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Nino Ferrau

 

 

Domenico Venuti

 

La Redazione

L’indimenticabile Poeta Nino Ferraù, sarà onorato domani 11 Marzo nel Salone degli Specchi della Provincia Regionale di Messina, da eccellenti studiosi della letteratura italiana, che ne approfondiranno il suo ricco, intenso ed eccellente excursus poetico, di critico letterario e d’arte e di attento animatore della storica rivista “Selezione poetica” , L’incontro, di particolare rilevanza nel contesto degli studi letterari italiani, voluto dall’associazione culturale “Antonello da Messina”delegazione di Messina”, e dal “Comitato Ferraù”, sarà moderato da Milena Romeo dirigente della suddetta associazione. Il Poeta Nino Ferraù,  come è noto, da critico fece anche parte della commissione di poesia e d’arte del Premio internazionale Elio Vittorini, manifestazione con medaglia del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e l’alta adesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A rappresentare il prestigioso “ Premio “ è Il Centro Europeo di Studi Universitari –Human Rights of Peace sarà il  Comm.O.M.R.I. prof Domenico Venuti.

PALMA CIVELLO

Nov 26, 2024

   

E' nata e vive a Palermo.  Laureata in lettere classiche, ha insegnato nelle scuole secondarie. Da tempo si dedica con passione alla pittura, ma ancor più ama scrivere poesie e racconti.

Nel gennaio 2008 ha pubblicato il libro di racconti “ Volti e svolte al telefono” con la Casa Editrice “La Zisa” di Palermo e nel marzo 2011 ha pubblicato con la stessa Casa Editrice la sua prima raccolta di poesie “Ho liberato le parole”.

Ha allestito, sempre a Palermo, due mostre di quadri insieme al suo amico Antonio Zito.

Si è classificata ai primi posti in numerosi e prestigiosi concorsi letterari nazionali per opere sia in poesia che in prosa.

                                                        

 



locandina 2016

Messina: Lunedì 7 marzo 2016, presso il Salone delle Bandiere del Comune di Messina, con inizio alle ore 16.00, l’Accademia Culturale Zanclea  ha, con libero ingresso, promosso un Confronto delle Idee tra il Pubblico presente e i Relatori/facilitatori sul tema: “Le Donne Libere”. Il confronto ha tratto i suoi incentivi dall’intervento del Dottore Giuseppe Santalco e delle psicologhe, Dottoresse Cinzia Musicò, Fabriza Strangio e Maria Catena Silvestri, in forza all’Associazione “Cicatrici”, cortesemente disponibili: si  è colloquiato amabilmente tra le Due Parti, mediatori di discussione sono stati altresì alcuni dei Soci Fondatori dell’ Accademia, Dott. Claudio Sergio Stazzone, artista Biagio Cardia, Dott.sse Celestina Martino, Agata Midiri; a loro si sono uniti i soci A.C.Z. Dott.ssa Marina Larocca, Dott. Giovanni Merenda e la scrittrice Cristina Lania. Il maestro Renato Fasanella Masci ha dato il suo contributo di artista. Il Confronto ha fatto sua, a cornice pregevole, la Mostra di Pittura e Fotografia, esposta nella prestigiosa Sede medesima, a cura del maestro Biagio Cardia, hanno esposto sul tema “Ritratti Donna”, i pittori Biagio Cardia, Natale Zuco, Maria Graziella Raffaele, Tina Piedimonte e l’artista fotografo Davide Cardia. Agata Midiri, apre il Confronto sul tema: occorre misurarsi nel dire libertà della donna, più ancora festa, perché attribuire libertà alla donna vuol dire riconoscerle il poter essere, poter fare, non soggiacere, ma questa concezione della libertà già cozza col concetto di ‘quote rosa’: se dobbiamo ancora ancorare la sua libertà alle quote vuol dire che tuttora è proprio la libertà a non essere stata conseguita. Poi ha ceduto la parola al presidente di Accademia Culturale Zanclea, prof. Stazzone, sulle donne non libere. La donna è stata non libera da sempre per migliaia e migliaia di anni: è questo il vero scandalo che ci deve fare comprendere tanta inciviltà di oggi; e, giusto per parlare di noi, della nostra civiltà/incviviltà, vediamola in questa minorità come segue. Cardia, nel suo interventoha dichiarato, che l’esposizione è stata inserita nell’ambito del Movimento “Irrealismoartistico”, ma allo stesso tempo faccio parte del direttivo A.C.Z., e dunque la saldatura è perfettamente calzante con gli interventi che seguono.

 

ponte 7Che Renzi parli di tutto lo scibile umano è risaputo, così come è ormai venuto alla luce che, per farlo, parla anche di cose che non conosce per nulla. Ha detto che inaugurerà la A3 Salerno-Reggio Calabria il 22 dicembre ed ha anche aggiunto che “Costi quel che costi noi vogliamo che sia un’autostrada seria a QUATTRO corsie. Forse non sarà bellissima tutta ma deve essere messa in sicurezza perché lo si deve alla civiltà e alla sua credibilità all’estero”.

Non potendo, ne volendo credere, che il Vanna Marchi della politica abbia deliberatamente detto delle bugie, optiamo per l’ipotesi più credibile. Non conoscendo il Sud, al di sotto di Salerno, vuol dire che nessuno lo aveva informato che dei 443 km di autostrada tra Salerno e Reggio Calabria soli 54 km sono a 4 corsie, ed è la parte iniziale dell’A3 a partire da Salerno, poi l’infrastruttura si snoda verso Reggio con 3 corsie di cui una di emergenza, e per ben 4 tratti (per un totale di 52 km) rimane quella che era stata costruita nel 1972 (2 strette corsie senza quella di emergenza).

Se la visita di questi giorni in Calabria è stata fatta senza elicottero non ha più alcun alibi anche se lui non si preoccupa per nulla perché pensa che col “bla, bla, bla” nelle televisioni le sue bugie reggono parecchio. Si illude, però. Perché se fosse così non si capirebbe perché il Fonzie perda, senza soluzione di continuità, punti di consenso. Fa lo stesso con le tasse, convinto che basti negare perché tutti gli debbano credere. In questo caso però la cartina di tornasole ce la fornisce la Cgia di Mestre (ormai ‘promossa’ a reale controcanto di qualunque governo bugiardo) che negli ultimi dati resi pubblici ha quantificato nel 50,2% il livello record raggiunto dalla fiscalità sui redditi ‘legali’.

Anche per il Ponte sullo Stretto la sta facendo lunga. Mentre l’Egitto si adegua alle esigenze trasportistiche con container, raddoppiando, nel Canale di Suez, la capacità di transito dei carghi sempre più mastodontici; i cinesi stanno attrezzando il porto del Pireo in Grecia (dopo essere stati messi in fuga dall’Italia) per farne una delle entrate dei propri prodotti in Europa; la Turchia inaugura il terzo ponte sul Bosforo; il parolaio si limita a dire che “sul Ponte dello Stretto si è giocato un derby ideologico tra fautori e detrattori totalmente privo di aderenza alla realtà”.

Ma chi lo ha informato di queste sciocchezze? Come osa parlare di derby ideologico tra la comunità scientifica nazionale e internazionale e il sindaco di Messina o il Presidente Crocetta? Dovrebbe sapere che la prima (professori universitari, ingegneri, architetti ed economisti) si è mossa con dati scientifici alla mano, gli altri nel migliore dei casi si son fatti guidare dall’ignoranza e dalla non conoscenza, nel peggiore ha risposto positivamente al richiamo dei traghettatori dello Stretto che non intendono mollare il loro enorme business. Se a ciò si aggiunge l’egoismo della stracciona borghesia locale tutta protesa a difendere la propria casetta al mare, considerata a rischio per la costruzione del Ponte, ci si capacita del perché, a Messina, si sia affermato come sindaco il tibetano Accorinti dal quale la stessa popolazione, che lo ha fatto trionfare, ora vorrebbe liberarsi anzitempo.

Renzi, comunque, non se la vorrebbe guastare con nessuno. Dicendo che ci sono prima priorità da soddisfare il premier, ignorando che il Ponte, che ha un progetto subito cantierabile, ‘serve’ all’intero Paese (se non vuole perdere l’occasione del trasporto containerizzato e, anche, di superare il problema delle penali da pagare per la vergognosa rescissione dell’appalto operata da Monti), Renzi, dicevamo, punta a tacitare i ‘No Ponte’ usando la categoria, tanto cara agli stessi, del ‘benaltrismo’, e contemporaneamente tenta di tenere buoni quanti si battono per la sua realizzazione usando, come fece con Enrico Letta, la speranza del #stateserenivoidelsiponte con un “prima o poi il Ponte sarà fatto”. Sbaglia però se pensa che può tacitare chi si batte per la fine dell’isolamento, dall’Italia e dall’Europa, delle tre regioni del profondo Sud: Sicilia, Calabria e Lucania perché rischia di restare isolato dall’intero Mezzogiorno proprio lui.

                                                                                  - di Giovanni ALVARO -

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                - La Redazione -

Maria Costa

Un pomeriggio elegante, con momenti di particolare significato artistico, ha avuto luogo nel Salone degli Specchi dell’ex Provincia Regionale di Messina. La Cerimonia era presentata in modo brillante, grazie anche all’intervento della giornalista Patrizia Casale. Un pubblico numeroso seguiva con interesse i vari momenti della cerimonia dedicata “ alle donne “. Avevano luogo sfilate di moda, con preziosi gioielli,realizzati in modo encomiabile,.da eccellenti artisti messinesi A presentarli nel loro incedere professionale , tra l’applauso del pubblico, erano modelle curate nell’eleganza e con acconciature realizzate da bravi Couffeurs messinesi. L’Ingegnere Linda Schipani presentava, con l’apporto delle modelle, i suoi abiti estrosi e originali, vere opere d’arte del nuovo millennio, degni di essere esposti alla Biennale di Venezia. Gli abiti erano costruiti con carta riciclata pestata e decorati con fili elettrici. e addirittura i braccialetti erano ricavati da bidoni di detersivo pressato, Alla presenza del Commissario della Provincia, dott. Filippo Romano venivano consegnati i riconoscimento in onore delle “ donne meritevoli! impegnate in diverse attività professionali.Crea

Nell’occasione era in sala il Prof Domenico Venuti, Presidente del Centro Europeo di Studi Universitari- Human Rights of Peace.

ll momento più importante della serata si aveva quando veniva assegnato il Riconoscimento alla poetessa di chiara fama Maria Costa, considerata nei Beni Culturali immateriali della Regione Siciliana,Tesoro vivente dell’UNESCO. Il geniale Maestro Pippo Crea di Roccavaldina, con la capacità artistica che lo distingue e lo pone tra i più qualificati artisti italiani, riceveva il più vivo apprezzamento da parte dei numerosi   visitatori della mostra dedicata a Maria Costa ed al suo excursus poetico, realizzato con la presentazione dell’opera “Maria Costa in Blu”, un disegno della poetessa, con linee sapienti. Si poteva ammirare anche uno splendido e luminoso quadro e cioè: “l’Antico borgo delle Case Basse di Paradiso” ed un meraviglioso dipinto antonelliano “Maria Costa “..che vedeva lo sbigottimento e la grande ammirazione da parte del pubblico esperto Il noto cantautore Gianni Augurio, nell’occasione aveva tenuto ad esporre una sua brillante lirica in dialetto sulla personalità della famosa poetessa Maria Costa.

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- di Rachele Gerace -

 

   Seguire Cristo per abitare l’umano è il tema scelto per la Settimana Teologica 2016, che si è svolta dal 7 al 9 marzo, giunta quest’anno
alla sesta edizione.

Un percorso di riflessione accessibile non solo ai cattolici ma a chi, anche da non credente, vede nell’esperienza umana la via privilegiata per accedere al Divino; una prospettiva della teologia, dunque, in dialogo con le scienze umane.

Monsignor Tindaro Cocivera, delegato episcopale per il Laicato e coordinatore del gruppo di lavoro di questo evento, ha indicato nella scelta del verbo “abitare” tre rimandi legati al programma pastorale di Monsignor La Piana: la lettera “Camminate nella carità”, gli orientamenti pastorali decennali “Verso la Tua Parola guida il mio cuore” e le riflessioni per il biennio 2014/16 “Convergere in Cristo fulcro dell’humanum”, che hanno preceduto il convegno delle Chiese tenutosi a Firenze nel novembre scorso e sono stati una chiara esortazione a “guardare e servire l’uomo con gli occhi e il cuore di Cristo e contribuire alla promozione di un nuovo umanesimo”. “L’abitare - ha proseguito Monsignor Cocivera - ci spinge a lasciare spazio a Dio nella quotidianità, vivendo relazioni autentiche e condividendo l’umanità nella sua completezza”.12828449 10208444420688870 3847876663719693710 o

La prima serata, dopo un’introduzione musicale ad opera della Cappella polifonica della Cattedrale diretta da padre Giovanni Lombardo, ha ospitato la solenne prolusione del teologo Don Massimo Naro, Direttore del Centro Studi Cammarata di San Cataldo e già direttore della scuola di formazione socio-politica di Caltanissetta.

Attraverso un excursus storico dettagliato e arricchito da citazioni filosofiche ed esegetiche, Don Massimo ha parlato di come gli studi cristologici evolutivi abbiano ridisegnato concettualmente l’umanizzazione di Cristo in un rapporto di reciprocità dinamica di Dio con l’uomo. “Il verbo abitare - ha detto Don Massimo - assume una particolare accezione etimologica, implicando il concetto tenace e dinamico di seguire Gesù ovvero, come ci ricorda San Paolo, di stare in relazione con Gesù, rivestendoci di Lui”. Una riflessione che, riportata alla dimensione umana che deve essere vissuta da tutti noi cristiani, Papa Francesco inquadra come missione di una Chiesa in uscita e dunque quel passaggio che don Massimo definisce come passaggio da una teologia pensata a una prassi teologica: chi ama Dio, dunque, ama anche il prossimo.

Con le testimonianze di don Gino Rigoldi, cappellano dell’Istituto penale per minorenni di Milano Cesare Beccaria e di Maria Stella Barone, insegnante e mamma di un bambino affetto dalla sindrome di Down, la seconda serata ha offerto notevoli spunti di riflessione sul tema dell’umano, presente nella nostra vita attraverso gli innumerevoli spunti che ci offre la quotidianità.

Amare al di là delle diversità, che diventano motivo di paura solo se non si conoscono: questo il messaggio che Maria Stella Barone, ha voluto trasmettere col racconto della meravigliosa storia di una mamma e del suo bimbo, “nato down”, una testimonianza di fede e amore che ha raccolto nelle pagine di un libro autobiografico, “La gioia di esserti madre”.

Un’esperienza di umanizzazione della fede è quella di trovarsi a contatto con i tanti ragazzi accolti nei penitenziari minorili per aver commesso qualche reato, appartenenti quasi sempre a famiglie disagiate, come quello Milanese, in cui opera Don Gino Rigoldi. Un ruolo complesso quello del cappellano che vuol capire le motivazioni sottese ai reati compiuti da questi giovani: “Ogni azione educativa - sostiene il sacerdote - ha come fulcro della crescita la relazione; bisogna dunque insegnare loro il comandamento dell’amore, inteso come graduale percorso di avvicinamento all’altro, per costruire qualcosa insieme”.

Suor Alessandra Smerilli, economista e docente alla Pontifica Facoltà di scienze dell’educazione “Auxilium” di Roma ha sviluppato la sua riflessione, nella terza serata, partendo dal quesito “L’economia salva o uccide?”

Una domanda complessa che lascia spazio a più di una risposta, se si considera che l’aspetto economico permea tutte le dimensioni dell’essere umano e ciò diventa rilevante nella misura in cui noi diamo attenzione esso. Partendo da alcuni stralci dell’enciclica Caritas in veritate, in cui Papa Francesco attribuisce all’economia una dimensione umana e afferma che “serve un mercato, un’impresa, una finanza nella quale si possa operare con pari opportunità, realtà con fini istituzionali diversi, il privato, il pubblico, il sociale; la gratuità richiede una progressiva apertura mondiale a nuove attività economiche caratterizzate da forme di comunione”.

La suora economista, come ossimoricamente ama definirsi, ha detto che I cristiani che abitano da sempre il mondo dell’economia - afferma - sono stati all’avanguardia per concretizzare tante teorie; è possibile coniugare la gratuita con l’economia scegliendo ogni giorno se svilupparla in maniera inclusiva o esclusiva”.

Dopo i ringraziamenti da parte di monsignor Gaetano Tripodo e monsignor Cocivera a quanti, in diverso modo, hanno reso possibile la realizzazione di questo importante momento formativo (dai relatori e moderatori, alla commissione organizzatrice, al Magnifico Rettore professor Pietro Navarra che con generosità ha voluto dare un segno tangibile di sinergia istituzionale, ospitando la tre giorni nell’Aula Magna del Rettorato, a Padre Giuseppe Lonia, direttore dell’ufficio Comunicazioni Sociali, attento e garbato regista di ogni momento, a tutti i partecipanti religiosi e laici), i sacerdoti hanno espresso entusiasmo e soddisfazione per gli spunti profondi di riflessione che queste serate hanno consegnato.

Cocivera ha concluso con l’appello che il Santo Padre ha rivolto ai giovani in occasione del Convegno Ecclesiale di Firenze: “Non guardate dal balcone la vita, svegliate il mondo, siate testimoni di un modo diverso di fare, di agire, di vivere”.

 

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Programma 1 Giorno

Ore 8,30 raduno dei partecipanti presso la Chiesa dell’Immacolata (San Francesco), in viale Boccetta Messina, e partenza alla volta di Palma di Montechiaro (Ag) terra del Gattopardo.

Lungo il tragitto sosta presso area attrezzata per colazione offerta dall’organizzazione con prodotti tipici messinesi, e visita dei monumenti dei luoghi sentimentali del Gattopardo : Chiesa Madre, Monastero delle Benedettine, Palazzo Ducale e visita al famoso Santuario meta di Pellegrinaggio Castello di Chiaramonte.

Arrivo al B&B “Le Terre del Gattopardo” per sistemazione bagagli e partenza per Favara per Tour culturale e artistico al Cortile Bentivegna in cui nasce il noto Fam Cultural Park, e cena in un ristorantino tipico.

                                              

                                

2 Giorno

Ore 8.30 Colazione in B&B e partenza per Agrigento alla Sagra Del Mandorlo In Fiore, visita dei Templi per assistere alle celebrazione della 71° sagra accompagnati da Armando Siciliano editore del celebre libro “Goethe in Sicilia” l’Isola Iniziatica,   in cui narreremo le emozioni dello scrittore tedesco davanti alla meraviglia dello scenario della Valle dei Templi.

Pranzo libero e Tour degli eventi sparsi in citta’ tra cui la Mandorlata celebre Kermesse dedicata all’uso della Mandorla in cucina..

Ore 17,30 circaVisita alla Fam Gallerydella prima esposizione di una mostra dedicata alla mitica Frida Kahlo, ambientata negli anni 40, in cui l’amico fotografo Leo Matiz, immortala nei suoi celebri scatti il dolore e la passione di una grande donna ed artista.

Al termine partenza per rientro a Messina…

                

La quota comprende

  • Viaggio in Pullman A/R
  • Colazione giorno 12 offerta dall’organizzazione
  • Pernottamento più colazione a Palma di Montechiaro in un raffinato B&B.
  • Cena a base di prodotti tipici agrigentini in uno dei 7 Cortili di Favara
  • Guida Turistica
  • Polizza Assicurativa a rischio infortuni
  • Varie ed eventuali e tutto cio’ non specificato sopra.

La quota non comprende

Info e prenotazioni ai numeri 090/9433748 sede associazione – Francesco 340/4067798

Gaetano 338/7100968

N.B Si invitano tutti i partecipanti a dare conferma entro e non oltre il 9 marzo 2016, il programma potrebbe subire qualche modifica.

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