Su quell'antiche mura t'ascoltai
e vidi poi quel mare e poi quell'onde
venire verso me, baciar le sponde,
fu allora che di te m'innamorai!
Con esso il cielo par che si confonde
in un tutt'uno azzurro e m'involai
come un gabbiano in alto, mi specchiai
su quelle tue acque limpide e profonde.
Da quel bastione volsi il mio sguardare
verso ponente e quasi d'improvviso
quell'isole, dinanzi a me, sovrane!
O Trapani fu lì che il mio cantare
cantò l'essenza del tuo paradiso,
con sé portò quella bellezza immane!