In occasione del sessantesimo anniversario di fondazione del Masci (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) Sua Santità Papa Francesco ha ricevuto in udienza a Roma più di 7.000 aderenti al sodalizio italiano. Un appuntamento atteso da tempo e che ha superato le più rosee aspettative. Quella del Masci è stata la prima udienza pubblica del Pontefice ad un movimento scout e per questo l’Aula Paolo VI è stata letteralmente invasa dagli scout adulti accompagnati da numerosi familiari. Presenti anche le quattro Comunità Masci dell’Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela: il Messina 1, il Messina 2, il Messina 3 e il Milazzo 3. In particolare lo storico capo scout Nino Corriera, Magister del Messina 2, è stato chiamato dalla Presidente Nazionale del Masci ad animare l'arrivo nella sala di Papa Francesco.
Il movimento degli adulti scout nacque, su iniziativa di Mario Mazza, un educatore genovese che agli albori del Novecento era stato tra i promotori dello scautismo in Italia, con l’intento di riunire gli adulti che avevano vissuta l’esperienza scout in un’ottica di educazione permanente e di servizio del prossimo. Ben presto il Masci aprì le sue porte anche ai genitori degli scout e ad amici ed estimatori del metodo scout. Il Masci fu tra le prime associazioni del mondo cattolico ad accogliere insieme uomini e donne in una unica associazione. A Messina il Masci nasce già nel 1957, prima comunità fondata in Sicilia, e ha visto negli ultimi anni una forte ripresa promuovendo numerose attività, come la tradizionale Luce della Pace che nel periodo natalizio arriva in Città direttamente da Betlemme.
“Grazie per sessant’anni di impegno apostolico e di testimonianza nella Chiesa e nella società, dei valori di lealtà, fraternità e amore a Dio e al prossimo. Continuate a tracciare il vostro cammino con speranza nel futuro”. È quanto ha affermato Papa Francesco rivolgendosi agli scout del Masci. Un incontro preparato da canti, testimonianze e dalle parole di padre Federico Lombardi, portavoce vaticano e per 15 anni assistente nazionale del Masci: “Una Chiesa in uscita e al servizio è quella che vuole il Papa” - ha detto - “ed è quanto rappresenta oggi lo scoutismo italiano”.
Agli scout adulti il Papa ha chiesto di essere lievito per la realizzazione del bene comune e di offrire come bussola “un cuore orientato, cioè con il senso di Dio: In una società complessa e multiculturale, voi potete testimoniare con semplicità e umiltà l’amore di Gesù per ogni persona, sperimentando anche nuove vie di evangelizzazione, fedeli a Cristo e fedeli all’uomo, che nella città vive spesso situazioni faticose, e a volte rischia di smarrirsi, di perdere la capacità di vedere l’orizzonte, di sentire la presenza di Dio. Allora la vera bussola da offrire a questi fratelli e sorelle è un cuore vicino, un cuore orientato, cioè con il senso di Dio”. “Continuate, dunque, a tracciare il vostro cammino con speranza nel futuro” è l’incoraggiamento che il Papa lascia al Masci, non senza aver indossato lui stesso il fazzolettone blu e aver benedetto l’assemblea che insieme ha rinnovato la promessa, cioè l’atto solenne che da sessant’anni impegna chi aderisce a servire Dio, il Paese e il prossimo.