- La Redazione -
La storia di questo ridente villaggio del messinese, che veniva distrutto con la sua chiesa basiliana da una alluvione , vedeva per la fede popolare la sua ricostruzione e intitolazione a Santa Maria dei Giardini Oggi, grazie al bravissimo Parroco Padre Lino Grillo di questa splendida chiesa, si riusciva a creare importanti momenti di preghiera alla Madonna. L’opera “Santa Maria dei Giardini “ era di Gerolamo Alibrandi, detto “Antonello da Messina”,perché seguiva la scuola di questo nostro grande artista del ‘400. L’attenzione dell’Alibrandi veniva rivolta anche alle opere di Raffaello e di Leonardo, di cui ne faceva tesoro. Padre Lino Grillo coadiuvato dai ragazzi e dai fedeli locali, realizzava con l’entusiasmo di tutti gli abitanti e l’intensa partecipazione popolare, la prima festa in onore di Santa Maria dei Giardini. Messinaweb.eu, che ne ha apprezzato le significative e profonde motivazioni liturgiche e gioiose, non è voluta mancare a questo importante appuntamento, indicato da un un programma ben articolato,che vedeva una interessante estemporanea di pittura ed una infiorata realizzata con particolare impegno ed estro artistico. Questa infatti presentava disegni straordinari incredibilmente particolareggiati, dall’incredibile impatto estetico, ben posizionate nelle antiche vie del borgo, che vedevano sui balconi anche l’esposizione di antiche e stupende coperte ricamate e intagliate a mano, con I vari angoli e relative fontane e gli stretti passaggi delle viuzze illuminate.Si aggiungevano nell’occasione ricchi sapori degustati che rimandavano alla memoria tradizione e creatività, ed al relativo pensiero del Pitrè. Sapori mediterranei, che sono stati anche considerati come Patrimonio dell’UNESCO. Magnifica risultava la rappresentazione dei dodici mesi dell’anno , con le relative stagioni. Tutti gli .”attori dell’occasione”, indossavano appropriati costumi allegorici d’effetto evocativo, e dimostravano impeccabili capacità di interpretazione. A curare l’ ottima regia, era Giuseppe Freni. Tra i vigorosi plausi del pubblico si esibivano nel canto le bravissime Claudia Auditore: e Dorotea Grioli.A concludere i festeggiamenti erano: “I Cantustrittu”, formato da musicisti con particolare excursus nel settore del puro folklore, espresso anche dal canto e dai suggestivi suoni, che li aveva portati ad avere un prestigioso curriculum internazionale, come aveva modo di rilevare, in un secondo momento il Prof. Domenico Venuti, docente di Beni Culturali e Ambientali e Presidente del Centro Europeo di Studi Universitari Human Reaghts and Peace. Ricordava teneva a sottolineare di averli potuti ammirare quando era Primo Consigliere Culturale del Ministro Plenipotenziario di Polonia Karol Kleszczynski, perché con i loro tamburelli, marranzano, fischialetto ed altri strumenti riuscivano a portare il loro entusiasmo, i sentimenti, il calore ed i colori della Sicilia, non tralasciando il mitico Stretto di Messina e la sua Madonnina. Essi divenivano infatti “messaggeri di cultura nel mondo”.