- di Rocco Giuseppe Tassone-
Gioia Tauro (RC) è oggi il principale centro della Piana il cui abitato si chiude tra i fiumi Budello e Petrace. Poche sono le notizie storiche ma si sa che nasce come Metauros quale colonia magno-greca. Ebbe varie incursioni da parte dei saraceni. Nel corso dei secoli appartenne a diverse signorie come i Lauria, i Joinville, i Sanseverino, i Santangelo, i Caracciolo, i Correale, i Cordova, i Marinis ed infine i Grimaldi. Nel 1799 viene inserita nel cantone di Seminara dipartimento della Sagra, mentre il 19 gennaio 1807 viene elevata ad Università del governo di Casalnuovo ( oggi Cittanova). Con decreto del 4 maggio 1811 viene declassata a villaggio di Seminara mentre il primo maggio 1816 è resa comune autonomo col nome di Gioia. Il 26 marzo 1863 al nome di Gioia si aggiunge Tauro.
Da sempre attivo nel commercio che rappresenta la maggiore attività della città. Sede del porto commerciale internazionale sorto negli anni settanta in località Lamia tra i comuni di Gioia Tauro e San Ferdinando ed andando ad occupare con le sue acque il sito della frazione di Eranova.
Le chiese: il Duomo (1933) dedicato a S. Ippolito martire e che conserva le reliquie ossee di San Pacifico; San Francesco di Paola (anni ottanta dello scorso secolo); Maria SS di Portosalvo ( anni ottanta-novanta del 1900); Sagra Famiglia (anni settanta dello scorso secolo); San Gaetano Catanoso ( in attesa di costruzione è ospitata in una tenda); Sant’Antonio ( la più vecchia); Immacolata (inizi 1900).
Le feste religiose principali sono quella in onore di Sant’Ippolito che cade il 13 agosto e quella a Maria di Portosalvo l’8 settembre.
Da visitare: palazzo Baldari, palazzo le Cisterne (ormai per poco ancora), il Piano delle Fosse con l’affaccio Barone (centro storico), i ruderi della Gaslini, la villa comunale e il parco delle Rimembranze sede dell’antico cimitero oggi terrazza sul Tirreno. Interessante sarebbe
un’ escursione lungo il Petrace dove secondo leggenda Oreste lavò le mani sporche del sangue della madre.
Personaggi: il più noto personaggio gioiese o meglio nato a Metauria è Stesicoro (Tisia) figlio di Eufemo. Poeta e cantore della magna grecia i cui pochi scritti pervenuti a noi lasciano vedere una mano certa ed una voce soave nella poesia classica. La data di nascita si pone attorno al 626 a.C.
Ebbe anche dei fratelli che si dedicarono alla cultura come Mamertino e Ameristo che si interessarono di geometria, Elianacte legislatore. Mentre le figlie si dedicarono alla poesia.
Altro poeta gioiese è Donato Antonio Acquaviva del XV secolo ma di cui non rimane nulla. Da ricordare il missionario Giuseppe Silipigni vissuro tra il XIX ed XX secolo; lo scienziato Giovanni Scaramozzino (1921-1950) morto a Mede Lomellina nell’atto di compiere un esperimento chimico-fisico il 26 maggio 1950 e che ha lasciato un volume: Gli isotopi radioattivi e le loro applicazioni in medicina e biologia; patriota risorgimentale è stato il canonico Francesco Gullace ed ancora l’eroe Antonio Barone; la medaglia d’oro Giuseppe Lomoro; Fortunato Formica (1901-1960) scrittore giornalista; Maria Antonietta Passarelli (vivente) pittrice; Rocco Giuseppe Tassone (vivente) poeta, saggista e storico candidonese ma residente a Gioia Tauro, che ha pubblicato molti libri di poesia, teatro, storia e scienze nonchè numerosi articoli su Gioia Tauro ed è stato nominato Cavaliere della Repubblica su richiesta dei suoi alunni.
Tra le più importanti associazioni culturali che operano in città abbiamo l’Università Ponti con la società per il tempo libero e la socializzazione (Presidente Prof. Cav. Rocco Giuseppe Tassone – mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it ); ADIC (Presidente Prof. Luigia Morgante); Kairos (Presidente Prof. Milena Marvasi).