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 di Maria Teresa Prestigiacomo -

Milano. Nella citta meneghina per sentirsi come a Messina, gustando i prodotti della nonna e comprando manufatti al chiacchierino...Una serata frizzante, all’insegna dei sapori, dei profumi e dei colori siciliani quella di ieri sera da Zagara Milano, che ha inaugurato il suo nuovo concept store in Via Monti 2. Un angolo di Sicilia nel cuore di Milano, in uno spazio ora più grande ed accogliente. Una raffinata “Bottega Sicula” che raccoglie le eccellenze dei prodotti siciliani, tutti rigorosamente artigianali e realizzati seguendo i metodi di un tempo.
Originaria di Messina, Stefania Quagliata Vender ha mostrato la sua realtà: dal food biologico con anche le specialità gastronomiche di autentici gourmet, alle stoffe filate tessute e dipinte a mano, dalle ceramiche di Caltagirone ai bijoux realizzati in chiacchierino, dipinti a mano o in pietra lavica, dai complementi di arredo in pelle alle speciali profumazioni da ambiente e i prodotti naturali per la cura del corpo.
A rendere la serata ancora più speciale, un cocktail originale a base di golosi cannoli siciliani e sfiziose caponatine.
Un vero e proprio successo, con la presenza di numerosi personaggi della cultura, dell’arte, della finanza, dell’industria ed imprenditoria e della socialitè milanese. Era presente la manager messinese  dort.ssa Baradello

Matteo Renzi 2

- di  Giovanni ALVARO -

Si è divertito in questi giorni il premier Renzi a proclamare, in ogni canale televisivo, che "Se è reato sbloccare le opere pubbliche, io sto commettendo reato. Continueremo a sbloccare le opere". Mancava per parafrasare il grande Petrolini, nel suo Nerone: “Faremo l’Italia più bella e più superba che pria…” col ‘Bene, bravo, bis’ che accompagnava sempre la recitazione del grande attore comico che fu impareggiabile protagonista (almeno fino a Renzi) della rivista e dell’avanspettacolo italiani.

Non pago il nostro Renzi-Petrolini ha continuato con “Ci dicono che è un rischio fare le opere. L’unico rischio che ha l’Italia è non sbloccare le opere pubbliche e private… Questo vale per… Bagnoli e per le grandi opere strategiche”. Per completare il suo sermone avrebbe dovuto aggiungere “almeno quelle localizzate al Centronord” e che sono, per citarne solo alcune: Mose, Brebemi, raddoppio di valico, trafori alpini, metropolitane, ammodernamento Stazioni ferroviarie, Terzo Valico dei Giovi, Alta Velocità, Tav, Expo. Si parla di opere non di annunci.

Al Sud, sotto Salerno, neanche gli annunci. Perché al Sud non si deve avere diritto neanche di poter sognare ed allora se l’A3 verrà inaugurata da incompiuta, il Ponte sullo Stretto resta un grande progetto che il nuovo Petrolini, alla ricerca dell’applauso, presenta così: “Certo che si farà ma dopo aver risolto problemi di difesa del territorio, approvvigionamenti idrici, infrastrutture regionali quali strade e ferrovie, quant’altro possa servire”. Il tutto spostando anche alcuni stanziamenti dal Sud al Nord (avete letto bene, non è un errore, dal Sud al Nord), stanziamenti previsti per il Ponte e per i tratti dell’A3 che non saranno mai più realizzati forse per non togliere argomenti ai sodali comici di viverci sopra come hanno vissuto per decenni con le barzellette sui carabinieri.

Ma perché quest’accanimento contro il Meridione che, 60 anni fa, con il trasferimento di milioni di meridionali nel triangolo industriale, e la costruzione dell’autostrada del Sole, si consentì quel miracolo economico che fece ‘l’Italia più bella e più superba che pria…?’. Non vi è alcun dubbio che ha giocato un brutto scherzo il macroscopico errore di Renzi convinto che se parte il Nord si trascina il Sud, mentre qualsiasi economista, anche di medio livello, sa che se è il Sud a partire, l’Italia ingrana la marcia e non stenta più. Il Sud non sarebbe più quel peso morto che rallenta la crescita dell’Italia anche perché la grande infrastruttura tra Scilla e Cariddi permetterebbe al Paese, col trasporto ferroviario delle merci nei container, da e verso l’Estremo Oriente, di sedersi attorno alla grande tavola della logistica rilanciando, così i propri porti e le ferrovie ad alta capacità.

Certamente, a questo errore del parolaio fiorentino, si aggiunge la subalternità alle scelte teutoniche di difesa dei porti del Nord Europa, mentre resta non comprensibile il perché si assecondano anche le scelte della mafia (strumentalmente presentata come possibile sfruttatrice dell’opera) che sostanzialmente ne osteggia la costruzione. Forse per il sostegno al quasi monopolio del trasporto privato della Tourist-Caronte nello Stretto di Messina? E per quali motivi? Vorremmo saperlo anche noi da una Magistratura che tiene tutto sotto controllo, con le intercettazioni telefoniche, ma non sa nulla di cosa bolle in pentola in questa direzione.

Un fatto è certo. Le Imprese, italiane e straniere, estromesse dall’appalto regolarmente vinto, dovranno, prima o poi, essere risarcite del danno che già oggi ammonta a circa 1mld e 300 mln. Più tempo passa e più crescono gli interessi bancari. Ed è anche certo che, quando ciò avverrà, il Renzi-Petrolini non riceverà con gli applausi con i ‘Bravo, Bene, Bis’, ma sarà sommerso dai fischi (se non come è avvenuto a Napoli)… anche perché il danno erariale qualcuno dovrà pur pagarlo.

                                                                                 

 

incontro delegazione Uniti per Unire Amsi e Co-mai con il Sindaco di Frascati 

 

Il Sindaco di Frascati Spalletta nominato Socio Onorario di Uniti per Unire dal presidente Aodi

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Frascati, Roma. I Castelli di Roma per l integrazione. Si è svolto il 06.04 nella Sala degli Specchi del Comune di Frascati l’incontro tra il Sindaco Alessandro Spalletta e i rappresentanti del Movimento internazionale Uniti per Unire, della Comunità del Mondo Arabo in Italia (CO-MAI) e del Associazione Medici di Origine straniera in Italia (Amsi)
L’incontro si è tenuto per consegnare al Primo Cittadino di Frascati l’attestato di Socio Onorario del Movimento “Uniti per Unire”. Il Movimento nasce dalla costante e concreta opera di volontariato che ha coinvolto tutto il personale medico e tutte le professioni per raggiungere l’obiettivo di favorire una reale integrazione  in Italia. Durante la visita il Presidente del Movimento Uniti per Unire Professor Foad Aodi ha lanciato la proposta di avviare un processo di collaborazione, tra il Comune di Frascati ed il Movimento Uniti per Unire e le associazioni e le comunità aderenti tra i quali: Amsi, Co-mai e la Comunità Giordana in Italia, per arrivare alla firma di un protocollo che potrebbe avere come fulcro centrale quattro punti programmatici, riguardanti: politiche a favore dell’integrazione, cooperazione internazionale con la possibilità di gemellaggi tra città dell’area mediterranea, scambio sociosanitario e sulle politiche dell’istruzione e, infine, incoraggiamento all’intercultura e al dialogo interreligioso .

Sono onorato e orgoglioso – commenta il Sindaco Spalletta – per l’attestato ricevuto e per la proposta avanzata dal Presidente Aodi, al fine di favorire l’incontro tra i popoli di diverse culture nel rispetto dei valori della pace, del dialogo interreligioso e della cultura”.

E’ il primo Sindaco – afferma il Professor Foad Aodi, Focal Point per l'Alleanza delle Civiltà Unoac - Onu , che incontriamo dopo aver lanciato il nostro appello a tutte le istituzioni. Con la sua apertura, il Sindaco Spalletta si colloca sulla via virtuosa del dialogo interculturale e interreligioso. Vorrei ringraziare la città di Frascati e le sue Istituzioni per la grande disponibilità avuta con l’organizzazione della mostra di Gastone Primon e anche per il grado di integrazione delle comunità e dei cittadini di origine straniera. Auspico che questo sia solo il primo passo e che tanti altri Sindaci possano seguire l’esempio della vostra bella città per far crescere i ponti con le nostre comunità, associazioni e paesi di origine per una maggiore conoscenza che e' strumento importante per combattere i pregiudizi e le paure”.

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Nella foto Angelo Savasta, Mariella Bellantone e Linda Schipani

 

- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Messina. Ecolab, un laboratorio ecologico del riciclo importanto al riuso di tutto; da un'idea della vulcanica Linda Schipani di Messina, da un capannone industriale dismesso dalla sua funzione oiriginaria, nasce uno spazio unico nel suo genere, nella Zona Industriale di Messina: uno spazio per tutti coloro che con il loro talento, creano prodotti d arte, usando e riusando. Partirà domani la mostra di Carmelo Pugliatti, dopo il successo delle lampadine d 'artista ora uova preziose, ora lampade ora altri oggetti, in una metamorfosi dettata dalla estrema fantasia dell'artista. Mella foto Mariella Bellantone architetto, scenografa, artista con un suo  eccellente lavoro.Accanto a lei  il pittore scultore Angelo Savasta che ha creato  una particolare opera,dedicata alla donna,  in occasione della mostra a tema; sono insieme all'autrice di questa Babele positiva dell'Arte: LInda Schipani art director general manager degli eventi d'arte e cultura che vedono anche modelle e modelli indossare bracciali alla schiava dei tempi dei romani, già  bottiglie di plastica da gettare nella "poubelle". 

Ecolab è un giardino delle meraviglie di Carroll: dalle sedie- poltrone di legno di Cinematografo vintage,  stile Nuovo Cinema Paradiso, alla scacchiera di Alice del Paese delle Meraviglie, gigantesca, a far bella mostra di sè, sul pavimento...

La bellezza dell'arte, della creazione, della creatività ha il suo nobile tempio qui, laddove il tempo si è fermato ma si è ricreato, in una sorta di macchina del tempo nel futuro.

Sono tutte straordinarie ed eccentriche le opere di Ecolab: dai cilindri d'artista, ad esempio che ha visto avvicendarsi  Abbadessa, Aldobrando,Alrevés, Bellantone, Biviano, Bossa, Cannistraci, Carpenzano, Curcuruto,De Pasquale, Fradà, Finocchiaro, Galipò, Gugliandolo, Lamberto, Maio, Misitano, Oteri, Pettinato, Picciotto, Pipitò, Sansone, del 2012, alle altre mostre che hanno utilizzato altri materiali. Di LInda Schipani abbiamo ammirato un intrigante polipo lampada da arredi d'esterno, oltre alle sue creazioni d'arte, monili speciali per donne speciali che non vogliano pessare di certo, inosservate. 

 

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- di  Maria Teresa Prestigiacomo -

Beziers. Francia.  Il noto Salon d Art di una Societe' cui aderi'Pablo Picasso nel 1920, si arricchisce di italiani, con due delegazioni  dell'Accademia Euromediterranea  delle arti che ha a Messina la sua sede, Gennaro Galdi vicepresidente.

Vi partecipano da sabato 9 aprile gli artisti Gyslaine Pachet Micheneau, Lyra, GIEFFE, Giuseppe Fratantonio, Domenico Dore, Mario Salvo capitano di squadra (consulente del Museo Regina Sofia di Madrid)con Patricia  Del Monaco, Iraqui Mohamed Rachid , Jean Claude Fournier,

noto a Messina per avere donato per gli autistici un suo quadro per mano di Anna Maria Celi ed inoltre, i pittori Marina Spadaro, Vincent Tessier ed Antonella Lagana', quest'ultima con Del Monaco e Lopez (Lyra) e Fournier, sono stati presentati dall'Accademia citata, in numerose mostre d 'eccellenza, al Museo Nazionale Champs Elysees  e all' interno della Expo Universale di Milano, a Firenze, unitamente a GIEFFE ed in altre prestigiose locations. Il Salon de Beziers dalle antiche tradizioni, vanta quasi la stessa età del Festival del Cinema di Taormina. Ad esso, oltre a Picasso, che aderì alla Société  des artistes  nel 1920  aderirono alla Associazione e,successivamente, al Salone, nomi prestigiosi ed altisonanti della Storia dell'arte internazionale. A due passi dalla grande storia dei Catari, a pochi chilometri dalla casa di Dali' e dal suo Museo, a un tiro di schioppo dalla spiaggia straordinaria di Roses, località turistica ambita dai russi e da Carcassone,  città  medievale, Beziers crocevia del mondo e della Storia dell'arte, affascina e conquista. La mostra del Salon d art vanta la partecipazione di illustri personalità che la centenaria associazione ha via via acquisito, con il prestigio  ed i consensi ottenuti nel corso di un secolo di attivita' culturali d' eccellenza.

 

S. Francesco di Paola a Trapani

 

La comitiva dei Padri Paolotti giunse nella città falcata nel 1578. Dopo varie sistemazioni fuori le mura, nel 1582 viene finalmente loro concessa una piccola chiesa destinata a gancia.

Si tratta semplicemente dell'attuale chiesa, ben conosciuta dai trapanesi e titolata a san Francesco di Paola, incastrata tra le case e posta sullo slargo regalato a un certo punto dalla via Mercè quando si apre sulla piazzetta che dello stesso santo prende il nome.

In questo luogo pio, ai nostri giorni parecchio frequentato nell'intero arco dell'anno, il 30 gennaio 1848 un manipolo antiborbonico vi si riunì segretamente organizzando l'assalto alla Caserma degli Spagnoli.

La veemenza di quegli uomini è rimasta forse ad aleggiare ancora fra le pareti del tempio e sembra ritornare soprattutto con l'avvicinarsi dei giorni della festa, una festa mobile, che da noi inizia il mercoledì immediatamente successivo alla Pasqua essendo la processione fissata due domeniche dopo.

'A scinnuta di santu Patri, quest'anno perciò anzitempo poiché effettuata il 30 marzo, nella sua pur ineccepibile regolarità ha aperto perciò una parentesi festiva che nel corso del novenario che segue, raccoglie uomini e donne a migliaia, senza distinzione di caste sociali ed età.

La festa più sentita a Trapani sciorina così il suo prologo religioso prima della processione.

Alle sedici in punto della terza domenica di Pasqua dunque, quest’anno il 10 aprile, il grande simulacro opera di Giacomo Tartaglia eseguita nel 1729, carico d'argento e circondato da grossi ceri votivi, fa la sua trionfale comparsa sulla soglia di quella chiesa luogo di incontri segreti per iniziative volte addirittura a sovvertire regni.

Inutile adesso, soprattutto per certi trapanesi, raccontare ancora le fasi dell'uscita, del passaggio della processione attraverso le prime viuzze del quartiere dove il santo sembra un gigante e qualcuno cerca, dal proprio balcone, di potergli sfiorare almeno il cappuccio. E' la storia che si ripete, del resto. La memoria che si rinnova puntuale. Nient' altro. Senza alchimie e ricerche di effetti speciali per stupire i turisti. Anche perché di turisti, grazie a Dio, non ce ne sono. Rimanendo pure in disparte l' informazione. Almeno quella che giudica la bontà delle processioni dalle lunghe durate e dai fiori pregiati.

Meglio l'afflato spontaneo di un popolo che l'aspetta davvero, la propria festa.

Sempre la stessa: la primavera che segue all'inverno e l'estate che da adesso avanzerà veloce, rapida come un fiume in piena. Fra evviva e… mooosica!!. Perché c'è sempre uno che la chiede ad alta voce, la musica. Basta un momento, che la banda termini di eseguire la solita marcetta allegra, che qualcuno sarà pronto a pretenderla immediatamente, la prossima suonata.

E' così che comincia la festa. Fin dal mercoledì della scinnuta. Da sopra l'altare c'è sempre un uomo dalla voce e le braccia possenti, pronto a issare il suo santo e a gridarlo forte. Un urlo d'amore parte da lassù, attraversa il tempio stracolmo giungendo fino alla piazza. Dove è già arrivata la banda e che rimane pronta a eseguire, senza concessione di soste, le solite marce: 'i musichi di santu Patri. Casa Ricordi, Passa la giovinezza, Un saluto a Marmirolo, Vita beata, Amor del popolo.

Una dopo l'altra fino al mercoledì successivo alla processione, quando il nastro sembra riavvolgere le stesse sequenze di quel trionfo di mani e fazzoletti di quindici giorni prima. Tutti saranno ancora una volta pronti a toccarlo, il santo miracoloso protettore della gente di mare. A Trapani come ovunque. E tutto pare abbia avuto inizio a seguito dell'attraversamento dello stretto di Messina compiuto dal frate di Paola. Senza traghetti né ponti. A bordo del suo semplice mantello. Questo narrano i racconti della sua vita. Ancor prima che Papa Pio XII lo proclamasse ufficialmente protettore. Correva il 1943. Ma la devozione da parte dei marittimi esisteva da un pezzo.

Per questo motivo, a Trapani, la processione lambisce il mare per buona parte della sua durata. Prima lungo il porto, poi, verso le 20,00 allo Scalo d'Alaggio. E' qui che probabilmente viene sviscerata e suggellata la forte devozione locale per il santo calabrese. I ceri votivi passeranno dai pescherecci alla vara e a pescherecci e marinai verrà impartita la benedizione. Fra le sirene spiegate e le luci colorate delle imbarcazioni. Ecco la festa. Liberatoria, spontanea, sentita; vera, soprattutto, e non di plastica. Con giochi d'artificio finali o quasi. Visto che a quel punto manca ancora il rientro in chiesa e il riabbraccio del suo quartiere: il passaggio dalla via Mercè fino a quando la via regalerà una piazza, si diceva.

Allora la banda riattacca con le solite marcette e qualcuno richiederà a gran voce la musica a ogni conclusine del brano. Perché il santo ritorna in spalla e ricomincia la sua danza al solito grido: Viva san Franciscu ri Paula! La giaculatoria che rinnova il rito. Popolare e spontaneo. Antico e veritiero. Senza trucchi né inganni ma intriso di fede e amore, nell'attesa dell'ultimo atto.

Mercoledì 13 aprile ore 18,00. Una piazzetta stracolma allo stesso modo della chiesa accompagnerà con gli occhi e col cuore la fine di ogni cosa. Almeno per quest'anno. Ammesso che finisca davvero.

    

 

Gianni in bianco

- di Francesca Rossetti -

Michael Jackson è e sarà sempre l’artista n°1 al mondo, per i suoi testi straordinari, le sue coreografie suggestive, i suoi balletti nei quali il Divino si incarna nell’umano, la sua bellezza, la sua grande generosità verso le persone povere e sfortunate di tutto il mondo, soprattutto i bambini ai quali ha dedicato la sua vita. La sua stella ineguagliabile rivivrà nello spettacolo “Dancing the Dream” che andrà in scena il 9 aprile p.v. al Teatro Panettone di Ancona ed organizzato dall’omonima compagnia di danza che deve il proprio nome al bellissimo libro di Michael che racchiude straordinarie poesie e pensieri dedicati alla natura ed ai bambini, naturalmente.

Ho incontrato il fondatore della compagnia ed interprete del personaggio di Michael, Gianni D’Andria, che ci racconta di questo bellissimo spettacolo e del suo legame con questo grande artista.  

Chi è Gianni D'Andria e come nasce "Dancing the Dream"?

Sono un giovane uomo innamorato della vita, con una spiccata sensibilità artistica. Mi lascio  conquistare dalle cose semplici, come una passeggiata tra la natura, una serata con gli amici e le persone che amo. Grazie all'amore per Michael riesco a tener vivo il mio pregio più grande, quello di essere un sognatore, cosa che molti perdono con il passare degli anni. Nel mio piccolo cerco di portare dentro di me gli insegnamenti che M.J. mi ha lasciato in dono. La mia vita è un costante tributo a questo grande uomo che è riuscito a sconvolgerla in positivo.

Dancing The Dream, nasce nel ‘99 come prima compagnia di danza professionistica dedicata a Michael Jackson, proprio dopo un meraviglioso incontro che ebbi con Michael qualche anno prima. Fui ispirato nella realizzazione di questo progetto, che negli anni è cresciuto e si è affermato in Italia come una delle maggiori realtà di riferimento nell'MJ style, un vero e proprio pezzo di storia dell'MJ style italiano degli ultimi 17 anni. Oggi Dancing The Dream è anche un’ associazione culturale con la quale porto avanti il mio amore per Michael non solo nella realizzazione di spettacoli, ma anche di eventi, lezioni di danza, videoclip e molto altro nel campo artistico, trasferendo tutto ciò che ho imparato da Michael dai miei anni di esperienza lavorativa, alle nuove generazioni, tanto che molti dei miei allievi sono cresciuti e diventati a loro volta ballerini professionisti e oggi fanno parte  della compagnia stessa.

Nasce come mia personale prova d'amore verso Michael. 

Di che cosa parla e come sono stati scelti gli attori?

"Danzando il Sogno...Michael Jackson" è ispirato al libro di poesie Dancing the Dream scritto da Michael e racconta la storia di Giovanni ( Christian Roberto ) che sogna di cantare e ballare come il suo idolo. Una notte si ritrova a vivere meravigliose avventure nel fantastico mondo dei sogni, dove, accompagnato dal Custode dei sogni ( Davide Macaione ), andrà alla ricerca del suo idolo Michael Jackson, che tramite la forza delle sue canzoni, della sua danza e dei messaggi presenti nelle sue poesie, lascerà insegnamenti, come l'amore per la natura, il rispetto per il prossimo, il saper credere nella forza dei propri sogni, e molto altro, che lo cambieranno profondamente .Al termine del viaggio Giovanni si ritroverà nuovamente nella vita reale e si renderà conto che i sogni spesso possono diventare una meravigliosa realtà.

Per quanto riguarda la selezione del cast...Christian Roberto, il protagonista, l'ho conosciuto durante Italian’s Got Talent , facevo parte del corpo di ballo, ed è nato subito un amore verso un bambino meraviglioso che ama Michael quanto me. Infatti rivedevo molto di me stesso in lui, la stessa passione e lo stesso entusiasmo. Dopo di che ha cominciato a frequentare le mie lezioni di MJ dance style per migliorare la sua tecnica, e quando ho scritto la sceneggiatura non c'è stato neanche bisogno di cercare nessun altro, avevo già il protagonista perfetto per il mio spettacolo.

Poi c'è Davide Macaione che interpreta il Custode dei sogni, un personaggio che vi conquisterà già dalle prima battute, per la sua ironia ed intensità e che cambia di personalità di scena in scena. Lo avevo ammirato una sera a teatro in  una bella rappresentazione di Christmas Carol, nel ruolo di Scrooge. Quando gli ho parlato del progetto e ha letto il copione ha subito accettato, portando tutta la sua professionalità e ottimi consigli che mi hanno aiutato a migliorare la sceneggiatura. Inoltre quest'anno ha scritto una bellissima cover sulle note di Much Too Soon con un suo testo originale in Italiano per la parte finale dello spettacolo...sarà uno dei momenti più emozionanti.

Con noi ci saranno due bravissime cantanti ed attrici: Vittoria Brescia che interpreterà la parte dell' Angelo Custode di Giovanni e Carlotta Tommasi che interpreterà Musica, fedele compagna di viaggio nella vita di Michael. Loro sono state scelte con un classico provino, ci hanno subito conquistato con la loro bravura.

Il cast dei ballerini è completamente al femminile, e oltre a mia sorella Bruna con la quale ho fondato la mia compagnia Dancing The Dream ci sono altre 5 fantastiche danzatrici, ognuna con il suo stile che le rende una differente dall'altra. Il corpo di ballo è un mix assemblato tra ragazze che frequentavano da prima i miei corsi e poi sono diventate parte della compagnia ed altre scelte attraverso un casting.

Tu hai conosciuto Michael ed hai danzato per lui: come è cambiata la tua vita da quel momento in poi?

Ho incontrato Michael a Montecarlo nel 1996 in occasione dei World Music Award e ho avuto la fortuna di poter ballare per lui, per chi fosse interessato c'è tutta la storia di quel fortunatissimo incontro sul mio sito www.dancingthedream.altervista.org.

Di sicuro quell'incontro mi ha cambiato la vita in positivo ed è stata la spinta che ha fatto nascere la mia compagnia Dancing The Dream.

Quali saranno i prossimi spettacoli? 

Il mio desiderio più grande è quello di riuscire a portare "Danzando il Sogno...Michael Jackson" in tour per l'Italia e farlo vedere a più persone possibili, anche ad un pubblico che conosce poco Michael. 

Questo spettacolo porta messaggi bellissimi e profondi e racconta Michael non solo dal suo lato artistico, ma anche della sua parte più intima e di ciò che ci ha voluto lasciare  in eredità  con i suoi insegnamenti.

Uno spettacolo che a mio modesto parere fa bene al cuore ed è adatto a tutti perché si può e si deve sognare a qualunque età.

Grazie al bravissimo Gianni che ammireremo nelle vesti di Michael assieme agli altri straordinari attori, e per informazioni e prenotazioni https://www.facebook.com/events/1075558439131848/

 

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- di Maria Teresa Prestigiacomo -

Parigi. Ha portato fortuna all'attrice Carmen Longo, il Premio conferitole dall'Accademia Euromediterranea delle Arti, a Parigi: da allora, le sue apparizioni in televisione e nei Teatri , al Teatro Ambasciatori, sono diventate quasi appuntamenti fissi con questa bella attrice di Teatro e di Cinema show girl che ha mostrato di sapere anche suonare da professionista il violoncello, al Teatro Antico di Taormina, nell'ambito di Taobuk , il noto Festival della Letteratura, unitamente ai noti Violinisti in jeans.

Abbiamo visto, di recente le interpretazioni dell'attrice al Teatro Ambasciatori, giorno 3 Aprile nei panni della Presidentessa con la regia della nota figlia di Turi Ferro 

e abbiamo notato le sue spiccati doti interpretative nella puntata di lunedi scorso, precedente alla puntata di Belem, per intenderci, nella serie de Il Commissario Montalbano, di Andrea Camilleri, regia di Sironi.

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