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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Barcellona Pozzo di Gotto, Me. Sarà l'“Ennio Morricone Tribute”, grande omaggio all'indimenticato genio del’900 musicale italiano, ad inaugurare, sabato 12 febbraio 2022 alle ore 21,00, la stagione del Teatro Placido Mandanici, che si comporrà di dieci eventi di valore e che comprende tutte le arti: dalla lirica al balletto, dalla prosa alla classica, dalle colonne sonore al pop d'autore, senza tralasciare lo spettacolo brillante.

In un periodo particolarmente complesso come quello che stiamo attraversando da due anni a questa parte, l'Amministrazione Comunale - con l'impegno in prima persona del Sindaco Pinuccio Calabrò e del suo Esperto per la valorizzazione del teatro Alberto Munafò Siragusa –, ha voluto sostenere con forza la stagione teatrale, riconoscendo alla cultura e alla bellezza il ruolo di perno attorno al quale ruota la vita di una comunità che possa dirsi civile ed avanzata e onorando anche tutti gli impegni assunti dalla precedente Amministrazione.

Il grande evento di apertura vedrà schierati sul palcoscenico l'Orchestra Filarmonica della Calabriail Coro Lirico Siciliano e il soprano Maria Francesca Mazzàra, diretti dal Maestro Filippo Arlia; il Maestro del Coro sarà Francesco Costa e la regia, il disegno luci e le immagini saranno curati da Claudio Mantegna.

La stagione proseguirà, per la sezione prosa, venerdì 4 marzo, con Stay Hungry, di e con Angelo Campolo; venerdì 11 marzo con Antonello Costa protagonista di Extra light, uno spettacolo “leggero, anzi leggerissimo”, per rimarcare l'importanza di ritornare a ridere anche sull'attuale momento storico; “Nuie' simm'e' d'o' sud”sabato 7 maggio, con Marisa Laurito e sabato 26 novembre Diamoci del tu, di Norm Foster, con Gaia De Laurentiis e Pietro Longhi per la regia di Enrico Maria Lamanna.

Per la sezione musica spazio alla classica con il concerto sinfonico di sabato 23 aprile, che vedrà la partecipazione dell'Orchestra d'Archi dell'Istituto Corelli di Messina, e alla musica leggera d'autore con il gruppo storico di artisti siciliani, Lello Analfino e Tinturia, che, dopo la pausa estiva, sabato 15 ottobre, infiammeranno la sala del maggiore teatro cittadino.

Sabato 19 marzo, invece, spazio alla grande danza con il balletto Carmen, su musiche di Georges Bizet, a cura del Balletto di Milano e non poteva mancare, per la prima volta, una finestra sulla grande tradizione operistica italiana: sabato 21 maggio potremo assistere alla messinscena in prima esecuzione in Sicilia della storica Aida di Giuseppe Verdi, nel sontuoso allestimento che prevede scene e costumi di Franco Zeffirelli e grande chiusura di stagione sabato 17 dicembre con Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni per celebrare il centenario della morte di Giovanni Verga (1922-2022).

Preziosa chicca della stagione 2022, sarà il debutto della Piccola Stagione del Foyer, una rassegna di 8 eventi musicali che prevedono la partecipazione di importanti artisti del panorama regionale, coordinata da Annamaria Puliafito.

- di Maria Teresa Prestigiacomo -


Taormina,Me. Un Festival internazionale della cultura e del libro che si è  imposto brillantemente, negli anni, con personaggi che sono gia nella grande Storia della Letteratura Italiana e Straniera Contemporanea. Un elenco lunghissimo di brillanti penne della Letteratura mondiale che si sono avvicendati attraverso la ricerca, l' impegno continuo e costante della ideatrice del Festival Antonella Ferrara.

Un Festival  che ogni anno attendiamo anche per i suoi illustri personaggi del monfo dello spettacolo che fanno da contorno, si fa per dire, protagonisti anch' essi  del Festival Taobuk al Teatro Antico di Taormina:basti ricordare Noa ed abbiamo detto tutto su un appuntamento da non perdere con lo spettacolo ma in particolar modo  con gli scrittori  piu rappresentativi del mondo, scrittori  dai quali raccoglieremo emozioni, ulteriori indizi per conoscere quegli input che hanno determinato la nascita dei loro romanzi.

- Di Giuseppe Messina -                      

   È veramente un colpo violento, dopo Gianni Biondo, Nino Gentile, Masino Aricò ed altri, ancora uno, un altro caro amico artista se ne va lasciando un incolmabile vuoto. Proprio come un improvviso tuono nel cuore della notte che ci sveglia dal riposante sonno e ci fa scoprire che il caro Lio Sottile non è più di questo mondo. Egli aveva frequentato l’università di Palermo, era architetto e docente di materie artistiche, ma anche pittore e scultore. Era una persona umile, generosa, disponibile, gioviale e di buona compagnia. Non sembra vero che non ci sia più, ma di lui resta l’impronta del suo passaggio: un archivio personale di opere d’arte, ma anche pale d’altare in diverse chiese ed opere bronzee in spazi pubblici.

   Con Lio Sottile ci eravamo contattati il giorno 1 di gennaio scorso per farci vicendevolmente gli auguri di compleanno e per il nuovo anno. Nulla che potesse fare immaginare che a poca distanza di tempo ci avrebbe lasciati.

LIO SOTTILE ALLOPERA

   Con Lio c’era una stima reciproca eccezionale, tant’è che, insieme, abbiamo vissuto tante avventure artistiche, abbiamo condiviso, da sempre, la passione per la pittura e la scultura classica, pur non disdegnando di cimentarci nell’arte concettuale e d’avanguardia. Non potrei dimenticare che in occasione della pubblicazione del mio poema “La leggenda di Omero”, essendo molto impegnato, non ho potuto realizzare da me le illustrazioni com’era mio desiderio, per tanto ho pensato di ricorrere alla professionalità di un altro artista. La scelta d’obbligo e caduta su un vecchio caro amico, un professionista da me sempre stimato, per la sua seria, costante capacità di ricerca laboriosa in materia di stile e tecnica. Conoscevo Lio Sottile da decenni e non ci univa soltanto la pittura e la scultura, la nostra era veramente una grande amicizia. Non ignoravo la sua paziente, pignola attenzione nello studio dell’anatomia del corpo umano e delle cose in generale. Desideravo che fosse lui a realizzare le illustrazioni della mia opera letteraria, e lui ha accettato, senza nessuna remora, quando gli ho fatto la proposta.

   Ci siamo ritrovati, per diverse sere, seduti davanti al camino in casa mia a leggere il poema, per avere un’idea completa del lavoro che si stava affrontando. Lio, ha intuito immediatamente qual’era il mio desiderio, tanto è vero che ha incominciato subito a schizzare, di getto e ha creato delle immagini istantanee, limpide, con un disegno veloce, intanto che io leggevo. Poi, quei bozzetti sono diventati acquerelli e quindi illustrazioni del mio libro i cui originali sono stati esposti ovunque è stato presentato il poema e che avranno sempre un posto d’onore all’interno del mio “Oikos Museion”.

   Adesso a lui va il mio affettuoso pensiero e l’abbraccio fraterno ai suoi cari.

  

Sabato 5  febbraio alle ore 10 presso il Centro Buon Pastore di Via Calvi(accanto Cavalcavia) si terrà la conferenza stampa di presentazione della Giornata di Raccolta del Farmaco che si svolgerà dall'8 al 14 febbraio nelle farmacie aderenti , a supporto della povertà sanitaria amplificata dalla pandemia.

L'evento organizzato da Terra di Gesù Onlus e Banco Farmaceutico vedrà la partecipazione di Federfarma,Ordine dei Medici,Ordine dei Farmacisti e delle tante associazioni che

sostengono il progetto.

La vicenda del parco Aldo Moro ,nel dimenticatoio del palazzo comunale per oltre mezzo secolo , oggi alla ribalta, ha scatenato la polemica tra la attuale e la vecchia Amministrazione : legittimamente la Giunta De Luca

rivendica il merito di avere restituito il bene alla città. attraverso lo studio approfondito delle norme e delle procedure che governano gli investimenti pubblici ,operazione mai messa in atto dai predecessori che ,al contrario , non avendo una chiara cognizione di normative e procedure ,nel 2017 sottoscrissero un accordo " capestro" che si e ' rivelato un bluff ( solo 7 giorni di apertura ) .

Foto Carlotta 2022

Ebbene ,allo scopo di oscurare la proficua attività messa in campo per raggiungere l’obiettivo, i   nostalgici seguaci della Amministrazione Accorinti osano qualificare " modifica migliorativa " una operazione di alto profilo tecnico amministrativo , invocando , strumentalmente ,la presunta continuità amministrativa …..SIC!

Ma la protervia e la povertà assoluta di argomenti da opporre, attraversa anche il galateo ! Udite ! udite! Viene qualificata mancanza di “fair play “la legittima reazione di controparte da cui emerge la mancanza di onestà intellettuale, in sostanza,la mistificazione della realtà dei fatti.

Cari accorintiani il TIBET , immutabile, vi aspetta

Carmelo Cascio

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. L' Assofante Messina  rende Onore al Presidente della Repubblica, oggi 29 gennaio 2022. Riportiamo, integralmente, le parole del presidente Assofante Sez Messina, prof. Domenico Venuti Consigliere Nazionale: "Rendiamo ONORI AL Presidente Sergio Mattarella eletto con  il piu' ampio  plebiscito dal Parlamento Italiano  Con una  maggioranza assoluta con 759 VOTI  Fatto straordinario che si ricordi nella  storia  della Repubblica Italiana. Siamo certi che il SUO MODO di procedere sara'  volto a dare altissimi apporti ai valori e principi  fondamentalii   dei Diritti dell'Uomo, della  Giustizia, della  Liberta' .... nella certezza che il Suo elevato  motus operandi   dara' apporti preziosi all'Italia nelle relazioni europee ed internazionali La nostra AssoFante di Messina certa che il Presidente  Sergio Mattarella fermamente credente nei valori della  Patria, ha desistito alla rinunzia della Sua Presidenza, per essere presente con il Popolo italiano considerato il difficile momento sanitario ed economico e sociale..La Nostra ANF di  Messina e interpretando il pensiero dei componenti della Nostra Istituzione di Messina, Citta'd'Europa valorosa  citta' del Risorgimento italiano e dei nostri dell'isola   componenti  sente di ringraziare  e Manifestare gli  auspici migliori al Presidente Mattarella che terremo presente sempre in tutti i momenti della nostra Vita sociale e culturale nel ricordo e  rispetto  man Messina dei nostri eroi caduti di ieri e di oggi.   IL Presidente  et Consigliere onorario per la la Regione Sicilia  Domenico Venuti

- Intervista di Rosario Fodale e redazione -

   Non è la prima volta che ci rechiamo all’“Oikos Museion” di Barcellona Pozzo di Gotto ovvero la Casa Museo dell’artista Giuseppe Messina ed è come se non ci fossimo mai stati perché troviamo sempre delle novità che ci sorprendono.      Avevamo avuto sentore della sua recente creazione di straordinaria portata e non abbiamo resistiti di andare a vedere di persona. È stato emozionante il momento in cui ci siamo trovati di fronte la sua eccezionale realizzazione: un libro, ma non un normale volume come siamo abituati a vederne tanti: un monumentale libro misurante cm 56 X 76 con copertina lignea rivestita con pelle di vitello sormontata di un altorilievo in bronzo di cm 40 X 50 dal peso di 25 kg. Impresse sopra una placca di bronzo si possono leggere due frasi una in italiano e l’altra in latino “Imbarcato all’alba”, titolo di un suo poema e “Artes meae per unum vestigium” (le mie arti per un unico progetto). Un’opera meravigliosa di 140 pagine, fogli in tela, riproducenti 32 opere pittoriche ed il suddetto poema, con l’aggiunta di una nota dell’autore che spiega i motivi della stessa realizzazione, della biografia redatta dalla professoressa Maria Torre che, oltre al Prof. Nino Bellinvia, si occupa da tempo di Giuseppe Messina nonché impreziosita dalla presentazione di Melo Freni, già giornalista per 35 anni alla RAI -TV, redattore culturale e conduttore di pregevoli programmi e poi redattore capo del TG1, autore di diversi romanzi, raccolte poetiche e saggi letterari (da ricordare che tra l’altro è inserito fra i 50 poeti del ’900 italiano scelti da Glauco Cambon e Antonio Illiano per il “Dizionario delle Biografie Letterarie”, edito dalle Università di Detroit e Londra).

FOTO COL TAVOLO DEI GIORNALI

 

   Spinti dalla curiosità, oltre la voglia di rendere pubblico un tale eccezionale evento culturale, abbiamo inteso rivolgere qualche domanda direttamente all’autore che, gentilmente, ha risposto.

   Domanda: Maestro Messina, proprio perché siamo stati positivamente impressionati dalla sua monumentale opera, abbiamo la curiosità di conoscere quali sono stati i motivi che l’hanno spinta a realizzare una creazione tanto originale e complessa che, certamente, avrà richiesto non soltanto del tempo, ma un impegno particolare. Vuole raccontarci un po’ il percorso per arrivare alla sua  realizzazione?

   Risposta: Devo dire che senza l’entusiasmo e l’incoraggiamento di mio figlio, forse, non avrei realizzato quest’opera. Era da tempo che ne parlavamo ed è stata sua l’idea di realizzare un poema, però composto da versi tratti da diciannove dei miei poemi, ma incastonati tra loro tanto da comporre un ulteriore originale poema. Così è nato un testo di 655 versi, con senso compiuto,  che ho voluto intitolare “Imbarcato all’alba” proprio come uno dei diciannove testi. L’intenzione era di presentare quest’opera in occasione della manifestazione dei 55 anni della mia attività artistica e culturale, ma a causa della pandemia è stato tutto rimandato a data da destinarsi. Inoltre c’é da spiegare il perché del suo contenuto: le opere pittoriche, ma anche il poema del monumentale volume hanno un impatto surreale simbolico in cui l’osservatore, il lettore potrà sentirsi calamitare l’attenzione per scoprire i particolari a volte non subito evidenti, particolari che permettono di immergersi nel mito della classicità. In alcuni di questi dipinti, come nei testi scritti, si sente addirittura prossima la presenza di Omero, il più classico dei poeti.  Dipinti e versi fanno parte dello stesso contesto che richiama la classicità dell’arte, quella classicità che sembra essere messa da parte da tanti addetti ai lavori.  Eppure è a tale espressività dell’ingegno umano che derivano le radici della nostra cultura, radici che spero i nostri giovani non trascurino, ma tramandino alle generazioni future.

FOTO CON IL LIBRONE

   Questo libro non deve essere considerato soltanto per la sua originalità esteriore, per le pagine in tela, o per il suo pesante ingombro, ma soprattutto per il suo contenuto, per il messaggio che, c’è d’augurarsi, arrivi a chi è indirizzato. Un monumentale libro che, sono convinto, affascinerà quanti avranno modo di visionarlo. E tutti sappiamo bene che quando la cultura affascina, raggiunge il suo scopo di divulgare idee positive in una società alcune volte trascinata dai tanti mezzi di distrazione, di confusione e di convinzione.

   Dom.: incuriosisce la scritta in latino sulla copertina, Maestro Messina, vuole spiegare ai nostri lettori perché proprio “Artes meae per unum vestigium”?

   Risp.: “Le mie arti per un unico progetto”. E quali sono le mie arti se non la scultura, ed è sulla copertina del libro, poi c’è la pittura, ed è rappresentata nei dipinti contenuti nello stesso libro, ed ancora: la scrittura che compone il poema.

   Dom.: Ma lei, Maestro a realizzato tant’altro: la sua biografia ci informa che ha prodotto dei documentari, ha realizzato dei film, ha scritto delle opere teatrali, ha fatto l’attore di cinema e di teatro, ha insegnato, ha fatto e fa il giornalista, tanto per ricordare alcune sue attività. Questo librone è molto significativo, è un’eccellente opera d’arte, ma non crede che non le renda giustizia?

   Risp.: Appunto: c’è la mia biografia che attesta le mie attività… Il “librone”, come lo chiama lei, non avrebbe potuto contenere ciò che lei ha elencato. Come si fa a metterci dentro i film, il teatro, gli articoli di giornale, le conferenze, le lezioni di pittura e scultura e di drammatizzazione per la legalità ecc. ecc,?   

   Dom.: Maestro, siamo curiosi di sapere perché ha optato per una così monumentale opera, che rimane unica copia, quando avrebbe potuto pubblicare soltanto un normale libro, come d’altro canto ha fatto?

   Risp.: Io volevo realizzare un’opera d’arte, non una normale opera tipografica, tant’è che quella che voi vedete qui esposta è la fatica personale, infatti io ho dipinto le opere che vedete riprodotte, io ho messo assieme le tele e le ho cucite con lesina e filo, io ho tagliato il multistrato ligneo di un centimetro di spessore per la copertina, io l’ho ricoperto di pelle ed io ho montato sopra la prima pagina della stessa copertina l’altorilievo in bronzo che ho realizzato in fonderia. Spero che questa mia opera possa essere esposta al pubblico in una mostra itinerante, che parta da Barcellona per proseguire in altre città non appena sarà superato questo periodo di pandemia. In atto, chi vuole, potrà visionarla  presso la mia “Casa Museo”, con tutte le precauzioni anticovid, previa telefonata al 3384969216.  Per quanto riguarda il normale libro, a cui lei faceva riferimento, è vero ho fatto fare una pubblicazione, ma in tiratura limitatissima solo per pochi amici che desiderano averlo in ricordo dei miei 55 anni di attività artistica.

FOTO CON LA NAVE

 

   Dom.: Maestro, può dirci quando e perché è nato “Oikos Museion”?

   Risp.: Era il 2017, anno del cinquantesimo anniversario della mia attività artistica e culturale ed ha coinciso con la “Prima Giornata Italiana dei Piccoli Musei” istituita il 18 giugno, e proprio in questa data si è voluto inaugurare “Oikos-Museion” ovvero la “Casa delle Arti”.

   Dom.: Perché ha sentito il bisogno di fare un museo della sua casa?

   Risp.: Questa è la domanda che mi sento rivolgere da amici, simpatizzanti e da chi è interessato all’arte ed alla cultura più in generale. Ed io voglio rispondere adducendo, innanzi tutto, che mi è sembrato un dovere nei confronti di chi si interessa della mia attività di artista e degli straordinari colleghi che hanno sentito il bisogno di fare dono ciascuno di una o più loro opere.

   Tutto è cominciato dal dovere che mi spinge a rispondere a delle legittime curiosità di chi viene a visitare le mie mostre ed anche casa mia. La risposta sta, ovviamente in tutto ciò che ho prodotto, nelle mie opere pittoriche nelle mie sculture, nelle mie grafiche e nei miei scritti.

   Un museo non può che rappresentare la storia delle opere in esso contenute e degli autori che quelle stesse opere hanno prodotto. Perciò nella mia casa museo non può che esserci la storia delle mie opere e di me stesso, oltre le storie di coloro che hanno fatto dono delle loro opere. Ma ci sono anche tanti ricordi e testimonianze di eventi che mi hanno accompagnato in tutto il percorso culturale.

   Come giusto che sia, un museo altro non è se non un libro, un racconto in cui non appare la parola fine dal momento che si arricchisce sempre di nuove pagine e cosi è il mio “Oikos Museion” che non è quello di alcuni anni fa quando è stato inaugurato e non sarà quello che appare oggi perché, come l’ho visto arricchirsi di nuovi elementi, continuerà ad offrire opere che, sono certo, arriveranno.  

   Dom.: Maestro Giuseppe Messina, come giustamente ha fatto notare, nella sua Casa Museo non ci sono soltanto opere sue.

   Risp.: Sì è vero, non sono esposte soltanto opere mie: come si può notare ci sono anche quelle che ho acquistato ed altre che sono state donate da amici artisti che hanno mostrato e mostrano ammirazione nei miei confronto e me lo hanno dimostrato omaggiandomi ed a loro va il mio affettuoso ringraziamento. Proprio per questo è mia intenzione realizzare un catalogo di tutte le opere non mie in omaggio alla generosità di tanti amici.

   Sperando di essere stati esaustivi nel nostro compito d’informare invitiamo a visitare l’Oikos Museion per godere delle tante creazione del Maestro Giuseppe Messina e non solo,

- di  Maria Teresa Prestigiacomo -

Forza d' Agro', Me. Ricco programma, quello della Fondazione Divina Bellezza. Dopo aver ospitato l’arcivescovo emerito di Kaunas, Lionginas Virbalas, e il noto mecenate messinese Antonio Presti che, lo scorso 19 dicembre, davanti ad un pubblico appassionato, ha parlato della sua esperienza di uomo che, con tutte le sue forze, si adopera per rieducare alla Bellezza tutti coloro che non riescono più né a riconoscerla né a fruirne in modo consapevole e non superficiale, la Fondazione Casa della Divina Bellezza di Forza d’Agrò (ME) propone, il prossimo 30 gennaio, alle ore 17.30, un incontro altrettanto stimolante che avrà come protagonista la professoressa Giuseppina Radice, già titolare della cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Catania.

Terzo appuntamento del ciclo “La resilienza di una comunità dopo la notte”, la conferenza, intitolata “Il Sacro come senso del profano”, ci permetterà di conoscere meglio un’addetta ai lavori appassionata che porta avanti la sua “missione” con la convinzione che lo studio dell’arte sia una cura contro il razzismo e una conquista di libertà nel confronto continuo con la diversità.

Tecnicamente accademica, Giuseppina Radice si dichiara antiaccademica per scelta. Nella sua attività di Storico e di Critico applica il metodo “San Tommaso” evitando da sempre di nascondersi dietro le parole. Certa che attraverso l’arte si possa insegnare la vita, tiene regolarmente corsi di alfabetizzazione all’Arte Contemporanea rivolgendosi soprattutto ai giovani che sono la parte migliore della nostra società.

«Partiamo proprio dall'arte e diciamo subito che è sbagliato parlare in maniera retorica della sua “sacralità” che non ha senso perché l'arte non è sacra. A me piace molto parlare della ricchezza del pensiero umano. Ed è proprio nell'umanità, se crediamo in Dio, che c'è la manifestazione della sua volontà. Io mi sento laica, ma privilegiata, e provo a tradurre nella vita quotidiana il senso della fede. Altrimenti diventerebbe una cosa incontrollabile, qualcosa di astratto e teorico. È il modo di renderla una applicazione pratica e questo l'ho imparato proprio attraverso l'arte. Non mi piace parlare della spiritualità nell'arte, mi piace parlare della ricchezza della vita anche dal punto di vista spirituale», ha dichiarato la professoressa Radice che, come detto, nel corso della conferenza proporrà le sue riflessioni sulla tematica della sacralità del profano.

 

La resilienza di una comunità dopo la notte

Prossimo appuntamento:

Domenica 20 febbraio 2022 (ore 17.30)

Giorgio Agnisola

“Il silenzio e l’oltre nell’arte del Novecento”.

 

L’ingresso è gratuito.

È obbligatorio indossare la mascherina e presentare il super green pass.

 

Fondazione Casa della Divina Bellezza

Via Roma, 7 - 98030 Forza d’Agrò (ME)

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