- La redaziome -
L’Azione Monarchica Italiana presieduta a livello Nazionale dal Barone Franco Sausa, non ha condiviso lo sventolio di bandiere di pochi monarchici radunati in una via stretta di Roma, quando invece in Italia sono tantissimi. L’A.M.I. è dell’idea che l’Italia in questo periodo così complesso ha bisogno che si dia un concreto e serio apporto agli amministratori comunali, regionali e nazionali perché si esca dalla crisi economica, la più pesante dal dopoguerra sia per intensità che per durata e con un tasso di disoccupazione giovanile di 1.944.000 che va tra i 25 e i 34 anni. E’ convinta che tale situazione ci presenti nel contesto europeo con il più alto tasso di giovani inattivi. Un primato questo che ci fa pensare al triste futuro dei nostri figli e pertanto è evidente che è il momento che i monarchici con tutti gli altri bravi italiani concorrano a dare il giusto aiuto alla nazione. Il Presidente Barone Sausa ci dice “ Non interessa considerare l’articolo 139, ma il bene della nostra Italia, che i nostri avi hanno voluta Unita sotto la guida del re Vittorio Emanuele” .L’Azione Monarchica Italiana non.condivide il genere di iniziative piazzaiuole e inutili che possono solo sollecitare commenti non desiderati. Noi monarchici dell’A.M.I abbiamo ammirato il giovane e brillante Principe Emanuele Filiberto, in tutte le sue espressioni altamente democratiche anche in RAI, apprezzato e votato con grande ammirazione da tutti gli italiani. Ha dimostrato grande generosità d’animo pronto sempre ad intervenire con lo storico e glorioso ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro là dove c’era e c’è più bisogno, così come erano soliti fare i suoi antenati, portando conforto e solidarietà. IL Presidente Sausa tiene a farci sapere:”……..noi di Azione Monarchica Italiana, crediamo nei “valori dell’uomo e della storia d’Italia, auspichiamo il ritorno delle salme e la tumulazione della regina Elena, di Vittorio Emanuele III, di Umberto II e della regina Maria Josè, amata anch’essa dagli italiani. Non si può dimenticare quanto avvenuto in Russia dove con entusiasmo hanno accolto le salme dei loro Zar. Non ci sarebbe niente di straordinario, aggiunge, se lo facessero pure i nostri governanti”. Sausa conclude il suo intervento dichiarando la massima apertura a tutte le organizzazioni monarchiche senza preclusione per alcuna, per una una confederazione volta ai valori ed ai principi di Pace, giustizia, solidarietà.