- di Maria Teresa Prestigiacomo -
Nell’anno del Giubileo, Piazza San Pietro ha presentato un Albero davvero speciale: a decorarlo sono stati centinaia di bambini in tutta Italia che hanno modellato l’argilla per esprimere il proprio desiderio. Tra questi anche i piccoli pazienti del reparto di Oncoematologia pediatrica del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, dove si svolge il laboratorio permanente di modellazione ceramica della Fondazione Contessa Lene Thun.
Quest’anno infatti la Onlus bolzanina, che promuove e gestisce laboratori di terapia ricreativa attraverso la modellazione ceramica in contesti di malattia e disagio, in particolare negli ospedali, ha avuto l’onore di collaborare alla decorazione del grande abete, alto 25 metri, arrivato dai Comuni di Hirschau/Schnaittenbach/Freudenberg in Baviera. L’opera è stata realizzata con il supporto del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano: Direzione dei Servizi Tecnici, Servizio Giardini e Segreteria Generale.
Così, con le mani e con il cuore, è nato “l’Albero dei Desideri”, un abete suggestivo e insolitamente colorato, che riassume in sé la fantasia, la speranza, il coraggio e la voglia di vivere di tanti piccoli che si trovano ad affrontare la sfida più grande, quella per la vita. Manipolando l’argilla, questi bambini hanno ritrovato non solo il sorriso, ma anche la forza per affrontare al meglio la malattia e guarire meglio.
Negli ultimi mesi, i bambini e ragazzi ospiti del reparto di oncoematologia pediatrica durante le ore di laboratorio hanno lavorato a un progetto speciale: creare una sfera di ceramica che esprimesse il proprio desiderio. C’è chi ha chiesto di mangiare una pizza o fare una partita di calcio con papà e chi sogna un viaggio al mare con la famiglia, fino al traguardo più grande, condiviso da tutti: guarire. Sono nate così decine di coloratissime sfere in ceramica, divertenti e commoventi, scelte per decorare l’Albero di Piazza San Pietro. Sul grande abete, alto 25 metri, che dominava la piazza sono state appese delle riproduzioni, mentre le sfere originali in ceramica sono rimaste esposte per più di un mese nella sala Paolo VI del Vaticano, la prestigiosa aula dove si svolgono gran parte delle udienze papali. E proprio qui si è avverato un altro grande sogno: il 18 dicembre scorso oltre 200 piccoli artisti provenienti dai laboratori di tutta Italia hanno potuto incontrare il Santo Padre in un’udienza privata. Tra questi, c’era anche una folta delegazione in arrivo dalla Sicilia.
Le sette sfumature di colore delle decorazioni dell’albero corrispondevano ai laboratori in cui sono state prodotte: quelle nate nel laboratorio del Policlinico catanese erano di colore rosso. Celeste invece per San Gerardo di Monza e Ospedale di Bergamo, arancio per Policlinico Gemelli e Bambin Gesù di Roma, verde per Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, giallo per ospedale di Merano e di Bolzano, viola per ospedale di Cosenza e infine blu per ospedali di Padova, Cagliari e Pescara.
La Fondazione Lene Thun Onlus gestisce 12 laboratori ceramici professionali all’interno degli ospedali, offrendo gratuitamente alle strutture, ai pazienti e alle loro famiglie, la possibilità di manipolare l’argilla affiancati da team formati per lo scopo. L’attività si concentra soprattutto nei reparti di oncoematologia pediatrica e in alcuni reparti di neuropsichiatria infantile. Per i pazienti, la manipolazione dell’argilla agisce in due modi: regala un’immediata sensazione di benessere e divertimento, e dall’altro lato permette, attraverso la creazione di forme tridimensionali, di dare voce alla propria sfera emotiva, attenuando le paure e la sofferenza interiore, creando i presupposti per ricevere aiuto e sviluppare l’autostima e la socializzazione. I piccoli artisti creano lavoretti per se stessi e opere più grandi, collettive, che poi potranno essere esposte in spazi comuni, come appunto le grandi sfere che sono andate a decorare niente meno che l’Albero del Vaticano.