RIPORTIAMO MESSINA AL SUO ANTICO SPLENDORE CON I SUOI UOMINI ILLUSTRI
La Redazione
“ Antonello da Messina e le sue opere “ sono state oggetto di un brillante calendario presentato nella Sala del Consiglio della Provincia Regionale di Messina.
Considerata la “ quaestio disputazio…… “ su “Antonello ed il suo luogo di sepoltura” ci rivolgiamo al Prof Domenico Venuti docente di Beni Culturali e Ambientali, già Prorettore dell’Università della Pace della Svizzera ( Lugano), che con la collaborazione di docenti volontari e studiosi ha creato la Commissione Culturale Centro Europeo di Studi Universitari Human Righs of Peace dei CO.B-GE, che presiede ed ha Rettore Emerito il Prof Don Biagio Amata già Preside dell’ Università Pontificia Salesiana di Roma.
Il Prof Venuti ci porge una breve relazione che pubblichiamo.
” ….. che deve prevalere il buon senso e che non è giusto essere così scettici davanti a documenti leggibili ed evidenti quali le ultime volontà espresse con testamento da Antonello da Messina al Notaio Antonio Mangianti sempre evidenziate dall’erede prof Erasmo Paolo Mangianti che “non ha alcun dubbio” che il luogo di sepoltura è il Convento di S. Maria del Gesu’ Superiore.
A tal proposito, ci ricorda l’esistenza di una lapide su cui si può leggere “ ACQUAE S(ANCTAE) MARIAE DE IESU EX ACT(IS) NOT(ARII) ANTONY MANGIANTI AN(NO) 1476”che si trova nella Cappella privata della famiglia Picardi, a Barcellona ed il cui luogo di provenienza era proprio il Convento Santa Maria del Gesù.
Ciò comprova e sono molti gli atti, così come asserisce l’appassionato e solerte Pippo Previti, già ottimo amministratore della città di Messina, che “ per i defunti ( e non solo) sepolti nel Convento di S.Maria di Gesù non veniva indicato il termine Superiore ( Sup.).
Non avveniva così per quello inferiore, perché sempre espresso chiaramente “Santa Maria del Gesù Inferiore”. Fatto importante ritengo sia considerare che lì proprio a Ritiro nel 1166 vi era il Convento di S. Maria del Monte Carmelo ( Primo Convento dei frati Carmelitani eretto in Europa) che a causa di una alluvione ricoperto di terra interrato con la sottostante cripta.
Come si può quindi non fare i lavori di scavo? Sarebbe sufficiente solo questo motivo per dire: “scavo immediato ! ”.
Dire il contrario sarebbe una vera mortificazione alla città ed a tutti i cittadini e agli studiosi che desiderano che questo avvenga. Mi sia consentito anche per il rispetto dovuto ai volontari che con sacrificio ed impegno hanno reso e rendono decoroso il luogo.
Desidero sottolineare che I beni culturali a Messina, malgrado il serio impegno della Soprintendenza ai BB.CC. non ricevono il giusto sostegno e l’opportuna attenzione da chi dovrebbe.
“ Povera città” e dire che è una delle più ricche di Beni culturali della Sicilia. Mi chiedo il perché?- Fatto grave, si critica chi vuole portare alla luce la tomba di Antonello da Messina e cioè Silvano Vinceti che si è dichiarato convinto assieme a numerosi e insigni studiosi ed i nostri cari concittadini Pippo Previti e l’ Arch. Nino Principato che sulla base di documenti visionati e prove storiche che il grande Maestro del ‘400 sia stato sepolto nel Convento Santa Maria del Gesù Superiore.
Personalmente credo non solo che nel dubbio di una eventuale sepoltura di questo “grande figlio di Messina " sarebbe opportuno scavare, ma come ho più volte detto si riporterebbe alla luce il più antico Convento Carmelitano in Europa e il primo monastero dei Minori Osservanti in Sicilia. Basterebbe solo questo.
Credo sarebbe opportuno che si provveda senza indugio, anche perché porterebbe ad un rilancio turistico e quindi economico.
Pensiamo seriamente alla nostra Messina e sosteniamo concretamente coloro che dimostrano di operare per la sua ripresa, non dimenticando la sua gloriosa storia.