- di Denise Vrenna -
Il castello di Montalbano Elicona sorge nel piccolo borgo medievale di 2.526 abitatanti, uno tra i più antichi nuclei dell’area nebroidea.
La tradizione narra di una prima edificazione avviata a pochi chilometri di distanza dall’attuale centro, probabilmente interrotta a causa di problematiche territoriali, che indussero alla scelta dell’odierno sito per la fondazione.
Ubicato nel centro urbano del paese, il castello affonda le proprie origini nel primo secolo dell’anno 1000.
Sottoposto poi, nell’arco della sua storia, a numerosi successivi interventi di rinnovo, subì una ricostruzione integrale nel XIV sec. ad opera di Federico III d’Aragona, probabilmente negli anni compresi tra il 1302 ed il 1311, entrando a far parte del progetto di difesa del territorio.
Il complesso edilizio, infatti, situato a 900 metri di altezza, soddisfava l’esigenza di controllo esercitata sulla valle sottostante, dominando il percorso compreso tra i Nebrodi ed i Peloritani.
Le modifiche succedutesi nel tempo fecero sì che sul primo nucleo di origine normanna si innestassero motivi aragonesi, rivolgendo i successivi interventi al fine di impiegare la struttura come residenza baronale trecentesca, casa gesuitica (per scelta di Giacomo Bonanno Colonna che nel 1805, afflitto dai debiti, cedette il castello) e sede del Comune (1921).
Il complesso si erge su pianta quadrata a corte con tre ali edilizie e mastio su affioramento roccioso, ormai pericolante ed assalito dai rovi.
Gli accessi sono presenti sui rispettivi fronti, occidentale ed orientale: l’uno aggettante sulla corte e l’altro sormontato da un arco a sesto acuto.
L’esterno conta due ordini principali e si caratterizza per la presenza di numerosi portali e feritoie sormontate da diciotto grandi finestre.
Eterogeneo è l’uso dei materiali, il cui impiego varia dai laterizi, alla malta, alla pietra arenaria.
Recentemente restaurato e di attuale proprietà del Comune, il castello ha conservato la struttura essenziale, concedendo i propri spazi e la forte carica suggestiva da essi esercitata sui visitatori, all’allestimento di mostre, manifestazioni e spettacoli teatrali, aprendo le proprie porte alle visite pubbliche.
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