- La Redazione -
L’Azione Monarchica Italiana, come è noto ha operato sempre nel rispetto massimo della Costituzione Italiana e dei suoi articoli 2, 17 e 18 con Convegni, seminari, incontri ad alto livello culturale e sociale e Celebrazioni con la partecipazione di rappresentanti di Stati esteri e alla presenza di autorità religiose, civili e militari. La Chiesa del Santissimo Salvatore di Palermo teneva infatti una significativa Celebrazione Eucaristica dedicata a Vittorio Emanuele III che era officiata dal Rev.mo Mons Gaetano Tulipano Consigliere Spirituale dell’A.M.I, così come poco tempo addietro, aveva avuto luogo la Celebrazione per la Regina Elena nella Reale Cappella Palatina del Palazzo del Governo della Regione Siciliana. Iniziative queste che contribuiscono, così come è stato osservato dai sociologi, a mantenere viva la memoria del Risorgimento Italiano e dei suoi caduti e dei suoi eroi, in particolare nell’attuale ricorrenza del centenario della 1^ Guerra Mondiale volti all’unificazione italiana. ”- L’A.M.I , alla presenza dei suoi dirigenti, dopo il brillante intervento del suo presidente Nazionale Barone Franco Sausa di San Nicola, ricordava il Re del Piave Vittorio Emanuele III e i significati della pace nel contesto internazionale, oggi più che mai necessaria e proclamava il Prof Domenico Venuti, Vice Presidente Nazionale dandogli la parola tra gli applausi dei presenti. Il Prof Venuti ringraziava per la fiducia ricevuta e considerava il prossimo massimo impegno da realizzare, in un processo dinamico operativo volto al rispetto dei diritti umani enunciati nella dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo dell’ONU e invitava i Dirigenti ad una riflessione accademica e scientifica storicizzata nel cammino dell’umanità, cui faceva riferimento anche l’indimenticabile Prof Giuseppe Ugo Papi Rettore dell’ “Università “ La Sapienza” di Roma, Accademico dei Lincei e Presidente dell’ “UNICA” Consulta dei Senatori del Regno voluta da Re Umberto II IL Prof Venuti sollecitava inoltre un concreto e serio apporto agli amministratori locali, regionali e nazionali per contribuire ad uscire dalla crisi economica, la più pesante dal dopoguerra, sia per intensità, che per durata, con un gravissimo tasso di disoccupazione e chiedeva, a gran voce, ai monarchici e tutti gli altri bravi italiani a dare il giusto aiuto alla nazione, per evitare che il grande patrimonio di civiltà possa rischiare per i linguaggi eversivi la vera disgregazione morale e il terrorismo”. Ricordava inoltre la figura di Vittorio Emanuele III, Sovrano che nel suo lungo regno vide due Guerre mondiali, volle il suffragio universale maschile, forme di protezione sociale e tra queste: “ l’ assistenza a favore dei colpiti da disoccupazione involontaria, l’Opera Nazionale per la Protezione della Maternità e Infanzia per l’assistenza alle Gestanti e fanciulli lattanti e di prima età e assistenza antitubercolare” . Il Prof Venuti concludeva il suo discorso lanciando da quel luogo sacro un messaggio agli uomini di Governo :-“ I monarchici di tutte le organizzazioni monarchiche e la maggioranza degli italiani desiderano, come in Russia con gli Zar, il rientro dei nostri Sovrani in Italia, fate si che questo avvenga!- Gli italiani li vogliono al Pantheon”. Seguivano altri qualificati interventi, tra i quali quello del Prof Don Biagio Amata, Preside Emerito della Pontificia Università Salesiana di Roma e del Prof Giuseppe Mobilia Presidente Provinciale dell’UMI, chiedeva in modo deciso. l’unione tra tutte le associazioni monarchiche della Sicilia e d’Italia.