- di Marcello Crinò -
Sabato 10 novembre 2018, all’ex Monte di Pietà, è stato consegnato alla violoncellista catanese Giulia Strano il prestigioso Premio Michele Giamboi, ottenuto al 20° Concorso Musicale Nazionale “Mandanici” città di Barcellona Pozzo di Gotto svoltosi nel maggio scorso.
Il Premio, che viene assegnato ogni anno al singolo musicista o al gruppo che ha mostrato di aver dato maggiore prova di sensibilità musicale e dedizione verso l’arte musicale, è stato consegnato dalla dottoressa Raffaella Comito, vedova del dottor Michele Giamboi.
Giamboi era un appassionato di musica, nato a Lione, in Francia, nel 1936, e rientrato con la famiglia nella città d’origine, Novara di Sicilia, durante la guerra. Si laureò in medicina a Messina nel 1961 e successivamente si specializzò in Igiene Generale e Speciale. Docente universitario di Igiene a Messina e primariato ospedaliero di Patologia Clinica, pubblicò numerosi lavori scientifici. Nel 1971 sposò Raffaella Comito con la quale approfondì le medicine naturali, l’agopuntura, l’omeopatia ecc. Scrisse la voce Floriterapia di Bach nel volume di aggiornamento 1977 del Grande Dizionario Enciclopedico della UTET. Scoprì la passione per la musica, coinvolgendo la moglie e i tre figli. Bach, Mozart, l’Ottocento, Beethoven e Brahms sono stati i suoi autori preferiti, che gli alleviarono le sofferenze della breve malattia che lo portò via prematuramente nel 2003.
La giovanissima Giulia Strano, appena diciotto anni, accompagnata al pianoforte dalla pianista catanese Anna Maria Calì, ha offerto all’attento pubblico tre brani, tutti eseguiti a memoria, senza uso della partitura: il Preludio dalla II Suite di J. S. Bach, seguito dal Concerto op. 104 in SI minore di Antonin Dvorak. Per concludere la bellissima Rapsodia Ungherese di David Popper, il meno noto dei tre compositori, vissuto dal 1843 al 1913. Il pubblico ha lungamente applaudito l’esibizione, chiedendo anche un bis.
La Strano si è diplomata al Bellini di Catania con il massimo dei voti. Si è esibita in varie città italiane da solista, in duo e in piccole formazioni, ed ha suonato anche nei 100 Cellos di Giovanni Sollima. Fra parte dell’Orchestra Giovanile Siciliana, dove ricopre il ruolo di primo violoncello.
La pianista Anna Maria Calì ha suonato in diverse istituzioni musicali italiane e straniere. Già docente della classe di pianoforte complementare all’Istituto Pennisi di Giarre, collabora come pianista accompagnatore con violinisti di chiara fama nei corsi e nelle Master classes. Inoltre collabora con il Bellini di Catania come pianista accompagnatore e con l’Accademia nazionale di danza di Roma.
Ad organizzare la serata è stata l’Associazione Musicale Placido Mandanici, presieduta da Teresa Salvato, direttori artistici Antero Arena, che ha presentato la serata, e Maria Assunta Munafò, in collaborazione con l’Associazione Orchestra da Camera di Messina, e le associazioni Genius Loci, Pro Loco Alessandro Manganaro, Università della Terza Età, FIDAPA e i patrocini della Regione Sicilia e del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto.