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Giuseppe La Spada

SUBLIMIS. The world seen beneath the surface

Alla Triennale di Milano l’arte sposa la causa green.


Milano, 8 ottobre 2015 - Lunedì 19 ottobre, presso la sala TIM4EXPO del Museo della Triennale di Milano (Via Alemagna, 6) l’associazione Recodewater, in collaborazione con Ethicando Association di Milano, presenta la mostra di Giuseppe La Spada SUBLIMIS. The world seen beneath the surface, in programma fino al 28 ottobre, con il patrocinio del Museo della Triennale, dell’Associazione Italiana della Fondation Prince Albert II de Monaco onlus e della Associazione Culturale Giappone in Italia, e il sostegno di TIM4EXPO.

Alla serata, accanto all’artista Giuseppe la Spada, interverranno: Marco Eugenio Di Giandomenico, economista dell’arte e della cultura e Presidente di Ethicando Association; Simeone Scaramozzino Presidente di Recodewater; Maurizio Codurri, Presidente Associazione Italiana della Fondation Prince Albert II de Monaco onlus; Alberto Moro, Presidente dell’Associazione Culturale Giappone in Italia, e una rappresentanza del Museo Triennale di Milano.

Giuseppe La Spada, affermato artista digitale e vincitore del prestigioso Webby Award, riconoscimento internazionale conferito all’eccellenza nel web, presenta un articolato progetto espositivo in cui la poesia dell’arte si sposa con la causa green: sensibilizzare il fruitore sul tema del consumo sostenibile dell’acqua, l’oro blu oggi all’origine di spinose questioni geopolitiche e preoccupanti conflitti.

Concepito come un percorso in progress, che vuole crescere aggregando nei successivi appuntamenti espositivi altre voci e contributi artistici sul tema, l’anteprima milanese di SUBLIMIS conta già la partecipazione del compositore giapponese premio Oscar Ryuichi Sakamoto che per il progetto firma l’inedito brano “Shizen no koe” (La voce della natura).

Immagini, video immersivi, frequenze sonore, installazioni interattive e sculture vogliono indurre lo spettatore a riflettere sulla relazione tra l’essere umano e l’acqua, attraverso il racconto complesso dei suoi differenti aspetti: si va dalle evocazioni ancestrali a cui l’acqua inevitabilmente rimanda, alle questioni connesse al suo buon uso o abuso; dall’inquinamento dei nostri mari fino ai più recenti e drammatici fatti di cronaca.

Le opere di La Spada in mostra alla Triennale di Milano, sono state realizzate con il contributo di altri protagonisti della scena artistica e musicale contemporanea, quali: l’austriaco Christian Fennesz, voce tra le più significative della musica elettronica di oggi; Catodo, artista computazionale di fama internazionale; il duo artistico Calembour; i musicisti Giuseppe Cordaro, Corrado Nuccini e il duo Lilies On Mars.

E accanto alle collaborazioni artistiche, il progetto gode dei contributi di scienziati e filosofi che hanno dato il loro prezioso apporto a questo racconto multidisciplinare volto alla riscoperta dell’acqua. Scrive l’astrobiologo Sean McMahon del Dipartimento di Geologia e Geofisica dell’Università di Yale: “Vedo nel lavoro di Giuseppe l'energia, il dinamismo e la fragilità della vita contrastata dal desolato, crudele silenzio dello spazio che ci circonda. L'universo che ci ha creati ci è anche estremamente ostile. La vita è emersa da forze mortali: acque profonde e rocce fuse”.

GIUSEPPE LA SPADA

Giuseppe è un artista interdisciplinare ispirato dalla Natura e dal Suono. Il suo utilizzo di elementi naturali (l’acqua in primis) lo posiziona come uno degli artisti italiani più sensibili ai temi ambientali. Da sempre interessato nell’evolvere i linguaggi creando delle esperienze sinestetiche, ha collaborato su queste tematiche con artisti quali Ryuichi Sakamoto, Christian Fennesz, Marithè + Francois Girbaud, ricevendo vari riconoscimenti internazionali. Membro de ‘The International Academy of Digital Arts and Sciences’ (New York).

 

SUBLIMIS. The world seen beneath the surface

Dal 19 al 28 ottobre 2015

Spazio TIM4EXPO, Museo della Triennale di Milano, via Alemagna 6

Mostra di Giuseppe La Spada

Con il contributo diRyuichi Sakamoto

E Christian Fennesz, Catodo, Calembour, Giuseppe Cordaro, Corrado Nuccini, Lilies On Mars.

Allestimento a cura di Laura Lamonea (Video Sound Art)

INGRESSO GRATUITO

ORARI

Lunedì 19 ottobre, dalle ore 18.30 alle ore 23

INAUGURAZIONE MOSTRA

Dal 20 al 28 ottobre, dalle ore 10 alle ore 19

Mostra “SUBLIMISThe world seen beneath the surface

www.sublimis.org

#sublimis

Sponsor tecnico

                       

Per ulteriori informazioni

Ufficio stampa

Cinzia Santomauro

Cell. 340 8415163

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

DAlia

ROMA, 19 OTT –  In un’ interrogazione al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, il presidente della Commissione bicamerale per le questioni regionali, Gianpiero D’Alia, punta l’attenzione sulla legge che prevede l’accorpamento delle Camere di Commercio e in particolare chiede attenzione sulla situazione siciliana e sul futuro della sede di Messina. D’Alia, per i motivi che espone, chiede al ministro di fare chiarezza e di valutare la possibilità di sospendere l’accorpamento.

“Con le delibere  dei commissari ad acta delle Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa è stato deciso l'accorpamento delle tre Camere di commercio – spiega l’ex ministro - definendo anche il nome e la sede legale a Catania del nuovo organismo. Per la sede di Messina, invece, a tutt’oggi, non è pervenuto alcun atto formale in tal senso. Anzi – prosegue -  l’accorpamento delle altre sedi siciliane non prevede in futuro il coinvolgimento della Camera messinese, dimenticando il principio di solidarietà tra sedi che è uno dei cardini sui quali si basa il sistema camerale nazionale”.

L’ex ministro evidenzia “come la stessa Camera di commercio di Messina ha deliberato nel febbraio scorso l’accorpamento con le tre Camere sopracitate. Il 24 settembre 2015 la Conferenza Stato - Regioni ha ratificato l’intesa sullo schema di decreto del ministro dello Sviluppo e subito dopo il ministro ha emanato il decreto di accorpamento delle tre, escludendo proprio Messina”.

A questo punto D’Alia si sofferma sulle condizioni dell’ente camerale messinese che “non avrebbe alcuno dei requisiti minimi per rimanere in vita autonomamente, poiché  il bacino di imprese del territorio ha una consistenza di circa 60 mila unità comprese le unità locali. Sull’ ente – osserva – pesa anche il doppio gravame degli stipendi e delle spese dei pensionamenti a carico dello stesso: questo causato da un evidente vuoto legislativo in materia".

D’Alia, allora chiede “la salvaguardia dei profili economici e patrimoniali derivanti dal mancato accorpamento della Camera di commercio di Messina con le consorelle di Catania, Siracusa e Ragusa e di intervenire con una misura adatta per risolvere il problema dei pensionamenti delle Camere di commercio siciliane che altrimenti rischiano il collasso economico e finanziario”

--

Lillo Maiolino
Assemblea regionale siciliana
Portavoce del Presidente

 

Cannavo

All’età di quasi 94 anni, è deceduto mons. Ignazio Cannavò, arcivescovo emerito di Messina. Era nato il 12 dicembre 1921 a Fiumefreddo di Sicilia.

Ordinato sacerdote nel 1944, consacrato vescovo nel 1970.

Nei venti anni di episcopato a Messina, si giovò della collaborazione dei vescovi ausiliari mons. Vittorio Mondello (trasferito poi alla diocesi di Caltagirone), mons. Domenico Amoroso (trasferito alla diocesi di Trapani), mons. Francesco Sgalambro (trasferito alla diocesi di Cefalù) e mons. Francesco Miccichè (trasferito alla diocesi di Trapani).

Il 17 maggio 1997, Giovanni Paolo II accolse, nunc pro tunc, le dimissioni presentate dall'arcivescovo Cannavò a norma del can. 401 del C.J.C., per raggiunti limiti di età, sollevandolo dal governo pastorale dell'arcidiocesi e nominandolo contestualmente amministratore apostolico.

Concluse il suo mandato il 3 giugno 1997.

Si era ritirato nella Casa del clero di Acireale dove si è spento serenamente nella notte.

( Da Wikipedia, alcune notizie)

locandina ARENA

- di Rachele Gerace -

Messina - Sabato 24 ottobre, alle ore 11.00, nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, Città Metropolitana di Messina, appuntamento per la presentazione del libro “Anche oggi non mi ha sparato nessuno” di Riccardo Arena. Converseranno con l’autore del libro, cronista di giudiziaria al Giornale di Sicilia (oltre a collaborazioni con La Stampa, Panorama, il Foglio e l’agenzia AGI) e presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Nuccio Anselmo, cronista di giudiziaria e vice caposervizio della Gazzetta del Sud e Mario Samperi, presidente della seconda sezione penale del Tribunale di Messina.

L’incontro, in collaborazione con la libreria Bonanzianga e con l’Ordine professionale degli Avvocati di Messina (per i quali è accreditato ai fini della formazione permanente), è curato e coordinato dalla giornalista Rachele Gerace.

L’autore, in questo secondo romanzo, con l’esperienza da cronista che gli è propria, si destreggia all’interno di un racconto complesso in cui la voce del narratore si sdoppia, fondendosi con le mille voci dell’informazione ufficiale e non e creando un tessuto narrativo avvincente e paradossale.

In un mondo che vive secondo il ritmo della notizia battuta dalle agenzie, dello scoop inseguito a ogni costo, delle esternazioni, delle condivisioni e dei titoli di giornale a effetto, un ufficiale dei carabinieri abbandona il suo ritiro da Cincinnato per tornare in prima linea e seguire le indagini sull'evasione di Cataldo Orchi, il capo della mafia - svenduta e pubblicizzata come inesistente - al quale è legato da antichi precedenti. Comincia così una caccia all'uomo sorprendente e incalzante, che porterà al disvelamento di una fitta rete di legami e complotti.

TAV

Si svolgerà domani sabato 17 ottobre alle ore 19 , presso la Chiesa S. Maria del Carmelo di S. Teresa Riva (ME), l'apertura delle attività culturali 2015/2016 del “Laboratorio di Iconografia Cristiana Mater Dei” di Messina. Alla conclusione  della Celebrazione Eucaristica delle ore 18, nella vigilia della memoria liturgica di San Luca evangelista, il laboratorio , terrà un incontro sulla iconografica cristiana e la sua valenza liturgica nell’alveo della Tradizione  della Chiesa e dell’Archimandritato del Santissimo Salvatore.Interverranno P. Massimo Briguglio, il prof. Giovan Giuseppe Mellusi e l’arch. Silvana Raffa.
A partire dalle ore 16 potrà essere visitata la mostra delle icone prodotte dal “laboratorio Mater Dei” diretto dal Maestro Ivan Polverari di Roma.
Il Laboratorio nasce dal desiderio di promuovere e diffondere la conoscenza della tradizione iconografica e del patrimonio artistico e spirituale della nostra cultura cristiano-bizantina, favorendo innanzitutto il dialogo ecumenico inteso come condivisione di esperienze e la realizzazione di icone dipinte secondo moduli teologici e tecnici propri, facendo uso di tecniche e materiali rigorosamente tradizionali e naturali: tavole in legno gessate, pigmenti naturali amalgamati con emulsione al tuorlo d’uovo e foglia oro. Il Laboratorio Mater Dei si propone di raggiungere tali obiettivi attraverso: Corsi di iconografia a vari livelli; approfondimenti teologici; Percorsi di Storia dell’Arte; allestimenti di mostre; seminari e convegni; visite guidate presso Chiese e Musei per far conoscere e valorizzare il patrimonio di icone presente a Messina e in Sicilia.

Sono già programmati dei corsi nel prossimo periodo natalizio 2015.

-  DI MARIA TERESA PRESTIGIACOMO -

                                                                                                    

taorminaSI

Catania. Avrà luogo la presentazione del programma di Taormina Gourmet 2015,  lunedì 19 ottobre 2015 alle ore 12 nello spazio NORMA dell’aeroporto di Catania.

Interverrà Fabrizio Carrera, direttore di Cronachedigusto.it, insieme al team che organizza l’evento e ai partner che lo sostengono.  Dopo la conferenza stampa siete invitati ad assistere al cooking show e a prendere parte alla degustazione dello chef Giuseppe Causarano della Locanda Gulfi di Chiaramonte Gulfi, che presenterà il piatto “L’autunno in un piatto”.

 Taormina Gourmet, in programma dal 24 al 26 ottobre, giunge quest’anno alla sua terza edizione e punta ad un ulteriore qualificazione del proprio programma e dei propri ospiti, attraverso le degustazioni dei più interessanti vini italiani e stranieri, i cooking show degli chef stellati, i focus sulle materie prime, cene ed aperitivi d’autore, gli interventi degli esperti internazionali del settore. Dopo l’interesse che ha suscitato con le prime due edizioni nel mondo dell’enogastronomia italiana, l’evento tornerà a offrire un irripetibile appuntamento di incontro e confronto a cui prenderanno parte coloro che stanno scrivendo la storia del vino e della cucina contemporanea con coloro che ne stanno diventando protagonisti emergenti: insieme per raccontarsi attraverso i propri prodotti e piatti, e sperimentare abbinamenti da proporre non solo agli addetti ai lavori, ma anche e soprattutto al pubblico degli appassionati.

“Taormina Gourmet” è ideato e organizzato da Cronache di Gusto, magazine online diretto da Fabrizio Carrera, in collaborazione con Istituto regionale vini e oli di Sicilia e con il supporto di SAC Aeroporto di Catania, Business Strategies, Ipercoop, Parmigiano Reggiano, Credito Siciliano, Puglia in Rosè, Soave Consorzio di Tutela, Premiati Oleifici Barbera, Consorzio di Tutela Pomodoro di Pachino Igp, Electrolux, Histo Caffè, by Ciuro, Mail Boxes etc, Mercato San Lorenzo, Mangiatorella, Valentina Console Design, t'Kuaska Instituut e Doctor Wine.

Info e prenotazioni: www.taorminagourmet.it

 

 

Le Grandi Degustazioni

Orizzontali e verticali di grandi vini e di grandi territori del vino

Hotel Villa Diodoro - Sala Belvedere - 24 ottobre

Moet&Chandon:

degustazione e confronto con cinque etichette Gran Vintage

ore 12:00 - ingresso

15,00

Rosati di Puglia:

alla scoperta di una tipologia con dodici etichette

ore 14:00 - ingresso

15,00

Tutto sul Condrieu

, magnifico bianco dalla Francia

ore 16:00 - ingresso

15,00

Un Supertuscan dei Frescobaldi in passerella:

cinque annate di Mormoreto

ore 18:00 - ingresso

15,00

Hotel Villa Diodoro - Sala Giardino - 24 ottobre

Erbaluce di Caluso, un bianco che non ti aspetti:

sei etichette a confronto

ore 14:00 - ingresso

10,00

A tutta birra con Kuaska

: sei etichette imperdibili tra Europa e America

ore 16:00 - ingresso

15,00

Universo Champagne:

cinque sboccature di Brut Première di Bruno Paillard

ore 18:00 - ingresso

15,00

Hotel Villa Diodoro - Sala Belvedere - 25 ottobre

Un grande rosso di Sardegna:

degustazione di cinque annate di Tenores di Alessandro Dettori

ore 12:00 - ingresso

15,00

Nanni Copè

: sei annate di un rosso campano sorprendente

ore 14:00 - ingresso

15,00

Quattordici grandi vini del centro-sud Italia selezionati da Doctor Wine. Con Daniele Cernilli

ore 16:00 - ingresso

35,00

Il Barolo di Beppe Rinaldi

: degustazione imperdibile con quattro etichette

ore 18:00 - ingresso

40,00

Hotel Villa Diodoro - Sala Giardino - 25 ottobre

Un grande Merlot:

cinque annate di Galatrona

ore 11:00 - ingresso

15,00

Sette annate di Kaid di Alessandro di Camporeale:

un magnifico Sirah

ore 12:00 - ingresso

15,00

Rallo, tra anteprime e grandi classici:

tasting con cinque etichette

ore 14:00 - ingresso gratuito su prenotazione

La Barbera di Cantina Iuli:

cinque annate in degustazione

ore 16:00 - ingresso

15,00

Il Nero d’Avola è un grande vitigno:

tasting con cinque aziende e dieci vini

ore 18:00 - ingresso

15,00

Hotel Villa Diodoro - Sala Belvedere - 26 ottobre

Verticale di Montiano di Falesco:

cinque annate raccontate da Riccardo Cotarella

ore 14:00 - ingresso

20,00

Il Soave, bianco ricco di storia ed energia:

dieci annate con il millesimo 2014

ore 16:00 - ingresso

15,00

Un grande rosso italiano:

cinque annate di Vigna del Pedale di Torrevento

ore 18:00 - ingresso

15,00

Hotel Villa Diodoro - Sala Giardino - 26 ottobre

Luci sul Marsala

: cinque etichette del progetto Heritage di Francesco Intorcia per scoprire un vino

immortale

ore 12:00 - ingresso

15,00

Walter Massa, un grande vigneron e il suo territorio:

degustazione tra Timorasso e Croatina

ore 14:00 - ingresso

15,00

Ampelio Bucci e il suo grande Verdicchio

: tasting con cinque annate

ore 16:00 - ingresso

15,00

Etna e Borgogna

: otto vini tra eleganze e terroirs

ore 18:00 - ingresso

20,00

I Cooking Show

Rinomati chef ai fornelli: creazioni culinarie e abbinamenti raffinati

Grand Hotel San Pietro - 24 ottobre

Peppe Causarano

, chef della “Locanda Gulfi" di Chiaramonte Gulfi, ai fornelli con “ Sfumature

d’autunno” - Cerasuolo di Vittoria DOCG 2014 Gulfi

ore 11:30 - ingresso

15,00

Caterina Ceraudo

, chef del “Dattilo” di Strongoli, presenta “Alici, Chartreuse e misticanza” - Grillo

2014 Feudo Maccari

ore 13:00 - ingresso

15,00

Andrej Godina,

tutti i segreti per bere un grande caffè. Degustazione di quattro monorigine

ore 14:30 - ingresso

5,00

Guido Castagna,

grande cioccolatiere d’Italia: “Biscuit al cioccolato con mousse al cioccolato e

cremoso al pistacchio di Bronte” - Kaid vendemmia tardiva 2012

ore 16:00 - ingresso

15,00

Pietro D’Agostino

, chef de “La Capinera” di Taormina: un’indimenticabile “Passeggiata per la Sicilia” -

Helios bianco 2014 Di Giovanna

ore 17:30 - ingresso

15,00

Grand Hotel San Pietro - 25 ottobre

Martina Caruso, chef “Hotel Signum” di Salina

: alla scoperta del suo “Assoluto di triglia” - Adènzia

Bianco 2014 DOC Sicilia Baglio del Cristo di Campobello

ore 11:30 - ingresso

15,00

Luca Abbruzzino,

chef del ristorante “Antonio Abbruzzino Alta cucina locale" di Catanzaro.

Giovanissimo talento alle prese con il dolce “Uovo, tartufo, castagne e latte di capra” - Teodora 2012

Terre Nobili

ore 13:00 - ingresso

15,00

Antonia Klugmann

, chef de “L’Argine" a Dolegna del Collio: i suoi piatti “Paté di fegato e mele di

Vencò” e “Riso burro e salvia” - Champagne Bruno Paillard

ore 14:30 - ingresso

15,00

Luciano Monosilio e Alessandro Pipero,

del ristorante “Pipero al Rex“ di Roma: ai fornelli con “Seppie

e piselli” - Castel del Monte DOCG Rosato 2014 Torrevento

ore 16:00 - ingresso

15,00

Grand Hotel San Pietro - 26 ottobre

Massimo Spigaroli:

un’imperdibile verticale di Culatello di Zibello - Pas Dosé 2008 Rotari

ore 11:30 - ingresso

15,00

Paolo Barrale

, chef del “Marennà” di Sorbo Serpico: alla scoperta de “Il risotto e la caprese” - Ciuri

2014 Terrazze dell’Etna

ore 13:00 - ingresso

15,00

Haruo Ichikawa

, il maestro del ristorante “Iyo” di Milano: “Wagyu tataki”, tagliata di manzo nobile

giapponese, erbette al burro di soia, funghi porcini, senape in grani e sesamo bianco tostato - Rosso

del Soprano 2013 Palari

ore 14:30 - ingresso

15,00

Carmelo Trentacosti,

chef del Gran Hotel Villa Igiea di Palermo: “Triglia alle verdure croccanti, con

bisque di crostacei, gambero bianco, crema di lattuga e bottarga di caviale” - Maria Costanza 2013

Milazzo

ore 16:00 - ingresso

15,00

Il Parmigiano Reggiano:

l’attesissima verticale. Cinque stagionature in abbinamento con l’Aceto

Balsamico Tradizionale di Modena DOP affinato ed extravecchio e con il Marsala Vergine Riserva

DOC 2000 Pellegrino

ore 17:30 - ingresso

20,00

Il Maxi Banco d’Assaggio

Un viaggio nel mondo del vino attraverso eccellenze gastronomiche. Rinomate cantine del

panorama italiano ed estero raccontano la loro storia.

Hotel Villa Diodoro - Sala Convegni - 25 e 26 ottobre

domenica - ore 15:00 - 21:00 / lunedì - ore 11:00 - 18:00 / ingresso

15,00

Gli Aperitivi d’Autore

Le frontiere sperimentali dei mixologist: i barman del futuro.

Grand Hotel San Pietro - La Terrazza - 24 e 25 ottobre

Raffaele Caruso

- Hotel Signum Salina - sabato ore 18:30

Mattia Cilia

- Bocum Palermo - domenica ore 18:30

ingresso

5,00

La Grande Cena

Chef stellati per una cena esclusiva: raffinate creazioni culinarie con Luca Abbruzzino,

Antonia Klugmann e Pino Cuttaia, in abbinamento a quattordici grandi vini selezionati da

Daniele Cernilli, alias Doctor Wine

Grand Hotel San Pietro - 25 ottobre

ore 21:00 - ingresso su prenotazione

100,00

 

 

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Si parla di crisi del ruolo paterno nell’accidentato mondo contemporaneo e si tende a spiegare l’avvilimento dei figli come conseguenza del fallimento dei padri: scomparirebbe, dai nostri orizzonti, il padre tout court (non solo il padre padrone, della civiltà contadina), come garante dei valori eterni dell’uomo e assertore del «principio di realtà». Quanto dire: figli senza padri, società senza valori.

Ma, nell’Italia avvilita di oggi, ci sono ancora – vivaddio – padri che non si nascondono dietro le cortine fumogene del permissivismo e del nichilismo, ma stanno lì, risoluti, per ricordare ai figli (e a tutti i giovani), magari con l’esempio concreto della propria vita, che lottando, anche a costo di duri sacrifici, si può vincere – si vince, di fatto - senza cedere alle sirene dell’illegalità e dell’immoralità dilaganti nella società.

Giovanni Giannattasio è uno di questi padri: partito dagli stenti del mondo contadino dell’Italia postbellica, dalle chiese e dagli oratori dei paesi di campagna, ha studiato (contro il parere e le obiettive difficoltà economiche dei genitori), realizzandosi come uomo e come maresciallo dei carabinieri, senza derogare dai principi di onestà, di amore e di fratellanza, che la famiglia e la religione cattolica gli hanno inculcato.

La sua Storia di un carabiniere si legge, difatti, come un limpido Bildungsroman (romanzo di formazione) costruito intorno ai tre pilastri della religione, della famiglia e dello Stato, di cui l’Arma (dei Carabinieri) appare espressione esemplare.

Spiccano nel racconto alcuni fatti, particolarmente significativi: il rapporto di rigore, ma anche di umana considerazione, del Maresciallo con i delinquenti (e persino con qualche mafioso); gli attestati di stima dei cittadini e delle superiori autorità nei suoi confronti; l’apparizione, in due occasioni, di strani fenomeni celesti, che fanno pensare agli Ufo; la simpatia e l’intelligenza di Sally, «un cucciolotto di pastore tedesco», che collabora con i carabinieri; la lotta contro la droga; la promozione del Maresciallo alla DIA e la sua nostalgia dell’Arma; il suo rientro definitivo nell’Arma; gli eventi che attestano l’armonia – non senza contrasti – della vita familiare e della vita militare.

La scrittura è secca come quella di un diario, senza inutili belletti ornamentali. Il periodare è preferibilmente paratattico, con periodi brevi, immune dalle sciatterie di certo burocratismo, e tuttavia non privo, a tratti, di esplicite bellezze formali: resta impresso nella memoria, per esempio, il brano in cui Giannattasio rievoca la morte della madre, ch’egli rivede morta «nel suo letto con un sorriso bellissimo» (p. 197). Talché il libro, la sua elaborazione, la sua pubblicazione sono forse il primo attestato del successo di un uomo onesto che, nel ripercorrere la storia della sua vita con punte di giusto orgoglio, ma senza eccessi egotistici, esce dall’anonimato, tracciando un succoso profilo della «nuova« Arma («lavoriamo per la gente») e gettando, parimenti, squarci di luce su aspetti peculiari della lotta alla malavita nostrana (la camorra, la mafia, la ‘ndrangheta).

Non è, obiettivamente, poco. Onore al merito.

 

( Prof. Giuseppe Rando http://www.messinaweb.eu/artisti/associazione/scrittori/item/1508-giuseppe-rando.html)

Questo libro è stato scritto per raccontare la vera vita del comandante di Stazione Carabinieri senza paura. Quello che per servire la "Gente"

combatte contro i "Poteri Forti e le prepotenze di qualche superiore" nonostante le sue sofferenze e quelle della famiglia, oggi ce ne sono

ancora tanti e sono il vanto della vera Arma dei Carabinieri.

Le librerie lo hanno esaurito e ora l'editore lo stampa solo su ordinazione.Se a qualcuno interessasse mandi all'email

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  sarà spedito all'indirizzo voluto.

 

10 FOTO 3 OTT

La complessità di un’epoca, che si rispecchia in un luogo - simbolo - il “Ricovero - Bunker Cappellini” in viale Boccetta, adiacente al Liceo Scientifico “Archimede”, divenuto, grazie a un intraprendente restauro condotto con sapienza e passione, il Museo Provinciale “Messina nel ‘900”.

Un contenitore d’idee e progetti che, partendo da un pezzo di storia della nostra città, si protende verso un possibile futuro. Un alveo di memorie fissate in pannelli didattici e vetrine espositive, che con suoni e musiche dell’epoca accompagnano il visitatore.

Immagini, giornali, manifesti, fotografie, uniformi, armi e oggetti raccontano il “ Novecento Messinese “, con il dramma del terremoto, delle due guerre mondiali e gli entusiasmi della Ricostruzione e di una Repubblica inedita, fino all’evento del sogno europeo.

La direzione del Museo, si pone anche   l’ obiettivo di contribuire a far riscoprire i valori identitari, troppo spesso sopiti o dimenticati, che però sono indispensabili per ridestare l’identità collettiva e rafforzare il senso di orgogliosa appartenenza.

Per raggiungere questi scopi è stato pianificato un variegato programma culturale, che si svolgerà attraverso lo snodarsi di una sequenza di incontri, dibattiti, proiezioni di filmati d’epoca, rassegne, analisi interpretative di varie pubblicazioni – romanzi, racconti, saggi, raccolte di articoli – prodotti da personalità del mondo culturale, ambientate nella Messina del secolo scorso.

A tal fine la direzione del museo ha avviato e presentato la rassegna bimestrale “Memoria e scrittura: i libri e l’identità”,26 FOTO 3 - 10   alla presenza di un folto e attento pubblico.

Il giornalista – scrittore Geri Villaroel , direttore di Moleskine, con la consueta travolgente passione ha aperto la rassegna con la Sua ultima fatica letteraria “Il pupo di carne”, che è stata definita nel corso di un’acuta disamina condotta da Giuseppe Amoroso un vero e proprio “romanzo nel romanzo”, per la fitta embricatura di temi, citazioni e rimandi letterari.

Vivo e animato il dibattito che ne è scaturito, al quale hanno preso parte, oltre all’autore, personalità di spicco della vita intellettuale cittadina, come il direttore della biblioteca regionale Sergio Todesco che ha sottolineato la funzione del libro nell’ambito della trasmissione della memoria e il consolidamento dell’identità collettiva, e l’anatomopatologo Cosimo Inferrera, il quale, dopo aver esaltato il ruolo del Museo Provinciale Messina nel ‘900 come <rifugio dall’ignoranza>, si è soffermato sulla scelta, quasi antropologica, del titolo e su alcune tematiche testuali.  

14 FOTOLa rassegna di cui la Direzione del Museo ha voluto affidare ilcoordinamento editoriale al giornalista e scrittore Giuseppe Ruggeri, continuerà sempre nel segno dell’identità.

Sabato 17 ottobre, ingresso libero, con il seguente programma:

A seguire:

- il 31 ottobre, il saggio “L’infinito in fondo all’anima” a cura di Antonio Baglio, ispirato alla figura di Don Angelo Sterrantino, presentato dal Matteo Pappalardo, giornalista e critico;

- il 14 novembre “Identikit di un’epoca” di Anastasio Majolino, presentato da Girolamo Cotroneo, filosofo e saggista;

- il 28 novembre, a conclusione di questo ciclo d’incontri,   “Messina anni ‘50” di Geri Villaroel, presentato da Vanni Ronsisvalle, giornalista e scrittore.

                                                                          

                                                                                                    Il Direttore del Museo

                                                                                                                                          Angelo Caristi

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