- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Messina. Sala Laudamo. Una manager e una sottoposta, una serie d’interviste, una morbosa curiosità che sconfina nell’ossessiva e ingombrante presenza voyeuristica dell’azienda nella vita privata dei propri lavoratori. Tutto questo è “CONTRACTIONS” un testo asciutto e crudo del giovane e affermato drammaturgo inglese Mike Bartlett (Oxford 1980) – prodotto più volte dalla Royal Court e dal National Theatre di Londra – che mette due donne una di fronte all’altra, in una sorta d’intervista dove una è carnefice, l’altra vittima. È un gioco di sottile tensione tra le due donne che, seppure nella consapevolezza che il potere trasforma le persone a prescindere dalla loro cultura, dal loro credo, dal loro genere sessuale, mette in luce aspetti inconsueti delle relative femminilità che si incrociano, si scontrano. “CONTRAZIONI” è una scansione per lunghi fotogrammi che raccontano, nella loro atrocità, l’invadenza delle grandi compagnie, della società dell’efficienza, e quanto non vi sia più spazio per l’intimità, per il piccolo mondo privato. Ma non è tutto realismo quello tagliato dalle lame affilate della scrittura di Bartlett, c’è del paradosso, del grottesco, financo un gioco di seduzione…
di Mike Bartlett