Un ballo in maschera)al Theather Hof e al Theather Ulm, Germania.Il timbro vocale lo portano a spingersi anche nel repertorio post-belcantistico e verista, nel 2009debutta in Cavalleria Rusticana (Turiddu) e il Tabarro (Luigi) presso il Theater Pforzheim.

Quali Premi prestigiosi le sono stati conferiti?

Il Premio “MARE NOSTRUM” per il talento, cultura e l’impegno sociale e artistico dei siciliani al mondo. Nel 2014, Premio“POSIDONE D’ARGENTO” diretto e condotto dal noto giornalista RAI Nino Graziano Luca e assieme ad importanti personaggi quali l'astronauta Luca Parmitano, il giornalista Pierluigi Vercesi, Craig Warwick, Elisa d’Ospina e Marina Nalesso; nel 2015, il premio alla Carriera “IDA PRESTI” assieme al Prof. Domenico Meo, noto musicologo e studioso di VincenzoBellini; il premio “LAPILLO D’ARGENTO” assieme ai celebri attori, tra i quali Sebastiano Somma e Lando Buzzanca.

Altre sue esibizioni significative?

Innumerevoli sono i miei concerti e i miei interventi presso importanti Associazioni, Teatri, Accademie Liriche Italiane ed estere; tra i più importanti ricordiamo l’Associazione Ester Mazzoleni di Palermo, Il Circolo Zenatello, il Teatro Filarmonico, il Circolo Ufficiali di CastelVecchio di Verona; Nel 2015, debutto nella Baronessa di Carini di Giuseppe Mulè nel ruolo protagonista di Ludovigo Vernagalli, al Festival Internazionale Nebrodi in Canto, in collaborazione con il dipartimento di musicologia dell’Università di Parigi e la regia del Prof. Carmelo Agnello. Nello stesso anno, sono protagonista al Teatro Greco di Siracusa nel Puccini Verdi Galàe allaVII e VIII Edizione del Festival Belliniano, presso il Teatro Antico di Taormina, fondato e diretto dal Regista Enrico Castiglione. Nel 2016, debutto, in diretta televisiva mondiale, nel ruolo del Principe Yamadori nella Madama Butterfly, presso il Teatro Antico di Taormina con la regia di Enrico Castiglione; Teatro Olimpia di Taormina nella rassegna del Bellini Festival ; presso il Museo d’Arte Italiana in Cina (Běijīng), in Tournée al Festival Internazionale della lirica di Pingtung City in collaborazione con le Università di Feng-Chia University e diMingdau a Taiwan;al Gran Galà di Capodanno in Grecia (Trikala) presso l’Aristoteleio Odeio. Sono stato diretto e accompagnato da Maestri di fama internazionalee tra i più importanti ricorda, Daniele Petralia, Milo Longo, Andrea Albertin, Carlo Palleschi, Leonardo Marzaglia, Giovanni Pelliccia, Julian Kovatchev, Myron Michailidiscon, grandi successi di pubblico e di critica.

Due giovani eccellenze messinesi hanno ricevuto ad Amsterdam, il 19 settembre scorso, il prestigioso riconoscimento “Junior Scientific Award”, istituito dalla Complex System Society per premiare i migliori 100 giovani impegnati nella ricerca scientifica, nell’ambito della scienza complessa e dei campi correlati, per gli eccezionali risultati scientifici ottenuti dopo il completamento del Dottorato di Ricerca.

I premi scientifici per la categoria Junior sono stati assegnati a Manlio De Domenico ed Emilio Ferrara, ex studenti liceali ad indirizzo scientifico della nostra città.

Manlio De Domenico, che ha studiato e si è diplomato presso il Liceo Scientifico “Seguenza”, ha al suo attivo un grande numero di importanti contributi nel campo delle reti multistrato, tra cui lavori pionieristici sulla loro formulazione matematica attraverso le rappresentazioni tensoriali e sullo sviluppo di un algoritmo di visualizzazione, ma anche sulla loro applicazione allo studio di diversi ambiti quali la mobilità umana, la diffusione delle epidemie o la bibliometria.

Emilio Ferrara è uno dei giovani ricercatori più attivi e di successo nel campo delle scienze sociali computazionali. Le sue opere comprendono la progettazione e l'applicazione di modelli innovativi di network-science, algoritmi e strumenti per lo studio dei fenomeni che si verificano in grandi sistemi tecno-sociali dinamici. Essi hanno migliorato la nostra comprensione della struttura di grandi social network online e le dinamiche di diffusione delle informazioni. Ha esplorato fenomeni sociali online (proteste, dicerie, etc.), con applicazioni di modelli di previsione di comportamenti individuali, e ha studiato la caratterizzazione della diffusione di informazioni e la criminalità informatica.

 (comunicato  della Preside del Liceo  Seguenza, Prof. Lilia Leonardi)

IMG 1321

- di Silvana Foti -

 Al tavolo dei relatori, il dott. Gery Villaroel, famoso scrittore, l’autore l’ing. Achille Baratta, il cantautore Gianni Argurio, coordinati e presentati dalla dott.ssa Titti Crisafulli. L’ambiente fin dall’ingresso profumava d’arte, di quella che non passa inosservata per i colori, per lo stile pittorico, per la passione che alcuni giovani artisti hanno offerto agli occhi degli intervenuti.

La collettiva di pittori, realizzata dall’associazione culturale Studio d’arte l’Etoile , presieduta dalla grande artista internazionale Dott.ssa N. Titti Crisafulli, ha dato la possibilità a giovani e meno giovani artisti di esporre le loro opere. E così Angela Alibrandi, Angela Andò, Angelo Copia, Titti Crisafulli, Miriam Donato, Aldobrando, Giacomo Forestieri, Patrizia Lo Re, Morena Meoni, Margot Rita Puliafito, Flavia Ramires, Franca Scolari Papalia, Angela Viola, Pasquale Mazzullo hanno fatto bella mostra di sé con opere che non hanno nulla da invidiare ai grandi nomi conosciuti in questo mondo artistico.La manifestazione coordinata e condotta da Titti Crisafulli, ha reso omaggio alla nostra Sicilia, dove nel volume “L’isola di cosi di Diu” scritto dall’Ing. Achille Baratta si parla delle sue moltissime Chiese , di incontri dell’autore con luoghi mistici e religiosi, che hanno lasciato nel suo cuore ricordi indelebili. Il suo hobby era appunto visitare le chiese ovunque si recasse.

Il volume contiene anche delle poesie in dialetto, dove la musicalità, la rima, quel parlare un po’ arcaico, carpisce l’ attenzione del lettore.IMG 1329

E così anche il teatro riesce a mostrare il suo lato migliore con l’ingresso di tre personaggi il Padre Eterno, Maria e l’Angelo Gabriele che hanno recitato, personificandoli anche con abiti dagli stessi realizzati, una bellissima poesia tratta dal volume ,che ha narrato la storia della incarnazione del Verbo Eterno nel grembo di Maria. Bravissimi gli attori Pippo Castorina, attore, regista, scrittore, Foti Silvana, poetessa, attrice, il piccolo ma già grande attore ,per avere al suo attivo partecipazioni a varie commedie teatrali, Filippo Scarfì.

Anche la musica ha intrattenuto l’affollato salone delle bandiere, il cantautore Gianni Argurio con la sua immancabile amica chitarra, ha cantato dal suo vasto repertorio, alcune canzoni in dialetto messinese.

Applaudita in particolare quella dedicata alla Madonna della Lettera, patrona della città di Messina, densa di profondo sentimento per la propria città.

La Finestra sull’arte si è chiusa con la consegna di attestati di partecipazione a tutti gli artisti e di fiori agli attori.

14446142 1120773148004817 1315523588219870128 n 

Insegnante di storia dell'arte, il Prof. Pantano ha dedicato molti anni della sua attività di studio al megalitismo. Risulta essere inoltre che gli studi di Paul Devins, Ignazio Burgio e Alessandro Musco riprendono quelli effettuati già negli anni '70 dal prof. Pantano.

Niente di meglio quindi per gli oltre cinquanta artisti e poeti siciliani, in prevalenza messinesi, dell’essere guidati dalla figura eminente del professore Gaetano Pantano per le vie del borgo ad ammirare le facciate in stile barocco e le chiese di Santa Caterina e dello Spirito Santo. L’Asas, infatti intende, come segno di ringraziamento, organizzare a partire dal prossimo autunno un convegno in cui dare un giusto riconoscimento al prof. Pantano per il suo operato. Importante per i soci anche la presenza e collaborazione del concittadino montalbanese dott. Giovanni Albano che come appassionato di Storia medioevale ha spiegato ai partecipanti la storia dei luoghi, dalla chiesa di San 14462977 1120776728004459 3396647798177305467 nDomenico affiancata all’ex convento dei Frati domenicani, oggi sede del Comune, alla Basil14492487 10207005223193334 5592695856337106691 nica e al Castello svevo-aragonese dove nel pomeriggio, nella sala Convegni, si è svolto il Recital poetico Asas “Tra Arte Scienza e Natura”. Nell’occasione il sindaco Filippo Taranto è stato insignito dal partecipante al Raduno Asas, prof. Domenico Venuti del Premio internazionale D.V. Gullielmi Sakespeare. Per il primo anno è stato consegnato dalla presidente Asas Flavia Vizzari, il PREMIO alla MIGLIORE RECITAZIONE ottenuto dalla poetessa Ruslana Kastusik. Importanti progetti di collaborazione per l’Arte e la cultura siciliana si sono sviluppati con la partecipazione all’evento e la disponibilità anche, dei presidenti delle associazioni culturali siciliane ARS VIVENDI del prof. Vito Natoli e Teatro-Cultura SICILIA MIA del prof. Girolamo Squatrito. Brillante è stata anche l’esecuzione dell’artista Antonella Gargano che ha realizzato una performance di danza coadiuvata musicalmente dal dott. Albano al pianoforte e dal poeta Pier Paolo La Spina.

Le immagini del raduno al Sito: (www.associazioneasas.jimdo.com)

 

IMG 5776

- Giuseppe RANDO -

  Dal belvedere di Sambuca, guardandomi attorno e facendo un giro su me stesso, ho goduto la più alta, ampia, circolare - e tuttavia solida, stabile – visione del mondo che mi sia mai capitato di esperire: un vero miracolo, innescato dalla singolarità-unicità del luogo in cui mi trovavo con i colleghi dell’Associazione “Archimede”: una cittadina araba (già Zabuth) sul declivio di un colle incastonato tra le tre province estreme di Agrigento, Trapani e Palermo. Vigne. Vino. Cantine. Antichi reperti greci. Chiese medievali e palazzi barocchi. Ah! Sicilia.

Ho pensato, per immediato trapasso, a Pirandello, all’agrigentino Luigi Pirandello che potrebbe essere asceso (è il caso di dirlo) sul belvedere di Sambuca, non molto distante, invero, da Agrigento, ancorché io non ne abbia alcun riscontro testuale. E ho creduto di trovare, per fulminea intuizione, una conferma dell’idea che mi sono fatta della sua genialità e della sua modernità assoluta. Tra parentesi: Luigi Pirandello mi è sempre apparso come il primo uomo moderno a maturare, con Nietzsche, una visione circolare, policentrica – non condizionata da visioni unilaterali (siano esse di natura etica, estetica, religiosa, politica) – del mondo: un precursore del Relativismo, dell’Ermeneutica, di Heidegger; un intellettuale innamorato, come i due tedeschi, della naturalità dell’Essere, avverso, come loro, alla modernità della tecnica e incline, per paradossale abbaglio, a dare credito, come Heidegger, a un famigerato dittatore della Destra – Hitler, per il tedesco; Mussolini, per il siciliano – quale difensore (del tutto improbabile, invero) della natura contro la tecnica. Da qui: Canta l’epistola, Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Così è (se vi pare), Uno, nessuno e centomila, Il fu Mattia Pascal e i drammi, i romanzi, le novelle e le poesie di un uomo, la cui sicilianità non rende indebito l’orgoglio di essere siciliani.

E intanto passeggiavamo per le vie di Sambuca: i quartieri saraceni con le stradine strette tra due file di case contrapposte, che sembrano fatte per baciarsi; vi crescono talora, aggrappate ai vecchi muri screpolati, fresche piante rampicanti; brilla, là in mezzo, la facciata di una casa tunisina rivestita da mattonelle policrome; poi una chiesa matrice medievale, appoggiata a una torre normanna, e un palazzo nobiliare di stampo barocco; più giù, una modernissima cantina dove si producono – e si delibano, per l’occasione – vini rinomati: Sirah, Grillo, Nero d’Avola … . Ah! Sicilia.

Mentre degustavo, mi pareva di avvertire, forse per effetto dell’alcool etilico, tutti i colori, gli odori, i sapori della nostra terra, e mi appariva chiara, come non mai, la oggettiva distanza culturale, ambientale, psicologica, linguistica dell’Isola dal “continente”; commisuravo peraltro la sagacia dei siciliani occidentali, che non lasciano un palmo di terra incoltivato, che producono ottimo vino e lo vendono in tutta Italia e in Europa, che sfruttano egregiamente sul piano turistico i loro beni culturali, senza farsi ingannare dalle sirene dell’industrializzazione più o meno selvaggia; pensavo pure ai nostri atavici difetti (alle mafie, al nostro qualunquismo politico) e, per converso, ai perduranti pregiudizi di certi settentrionali nei nostri confronti. Da qui un salto, forse per effetto dell’aumentato tasso di alcool etilico, all’incomprensione assoluta di Benedetto Croce per Luigi Pirandello: non poteva, invero, essere diversamente, dacché il filosofo neoidealista era vittima del suo astratto “teorema estetico” (poesia come «intuizione pura»; «poesia e non-poesia», filosofia, scienza, religione, psicologia, politica, bollate come «allotrie» alla poesia) e l’agrigentino, che dai teoremi di qualsiasi natura rifuggiva come dalla peste, sembrava fatto apposta, per negare il principale assunto “separatista” (nessun contatto tra poesia e filosofia) di quello. Ma il tempo – mi dicevo - è giudice giusto: oggi Pirandello è, all over the world, uno dei più grandi scrittori del Novecento (i suoi drammi si rappresentano, con successo, anche in Lituania e in Sud Africa) e del critico – non dico del filosofo e dello storiografo – Benedetto Croce, che non capì Pirandello ma nemmeno Dante, Leopardi, Manzoni, Pascoli, nessuno sente più il bisogno.

Ma che pensieri circolari (e velocissimi) si fanno a Sambuca! Dovremmo recarcisi tutti almeno una volta l’anno.                

IMG 5763 

 

Calendario

« Novembre 2024 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30