- di Rosario Fodale -
Le interruzioni del flusso idrico che serve la città, più volte verificatosi anche in tempi recenti, dovute al dissesto idrogeologico del territorio dove ricade la conduttura purtroppo non hanno sortito alcun preallarme.
E’, quindi, evidente che il monitoraggio delle zone interessate e le manutenzioni eseguite non sono state sufficienti e perciò inadeguate a risolvere la situazione.
I risultati sono evidenti.
Sarebbero stati sicuramente necessari particolari ed idonei lavori di adeguamento dell’acquedotto e, sotto il profilo della sicurezza, creare un acquedotto di riserva. Ma dove sono ora le persone che avrebbero dovuto fare questo! Si auspica che ci siano.
È impensabile come nel 2015 una città, come Messina, di quasi 250000 abitanti sia lasciata allo sbando per l'emergenza di un bene primario come l'acqua !!
Attenzione. Serve volontà e senso di responsabilità.
E’ il momento di agire, non servono le apparizioni televisive né le polemiche”. Lo ha affermato il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, on.le Giovanni Ardizzone, intervenendo sulla crisi idrica che ha colpito Messina.