- di Marcello Crinò -
Domenica 19 novembre il quartiere antico di Pizzo Castello, nella zona di Pozzo di Gotto, è stato attenzionato dall’associazione Genius Loci, che assieme all’associazione Pizzucasteddu Pizzu A Lampa e alla Confraternita Sant’Eusenzio ha permesso ai cittadini di visitare e conoscere luoghi e storie della zona. Questo in occasione delle terza presentazione del libro di Bernardo Dell’Aglio, presidente della Genius Loci, “Vicoli di Barcellona e Pozzo di Gotto. Immagini, storie, leggende”, pubblicato da Giambra Editori.
La visita guidata, curata da componenti delle due associazioni nelle persone di Annalisa Dama e Walter Rizzo, ha permesso di far conoscere dall’esterno la casa dove viveva Graziella Pirri nel 1955, una ragazza che fu oggetto di una vicenda di cronaca di risonanza nazionale. Quasi di fronte è stato possibile visitare una casa contadina che ha mantenuto le caratteristiche strutturali originali. Sono stati percorsi vicoli e luoghi dove sorgeva una cava di argilla e relative fornaci e delle quali non rimane più nulla.
Una sosta all’Oasi di Sant’Eusenzio, ampia area a verde con quindici botteghe artigiane antiche e tremila reperti della cultura artigianale e contadina, con degustazione di pane caldo condito con olio e origano, e infine la presentazione del libro nella chiesa di Gesù e Maria.
Per iniziare la poetessa Maria Morganti Privitera ha letto la sua poesia “A funtana du Pizzucasteddu”, dove la fontana stessa racconta in vernacolo la sua storia. Proprio in prossimità della fontana il pittore Mimmo Ciarrotta ha esposto alcune sue opere ispirate a questi luoghi.
A relazionare sul libro Luigi Lo Giudice, vice presidente della Genius Loci, e Walter Rizzo. Il primo ha evidenziato che si tratta di un libro con preziose testimonianze di gente vissuta in un’epoca diversa dalla nostra, un libro che con le immagini denuncia lo stato di degrado in cui versano questi luoghi. Ha ricordato il lavoro svolto dal pittore Iris Isgrò, che nei suoi libri ha illustrato la vita che si svolgeva nelle strade e nei vicoli. Bernardo Dell’Aglio è il continuatore di Isgrò, entrambi peraltro accomunati dalla medesima passione di documentare la vita e le attività della tradizione. Per Walter Rizzo il libro è il grido di Bernardo, la sua voglia di appartenere alla comunità. Una voce che esige un ritorno alla vivibilità della città. Il nostro passato, le nostre tradizioni scomparse, ha detto, devono ritornare a vivere. Bernardo Dell’Aglio ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell’iniziativa, ricordando le due Notti Antique svoltesi a Pozzo di Gotto, ha ricordato i dieci anni di attività della Genius Loci al servizio del territorio e le altre due presentazioni del libro. Infine ha annunciato la nascita di un network delle associazioni e dei musei cittadini per coordinare operazioni culturali e sociali. Il libro, ha detto, è uno strumento per portare avanti altre iniziative, come i concerti jazz nei vicoli, le targhe con i nomi storici e popolari dei vicoli e la riedizione della guida ai beni culturali cittadini “Il Pozzo e l’Aquila”. Ha portato i saluti padre Santo Colosi, Arciprete di Pozzo di Gotto, autore di una delle due prefazioni del libro, e un folto pubblico che ha potuto ammirare le opere custodite nella chiesa, tra le quali il quadro di Sant’Eusenzio, recentemente restaurato a spese della Confraternita, e il Trionfo della Croce, posto sull’altare maggiore.