- Denise Vrenna -
Capo d’Orlando, situato in posizione intermedia tra Messina e Palermo, presenta nel proprio tessuto urbano il Castello dalle antiche origini ed il “più recente” Castello Bastione.
Il primo fu costruito per volontà di Carlo Magno, in memoria di Orlando, da cui il territorio, probabilmente, prese nome.
La costruzione, con funzione di difesa ed avvistamento, resistette alle numerose battaglie e divenne protagonista di un folto numero di leggende, sebbene la sua storia possa già ritenersi conclusa nel 1398.
In questo anno, infatti, la guerra sorta dall’assedio di Bernardo Cabrera ( conte di Modica ) nei confronti di Bartolomeo d’Aragona ( rifugiatosi presso il castello), ne determinò la rovina.
Attualmente risultano visibili i muri di sostegno ed alcuni degli interni, sottoposti ad interventi di risistemazione.
Il Castello Bastione, invece, detto anche Torre del Trappeto di Malvicino, potrebbe risalire al XIV secolo, in occasione della diffusione della coltivazione delle “Cannamele”.
La torre, infatti, mirata alla difesa delle piantagioni dalle incursioni esterne, appare citata nel rapporto storico risalente alla metà del XVI secolo per volere dell’imperatore Filippo II.
Lo stemma in pietra che orna l’ingresso lega il complesso ai Conti di Naso, che in effetti inglobò il territorio di Capo d’Orlando fino al 27 settembre 1925, anno in cui il Comune ottenne autonomia.
La struttura si erge su pianta quadrata (16,50x16,50 metri) e su tre elevazioni organizzate in base , piano operativo e terrazza, dal suggestivo panorama.
Dal 17 aprile 1986 il Castello fu vincolato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, che procedette con il restauro e l’attuale risistemazione, che ne permise la funzione di “museo polivalente”.