Sento ancora l’inebriante profumo
di quell’albero di pino alto
fino a toccare il cielo
verde intenso con le pigne attaccate
da sembrare quasi un albero di natale.
Intorno una muraglia ben definita
alta poco piu’ di un metro
con rampicanti fioriti
dai colori accesi
potati da sembrare
artistiche sculture da chi amava il verde.
Risate di grandi e piccini
all’ingresso ci accoglievano
nel nostro paradiso.
Quanti giochi, quanta allegria,
quanti amici con cui trascorrere
i pomeriggi dopo aver fatto
i compiti di scuola.
Guarda! quel fusto secolare
porta ancora due iniziali di due nomi
dentro un cuore!
nasceva il primo amore che non si scorda mai.
Arzilli vecchietti
godevano della frescura sulle panche
a raccontare aneddoti di vita vissuta
scolpita nella loro memoria.
Un cerchio di bimbi
seduti per terra rimaneva attonito ad ascoltare.
E’ ancora li’ Villa Dante
chiusa da una cancellata,
senza piu’ colore, senza le risate di bimbi
allegri e spensierati.
Povera Villa Dante!
Molti anni fa pensavamo che
sarebbe diventata un ‘accogliente
zona verde in citta’ per la gioia di grandi e piccini.
Tutto e’ passato, lontano e’ il ricordo
di quel primo bacio d’amore
nella magia di una sera stellata a Villa Dante,
che restera’ sempre in fondo al cuore.
Chiudo gli occhi e scendono lacrime.