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Barcellona Pozzo di Gotto: all’Epicentro di Gala esposte tutte le “Impronte d’autore”

- di Marcello Crinò - 

Domenica 13 maggio 2018 all’Epicentro di Gala si è tenuto l’evento conclusivo del progetto “Impronta d’Autore per il Museo Epicentro” voluto dal suo fondatore ed animatore, lo scultore Nino Abbate. La prima parte della serata si è svolta all’aperto, nel giardino del Museo, con i saluti e l’introduzione dello stesso Abbate, che ha spiegato l’intento di questa serie di incontri, ripercorrendone le vari tappe e i vari autori che nel corso di un anno hanno lasciato la loro impronta su una mattonella di argilla. Ha anche espresso qualche critica nei confronti delle Amministrazioni per lo scarso incoraggiamento alla sua attività, e per la vicenda dell’ormai “famoso” tubo di scarico delle acque meteoriche passante nel terreno del Museo, che recentemente, a seguito di forti piogge, ha scaricato le sue acque devastando il costituendo Parco della poesia con le sculture in pietra. Da tempo ha sollecitato, invano, la sua rimozione. Inoltre ha voluto ripercorrere le tappe di questo particolare Museo, unico al mondo, che compie venticinque anni (l’Epicentro come semplice studio d’arte è nato dieci anni prima), ricordando le varie personalità, alcune scomparse, che hanno presenziato alle mostre del Museo, come Nello Cassata, Alessandro Manganaro, Cosimo Pirri, Nino Alberti, Melo Freni, Emilio Isgrò, Iris Isgrò, Nino Leotti, Francesco Cilona, Giuseppe Gaglio e tanti altri.

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Ha portato i saluti l’assessore alla cultura Ilenia Torre, anche per contro del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale. Ha ringraziato Abbate per l’interessante progetto, riuscendo sempre in maniera originale ad attenzionare il territorio. Sono poi intervenuti i componenti dello staff della testata on-line 24live.it, che hanno supportato l’iniziativa realizzando le interviste con i vari personaggi, esponenti dell’arte, della cultura e del giornalismo cittadino, nelle persone di Giuseppe Puliafito, direttore delle testata, Flaviana Gullì, redattore capo, e Cristina Saja, giornalista della testata. Le impronte sono state lasciate, a conclusione di ogni intervista, da personaggi dell’arte e della cultura barcellonese: Salva Mostaccio, Sergio Maifredi, Salvatore De Pasquale, Marcello Crinò, Andrea Italiano, Mario Benenati, Pierangelo Giambra, Antonio Vasta, Carlo Mercadante, Domenico Nania, Francesca Romeo, Carmelo Aliberti, Patrizia Donato, Filippo Minolfi, Melo Freni, Giuseppe Puliafito, Nino Abbate, oltre le impronte di Flaviana Gullì e Cristina Saja senza interviste. Le mattonelle sono state poi cotte da Nino Abbate ed esposte all’interno del Museo, in modo da integrarsi ed arricchire così il fondo costituito da ormai più di mille pezzi, realizzati da maggiori artisti contemporanei italiani e alcuni stranieri.

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La seconda parte dell’evento si è svolta all’interno del Museo. Come sempre Nino Abbate non finisce di stupire, perché in una sala ha letteralmente appeso al soffitto, con dei fili, le foto dei vari incontri, sistemate in buste di plastica. Una vera e propria “installazione” coinvolgente il pubblico per la scoperta delle immagini.

Per questo evento conclusivo la testata 24live ha realizzato un video con il montaggio del momento dell’apposizione delle impronte sulle mattonelle, proiettato in sala e visibile sul sito della testata. Inoltre è stato stampato un pregevole catalogo con testi e foto del progetto, in modo da tramandare in maniera duratura questo interessantissimo lavoro volto alla valorizzazione delle risorse umane del territorio.

Abbate ha ricordato le prossime iniziative: il 3 giugno l’adesione alla giornata nazionale dei Musei, più avanti il Premio di poesia circolare e l’inaugurazione del Parco delle poesia.

Ultima modifica il Martedì, 15 Maggio 2018 07:03
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